Eccomi, quel grande là ero io... In una delle mie tante reincarnazioni... ;)Albert_SE ha scritto:
di a quel "grande" là che:

Scaldava anche quello a carburatore se per questo, specie in città.1) l'alta temperatura non è colpa dell'iniezione, ma del catalizzatore. Un motore a carburatore con catalizzatore allo scarico scalda più di uno ad iniezione catalizzato.
Un motore a iniezione ben mappato scalda esattamente come uno a carburatore: il tipo di alimentazione non influisce minimamente sul calore prodotto.
Poi però si poteva agire sulla vite aria ed una volta aperta un pochino col cacciavitino il problema era risolto ai semafori e nel traffico, non ai medi regimi perché implicava aprire il carburatore e alzare o cambiare lo spillo.
Ovviamente anche marmitte aperte aiutavano a risolvere. Catalizzatore o scarico chiuso in genere se sono di contrasto al deflusso dei gas fanno salire la temperatura.
Ricordiamo anche l'iniezione tarata a 14,6:1 è deleteria per questi motori. La legge impone Lambda 1, ma i motori ad aria non gradiscono quel rapporto stechiometrico.
Quello è vero, ma i carburatori moderni specie i velocità costante si autoregolano anche loro discretamente bene. Sono sufficienti anche se si sale di quota in un viaggio. Io ci sono arrivato a quota 3000m, ma devo confessare che l'ultima volta che ci sono arrivato con la moto a iniezione, ha digerito l'altitudine meglio del carburatore CV delle mie Kawasaki o Sportster 2004 a carburo.2) l'alto costo dei sistemi di taratura: si è vero, ma è anche vero che una volta comprato l'arnese per tararlo (super tuner o altri), qualunque trasformazione tu faccia si mette quasi posto da sola con le sonde e l'autotuning. E poi la mappatura è eterna: non c'è bisogno di far carburare ogni tanto il motore o di pulire il carburatore. Questi costi quello "là" non li ha mica considerati.
La scelta di scatole filtro e marmitte con l'iniezione è limitata alla disponibilità di mappe. Se non puoi personalizzare la mappa con il datalogger o su un banco, ci saranno differenze tra un big sucker/Screamin Eagle o una teardrop stile S&S, ecc. La gente finisce per comprare i prodotti per cui c'è la mappa. E questo impoverisce il mercato.3) la poca scelta di scatole filtro e modifiche: gran boiata, che ce sono a iosa fin che vuoi, basta cercare su siti dei vari preparatori o cataloghi.
La sterilizzazione nel comportamento la senti sotto la manetta. Per esempio lo spruzzo della pompa di ripresa del carburatore è più presente. E per esempio i carburatori a valvola piatta come il Mikuni HSR sono ancora più immediati nel feeling.4) la sterilizzazione del comportamento del motore: bisognerebbe usarle le moto prima di scrivere certe cose. NOn puoi confrontare una moto "kittata" con una di serie: prendi un 96 ad iniezione ben kittato e vedi te se "è sterilizzato".
Per non parlare dei "carb fart", ossia quegli sputazzi e schioppettate che da quando fa freddo. Per qualcuno è filosofia di un motore imperfetto e vivo, ad altri non piacciono.
I proprietari di moto naked o di certe Triumph o Guzzi sanno benissimo cosa vuol dire questa cosa della differenza tra carburatore e iniezione specie nel feeling col motore.
La complessità dell'iniezione è anche di ingegnerizzazione. Ci sono tanti parametri di cui tenere conto e usura di componenti.5) la complessità del sistema di alimentazione: diciamo che quello "là" ancora non ha capito come funziona un sistema ad iniezione, per cui dice che è complicato. Certo, occorre avere delle conoscenze, esattamente come occorre sapere per mettere le mani su un carburatore.
6) i maggiori rischi di guasto ed errori bloccanti. Vero, qui non c'è pezza, ma è lo stesso che si diceva dei freni a disco quando ancora si usavano i freni a tamburo.
Pertanto, di cose vere ce ne è una su sei.
Però quello "là" si è dimenticato di dire che con l'iniezione:
-consumi meno
-inquini meno
-la moto va bene sia quando fa caldo che quando fa freddo
-quando avvii la moto da freddo puoi partire subito
-se sali di quota per fare un passo alpino, non rischi che la moto si fermi perchè la carburazione è troppo grassa.
-lo starter è automatico
-non serve pulire il carburatore ogni tanto
Poi se uno dice "mi piace il carburatore perchè riesco a sistemarmelo da me", beh, è un altro paio di maniche
Per esempio le sonde Lambda non durano più di 70.000km in condizioni come dichiarate dai produttori, ma dubito che sulle nostre moto posti a 10cm dal collettore di scarico abbiano una vita più lunga di 50.000km.
Poi i numerosi sensori sono più a rischio di rottura e se se ne rompe uno alcune iniezioni ti fermano la moto. Le Harley da questo punto di vista sono un po' più tolleranti.
Il carburatore tarato e pulito, non teme assolutamente guasti elettrici, sbalzi di tensione o temperatura, onde elettromagnetiche e quant'altro.
Poi per esempio ti sfido a trovare integra e perfettamente funzionante una centralina elettronica o degli iniettori o dei sensori di inizio anni 90, senza che il loro corpo di plastica sia spaccato, o che si sgretola e i fili induriti e mezzi spezzati.
E fare lo stesso con un CV del 1984, che si può pulire, lucidare e mettergli un rebuild kit di tutti gli o-ring e le guarnizioni e vederlo tornare come nuovo.
Da informatico dovrei essere pro iniezione. Ma l'iniezione più la conosco, più la padroneggio ma, devo confessarlo, più imparo ad apprezzare il buon vecchio carburatore.