Palmambrogio ha scritto: ↑17/03/2021, 10:03
Mio caro Worker, volevo farti questa domanda che penso sia di interesse comune per tutti noi. In riferimento alla quarantena che certamente stai vivendo da un lungo periodo.
Volevo domandarti per quanto riguarda la quotidianità e quindi il fare la spesa e molte altre cose come ve la state cavando?
Avete qualcuno che vi supporta in tal senso, perché immagino voi non possiate uscire di casa è corretto?
Perché giustamente chi vive una situazione del genere ed è solo oppure condivide questa quarantena con la propria compagna o moglie, in qualche maniera dovrà avere un supporto esterno.
Che provenga da parenti o vicini di casa.
Perché chiaramente il mio pensiero va a chi magari non ha nessuno perché solo e quindi non ha modo di essere aiutato in tal senso.
Io mi auguro che la solidarietà umana non si fermi e si manifesti in questi frangenti.
Buongiorno Palma! Mi permetto di riportare la mia esperienza, benché non abbia che fare con il covid. Nel 2010 fui vittima di un gravissimo incidente che mi costò un intero anno tra ospedale ed allettamento. Lo dovetti gestire da solo.
Imparai ad affidarmi alla spesa on line (Esselunga aveva da poco cominciato questo servizio), a sfruttare internet per ogni esigenza, anche la più piccola. Mi feci sistemare d un'infermiera tutto ciò che poteva occorrermi intorno al letto (esempio: due casse d'acqua, cibo non soggetto a deterioramento, libri, tovaglioli in carta, pappagallo.). Imparai a muovermi per casa con alcune strategie, ad esempio trascinandomi in terra invece di camminare, posizionare sedie in giro per casa per creare punti di appoggio..
Fondamentale fu avere internet. E adeguarmi da subito al fatto di dovere ridimensionare ogni necessità alle mie nuove possibilità.
Ovviamente essendo costretto a letto non ho potuto uscire di casa (e prima dall'ospedale, ma lì hai le infermiere) per poco più di un anno.
Si può fare tutto quando ci si è costretti. Ma ci si deve abituare ad avere tanta, tanta, tanta pazienza.
