Chopper thailandese

Discussioni generali intorno alle moto e i biker, discorsi da bar...
robyrambutan
Messaggi: 21
Iscritto il: 26/03/2011, 6:02
Modello:
Località: Italia

Chopper thailandese

Messaggio da robyrambutan »

Buona Pasqua amici del forum,
con questo video http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... WtMOr-zb-Q
voglio raccontarvi la storia di un incredibile ragazzo thailandese che costruisce
chopper motorizzati harley e soprattutto la storia di un assoluto, sviscerato e quasi
irrazionale amore per le nostre moto e per tutto il mondo che le circonda.
Ve la racconto con grande soddisfazione personale mista a commozione,
perche' quel "mostro " umano che si chiama Ood, e' in un certo qual modo
una mia creazione personale, o meglio, il frutto della profonda passione per
le harley che mi accomuna a tutti voi.
Nel 2001 mi sono trasferito per lavoro in Thailandia, e dopo due anni conobbi
quella che sarebbe diventata mia moglie, trasferendomi al suo paese di residenza,
una deliziosa localita' della campagna del sud della Thailandia, non distante
dalla isola di Phuket.
Dopo il matrimonio, approfittando di una golosa occasione, acquistai a Bangkok
un Fat Boy a carburatore e lo portai al paesello.
L'arrivo della mia moto in quel luogo, dove i piu' evoluti attrezzi motorizzati
erano ciclomotori 125/150, oltre a trattori e motozzappe, ebbe lo stesso impatto
della discesa di una astronave aliena in un borgo qualunque della pianura padana.
Faceva un rumore infernale tanto che, se capitava di uscire in viaggio al mattino
presto, dovevo spingerla fuori dal circondario in cui abitavo ed avviarla
lontano dalle case, per evitare che tutti i cani del quartiere cominciassero
ad ululare impazziti svegliando tutti.
In quel tempo, ancora non conoscevo il mio amico Ood.
Lui faceva il meccanico di ciclomotori e motozzappe in una sgangherata
officina di sua proprieta'. Non aveva mai visto dal vivo una harley,
ma quando mi senti' passare la prima volta, capi' immediatamente che
si trattava di qualcosa di speciale, di unico.
Ogni volta che sentiva il rombo avvicinarsi, come un matto saltava fuori
dalla sua officina e mi salutava con un sorriso di soddisfazione.
Un giorno mi fermai da lui e ci conoscemmo.
Gli proposi di provare il Fat Boy e vidi nei suoi occhi la stessa gioia
di un ventenne che si vede proporre una notte di sesso sfrenato
da Monica Bellucci, per di piu' gratuitamente.
Sali' sul mezzo ed in pochi secondi lo avvio', senza che gli spiegassi nulla.
Mi dette l'impressione che, probabilmente, in un'altra vita era gia' stato
su di una harley.
Quando fece manovra, agilmente nonostante la sua corporatura minuta,
mise la prima marcia e stacco' la frizione, pensai subito che poteva essere
la reincarnazione o di Mr. Harley o di Mr. Davidson.
Il massimo della moto su cui aveva mai poggiato le chiappe,
era stata una yamaha 250 tipo Triumph Bonneville.
Quando torno' dalla prova sembrava Crininja dopo la prova
della Street Glide a Savona : tremava, balbettava e toccava il Fat Boy
come se questo fosse un bimbo bisognoso di affetto e comprensione.
Mi chiese se potevo rimanere ancora un po' li', perche' voleva guardarlo
ancora, studiarselo nei minimi particolari, capirne qualche segreto,
qualche meravigliosa particolarita'.
Quello fu il momento in cui la sua vita viro' in una direzione nuova
ed impensabile prima : veniva tutti i giorni a casa mia a guardare la moto ed
a studiarsela. Mi porto' al punto che ogni giorno gliela portavo in officina
e gliela lasciavo per ore. Lui la studiava, la misurava, prendeva nota di tutto.
A volte arrivavo e lo trovavo disteso sotto di essa con le braccia conserte
a studiarne anche i particolari piu' nascosti.
Avevo creato un vero e proprio tossico, di quelli "pericolosi",
di quelli decisi a sfondarsi della loro droga.
Ood non aveva un computer ne' sapeva usarlo : comincia a scaricargli
ogni tipo di notizia e foto, di telai, forcelle, ruote e marmitte.
Sapeva a malapena saldare con il cannello : insieme studiammo tutti i video
di saldature trovati sul web.
Riuscii a trovare dei video in cui artigiani inglesi mostravano come lavorare
il ferro e l'alluminio, per fare ricambi di carrozzerie di veicoli, usando mezzi
manuali in voga negli anni passati : in breve tempo si costrui' da solo
tutti quegli strumenti, anche i piu' strani come la english wheel usata
per tirare la lamiera.
Voleva a tutti i costi costruirsi la sua prima harley, e la voleva con la
accensione a pedivella, e tutta verde !!!!
Un vero matto scatenato.
Comincio' a raccattare soldi da ogni dove, risparmiando come un forsennato
ed impegnandosi in altri diversi lavori oltre al suo.
La moglie mi confido' che temava fosse impazzito.
Un giorno spari' alla mia vista per un po' di giorni.
Sua moglie mi disse che era andato a Bangkok a comprare qualcosa.
Cominciai a temere il peggio.
Dopo qualche giorno, una sera in cui ero gia' a letto, a mezzanotte gia'
abbondantemente passata, sentiii gridare il mio nome dalla strada.
Mi alzai e vidi il suo furgone posteggiato davanti al mio cancello.
Tutto eccitato e paonazzo in volto, mi mostro' il suo acquisto :
un motore shovelhead recuperato chissa' dove ed a quale prezzo.
Non pensavo neanche esistessero in Thailandia motori di quel tipo.
La sua prima harley ebbe un parto lungo, difficoltoso, ma l'esito fu felice.
Avevo creato un vero e proprio mostro.
Si era costruito da solo tutto, perfino le marmitte stile Serrano USA,
i comandi avanzati, le ragnatele sul telaio !!!!
Si era perfino cucito da solo la sella monoposto, su cui aveva impresso il
logo di quella che sarebbe diventata la sua azienda, Ood Chopper & Custom.
Nel 2011 io sono ritornato, controvoglia, in Italia.
Ma il mio cuore e' rimasto nella officina di quel matto.
Oggi Ood ha la sua nuova officina, con annesso negozio, nella citta'
capoluogo di quella provincia. Lo conoscono tutti e lo amano tutti,
anche e soprattutto per la sua pazzia e per il suo amore sviscerato
per le harley.
Cari amici, questa storia, che spero vi sia piaciuta come un piacevole
intermezzo in queste noiose giornate di pioggia, ha secondo me
una importante morale :
quando, pensando alla ennesima pazzia che la vostra harley vi spingera'
a fare, vi chiederete se ne vale la pena di sacrificarsi, di soffrire o di
sognare futuri irrealizzabili, ricordate che in questa dolce tempesta psicologica,
non siete soli, e che anche a migliaia di KM. di distanza da voi, ci sono delle
persone con le vostre stesse idee, sogni, ambizioni, che sono state
capaci di portare questa bellissima follia alle soglie estreme, senza paure,
senza ripensamenti, e che ora cantano vittoria, non solo perche' hanno raggiunto
i loro obbiettivi, ma semplicemente perche' sono finalmente soddisfatti e felici.
E solo questo conta.
:hola: :hola:
FREEDOM IS LIFE BEHIND (HANDLE)BARS.
Avatar utente
danipi
Messaggi: 659
Iscritto il: 11/10/2011, 15:01
Modello:
Località: Sondrio

Re: Chopper thailandese

Messaggio da danipi »

Solo quattro parole: grazie Roby, grazie Ood !
La mia ex ragazzaccia: Sportster XL (2008)
La mia Poderosa: Dyna Sreet Bob (My 2007)
Avatar utente
Massimo
Messaggi: 37999
Iscritto il: 02/04/2010, 20:13
Modello: HONDA GOLDWING FLAT SIX BAGGER

Re: Chopper thailandese

Messaggio da Massimo »

Bellissimo racconto! :hola: Mi ha tenuto incollato allo schermo,sia per i luoghi da te citati,sia per l'avventura di questo ragazzo,che nel video si gode il suo mezzo in evoluzioni acrobatiche! :occhiolino:
Che dire,hai perfettamente ragione.E questa è la dimostrazione che i sogni,anche quelli più impensabili possono realizzarsi. :ditav:
MODERATORE FORUM
Avatar utente
serjeep
Messaggi: 2109
Iscritto il: 03/10/2010, 22:37
Modello:
Località: como

Re: Chopper thailandese

Messaggio da serjeep »

bella storia , ma mi chiedevo ????? cosa ci fai in italia, non hai nostalgia di quelle terre??
memento audere semper
Coelum nostrum incipit ubi vestrum desinit"

Immagine Immagine
luca883cento

Re: Chopper thailandese

Messaggio da luca883cento »

Roby una storia meravigliosa,che nella pioggia di oggi ha nascosto un po' la nostalgia...
Grazie davvero.
ciao
gipo

Re: Chopper thailandese

Messaggio da gipo »

bella storia ,grande ragazzo ,grazie di averla condivisa :ok:
mick
Messaggi: 1983
Iscritto il: 25/12/2010, 14:53
Modello:
Località: Pisa

Re: Chopper thailandese

Messaggio da mick »

queste sono persone vere, persone che dimostrano che quando c'è la volontà e la forza d'animo si può fare quasi tutto...
sei stato molto gentile e bravo te con lui, a condividere la tua moto con lui, a non ignorarlo ed a non essere egoista tenendoti la moto solo per te...
lui è un grande... questa storia dovrebbe far riflettere anche tutte le persone che non si cimentano nel cambio delle manopole con la scusa che è complicato e difficile... e sapete tutti che ce ne sono molti che lo fanno...
davvero i miei complimenti vivissimi a questo ragazzo
watthd
Messaggi: 11688
Iscritto il: 26/09/2012, 12:24
Modello: Harley Davidson Fat Boy 1450
Località: Matino - Softail Fat Boy

Re: Chopper thailandese

Messaggio da watthd »

robyrambutan ha scritto:Buona Pasqua amici del forum,
con questo video http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... WtMOr-zb-Q
voglio raccontarvi la storia di un incredibile ragazzo thailandese che costruisce
chopper motorizzati harley e soprattutto la storia di un assoluto, sviscerato e quasi
irrazionale amore per le nostre moto e per tutto il mondo che le circonda.
Ve la racconto con grande soddisfazione personale mista a commozione,
perche' quel "mostro " umano che si chiama Ood, e' in un certo qual modo
una mia creazione personale, o meglio, il frutto della profonda passione per
le harley che mi accomuna a tutti voi.
Nel 2001 mi sono trasferito per lavoro in Thailandia, e dopo due anni conobbi
quella che sarebbe diventata mia moglie, trasferendomi al suo paese di residenza,
una deliziosa localita' della campagna del sud della Thailandia, non distante
dalla isola di Phuket.
Dopo il matrimonio, approfittando di una golosa occasione, acquistai a Bangkok
un Fat Boy a carburatore e lo portai al paesello.
L'arrivo della mia moto in quel luogo, dove i piu' evoluti attrezzi motorizzati
erano ciclomotori 125/150, oltre a trattori e motozzappe, ebbe lo stesso impatto
della discesa di una astronave aliena in un borgo qualunque della pianura padana.
Faceva un rumore infernale tanto che, se capitava di uscire in viaggio al mattino
presto, dovevo spingerla fuori dal circondario in cui abitavo ed avviarla
lontano dalle case, per evitare che tutti i cani del quartiere cominciassero
ad ululare impazziti svegliando tutti.
In quel tempo, ancora non conoscevo il mio amico Ood.
Lui faceva il meccanico di ciclomotori e motozzappe in una sgangherata
officina di sua proprieta'. Non aveva mai visto dal vivo una harley,
ma quando mi senti' passare la prima volta, capi' immediatamente che
si trattava di qualcosa di speciale, di unico.
Ogni volta che sentiva il rombo avvicinarsi, come un matto saltava fuori
dalla sua officina e mi salutava con un sorriso di soddisfazione.
Un giorno mi fermai da lui e ci conoscemmo.
Gli proposi di provare il Fat Boy e vidi nei suoi occhi la stessa gioia
di un ventenne che si vede proporre una notte di sesso sfrenato
da Monica Bellucci, per di piu' gratuitamente.
Sali' sul mezzo ed in pochi secondi lo avvio', senza che gli spiegassi nulla.
Mi dette l'impressione che, probabilmente, in un'altra vita era gia' stato
su di una harley.
Quando fece manovra, agilmente nonostante la sua corporatura minuta,
mise la prima marcia e stacco' la frizione, pensai subito che poteva essere
la reincarnazione o di Mr. Harley o di Mr. Davidson.
Il massimo della moto su cui aveva mai poggiato le chiappe,
era stata una yamaha 250 tipo Triumph Bonneville.
Quando torno' dalla prova sembrava Crininja dopo la prova
della Street Glide a Savona : tremava, balbettava e toccava il Fat Boy
come se questo fosse un bimbo bisognoso di affetto e comprensione.
Mi chiese se potevo rimanere ancora un po' li', perche' voleva guardarlo
ancora, studiarselo nei minimi particolari, capirne qualche segreto,
qualche meravigliosa particolarita'.
Quello fu il momento in cui la sua vita viro' in una direzione nuova
ed impensabile prima : veniva tutti i giorni a casa mia a guardare la moto ed
a studiarsela. Mi porto' al punto che ogni giorno gliela portavo in officina
e gliela lasciavo per ore. Lui la studiava, la misurava, prendeva nota di tutto.
A volte arrivavo e lo trovavo disteso sotto di essa con le braccia conserte
a studiarne anche i particolari piu' nascosti.
Avevo creato un vero e proprio tossico, di quelli "pericolosi",
di quelli decisi a sfondarsi della loro droga.
Ood non aveva un computer ne' sapeva usarlo : comincia a scaricargli
ogni tipo di notizia e foto, di telai, forcelle, ruote e marmitte.
Sapeva a malapena saldare con il cannello : insieme studiammo tutti i video
di saldature trovati sul web.
Riuscii a trovare dei video in cui artigiani inglesi mostravano come lavorare
il ferro e l'alluminio, per fare ricambi di carrozzerie di veicoli, usando mezzi
manuali in voga negli anni passati : in breve tempo si costrui' da solo
tutti quegli strumenti, anche i piu' strani come la english wheel usata
per tirare la lamiera.
Voleva a tutti i costi costruirsi la sua prima harley, e la voleva con la
accensione a pedivella, e tutta verde !!!!
Un vero matto scatenato.
Comincio' a raccattare soldi da ogni dove, risparmiando come un forsennato
ed impegnandosi in altri diversi lavori oltre al suo.
La moglie mi confido' che temava fosse impazzito.
Un giorno spari' alla mia vista per un po' di giorni.
Sua moglie mi disse che era andato a Bangkok a comprare qualcosa.
Cominciai a temere il peggio.
Dopo qualche giorno, una sera in cui ero gia' a letto, a mezzanotte gia'
abbondantemente passata, sentiii gridare il mio nome dalla strada.
Mi alzai e vidi il suo furgone posteggiato davanti al mio cancello.
Tutto eccitato e paonazzo in volto, mi mostro' il suo acquisto :
un motore shovelhead recuperato chissa' dove ed a quale prezzo.
Non pensavo neanche esistessero in Thailandia motori di quel tipo.
La sua prima harley ebbe un parto lungo, difficoltoso, ma l'esito fu felice.
Avevo creato un vero e proprio mostro.
Si era costruito da solo tutto, perfino le marmitte stile Serrano USA,
i comandi avanzati, le ragnatele sul telaio !!!!
Si era perfino cucito da solo la sella monoposto, su cui aveva impresso il
logo di quella che sarebbe diventata la sua azienda, Ood Chopper & Custom.
Nel 2011 io sono ritornato, controvoglia, in Italia.
Ma il mio cuore e' rimasto nella officina di quel matto.
Oggi Ood ha la sua nuova officina, con annesso negozio, nella citta'
capoluogo di quella provincia. Lo conoscono tutti e lo amano tutti,
anche e soprattutto per la sua pazzia e per il suo amore sviscerato
per le harley.
Cari amici, questa storia, che spero vi sia piaciuta come un piacevole
intermezzo in queste noiose giornate di pioggia, ha secondo me
una importante morale :
quando, pensando alla ennesima pazzia che la vostra harley vi spingera'
a fare, vi chiederete se ne vale la pena di sacrificarsi, di soffrire o di
sognare futuri irrealizzabili, ricordate che in questa dolce tempesta psicologica,
non siete soli, e che anche a migliaia di KM. di distanza da voi, ci sono delle
persone con le vostre stesse idee, sogni, ambizioni, che sono state
capaci di portare questa bellissima follia alle soglie estreme, senza paure,
senza ripensamenti, e che ora cantano vittoria, non solo perche' hanno raggiunto
i loro obbiettivi, ma semplicemente perche' sono finalmente soddisfatti e felici.
E solo questo conta.
:hola: :hola:
Spettacolo!!! :ok:
L'ho letto solo ora.. ed è uno spettacolo.. si può dire che me lo sono letto tutto d'un fiato...

Il tuo amico è un grande...
Ragazzi.. la massima espressione del detto:
VOLERE E' POTERE!!
:ok: :ok:
Avatar utente
JoeStreetBob
Messaggi: 519
Iscritto il: 29/09/2011, 21:06
Modello:
Località: Abruzzo: Colonnella (TE)
Contatta:

Re: Chopper thailandese

Messaggio da JoeStreetBob »

meraviglioso... :birra:
Corsi di Chitarra/Liuteria
facebook.com/joebuschi
http://www.myspace.com/joebuschi
http://joebuschi.mastertopforum.org
"in rock we trust"
Avatar utente
Alex77
Messaggi: 1277
Iscritto il: 17/08/2012, 6:53
Modello:
Località: Castellanza Springs

Re: Chopper thailandese

Messaggio da Alex77 »

Bella storia quasi una favola a lieto fine...volere e potere in Italia e' come tagliarsi le vene....
Rispondi