L'aria è ancora calda e il sole brilla perciò non è stato difficile convincere la pulzella a sciropparsi un paio di centinaia di km di curve...
Come vuole la tradizione partiamo in tarda mattinata dopo una abbondante seconda colazione al bar.
Questo l'itinerario:

Prima sosta a Pula, cittadina vicino alle rovine della città punica di Nora (il nome Pula identifica una gru usata dai romani per caricare le navi).
Niente cultura ma un sano pranzetto:


(il piatto di fritto è già a metà... nella fretta mi sono dimenticato di fotografarlo appena arrivato)
Questo il locale, su una piazza pedonale, presso il quale abbiamo sostato:

Qualche scatto della città nella necessaria passeggiata post-prandiale (altrimenti chi ci ritorna in sella?)



Dopo la pausa si riparte alla volta di Porto Pino, percorrendo la strada litoranea che passa da Chia (l'antica Bithia di fondazione fenicia).
Posto un paio di foto non mie ma prese dalla Rete (io guidavo, eh!)
La torre di Chia (facente parte della rete di torri costiere realizzate durante il dominio aragonese per difendere l'isola dalle scorrerie saracene)

La spiaggia di Tuerredda (piccola torre)

La spiaggia di Campana:

Porto Pino, la nostra meta:

Arriviamo al tramonto (foto mie):
Parcheggio la moto:

La spiaggia al tramonto:

E' ora di rientrare, ci aspettano due ore di viaggio...

Da quel momento è notte, niente più foto.
Torniamo in città, finalmente libera dagli oltre 400.000 pellegrini che si sono lasciati dietro spazzatura a quintali.
Totale 216 km tra andata e ritorno
Spesa carburante circa 20 euro
Pranzo 44 euro in coppia
varie (gelato, caffè)... pochi spicci.
Dormire soddisfatti... non ha prezzo!