Massimo ha scritto:Proseguo il racconto dei bei tempi che furono..
A 16 anni fatta la patente della moto,per poter andare in giro più comodamente specie in due mi compro il Cagiva Aletta Oro 125 (ne conservo ancora tutt'ora il libretto uso e menutenzione).
Una moto per l'epoca molto avanti. Indicatore marce a display. Indicatore benzina a led.
Il periodo stradale dura poco. A 18 anni passo alla Ducati Indiana 350. L'unica custom prodotta dalla Cagiva-Ducati (foto sotto)
Dopo il Ducati passo alla più performante Suzuki Intruder 750. (foto sotto)
Dalla Suzuki passo in Yamaha con la Virago 1100. Gran moto! (foto sotto)
Poi preso dalla sua modernità,appena uscita do dentro il Virago per la Dragstar 1100. (foto sotto)
Visti i frequenti problemi della 1100,passo alla nuovissima Wildstar 1600 usata (foto sotto)
Ma anche qui tra richiami e altro (cmq una moto fantastica) passo alla mia prima HD,la Low Rider 1450 (nella foto è ritratta la seconda che ho avuto)
Dopo 2 Low,complice anche la mia ex passo sul Road King 1450 (foto sotto)
Insieme al King insana voglia di stradale. Prendo anche una Yamaha fazer 1000 nuova. (foto sotto)
Dal King voglia di solitudine ecc,esce la moto per me. Street Bob 1584 (foto sotto)
Dopo la S.Bob passo alla Street Glide sempre 96 Inch. (foto sotto)
Infine chiusa un epoca passo in Honda con una F6 (foto sotto)
Le moto dei nostri tempi
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Re: le moto dei nostri tempi
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Sedicesima Grifo
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Da dove siamo partiti e che moto abbiamo avuto
Leggendo il thread sul progetto NOVA, mi sono tornati alla mente i trascorsi della mia adolescenza, quando guardavo le moto con desiderio. E mi sono detto: "Perchè non scrivere da dove siamo partiti e come siamo arrivati ad una Harley?".
E così inizio!
Compiuti 16 anni, nel 1984, iniziai a guardarmi attorno, con la comprensibile apprensione dei genitori. Non riuscivo a convincerli. I miei compagni di scuola avevano i loro mezzi. Erano i tempi in cui i 125 preferiti erano la Cagiva SST, la SXT, la Honda XL (4 tempi), la Laverda e l'austriaca Zündapp. Oltre, naturalmente, la Vespa. PX o Primavera secondo i gusti.
Arrivato ai 17 anni convinsi mia mamma, che in gioventù finì dentro ad un govone di fieno con una Gilera e, quindi, non poteva opporsi più di tanto, ad andare a vedere qualcosa. Si pensava ad una Vespa PX in quanto la tradizione mi è sempre piaciuta.
Arrivati alla concessionaria trovammo, invece, una bellissima Cagiva SXT bianca, che in mano mia sarebbe divenuta di...terza mano.
http://moto.zombdrive.com/images/cagiva-sxt-125-1.jpg
La comprammo alla cifra di 1.600.000. Il nuovo del periodo costava, mediamente e se non erro, sui 3 milioni virgola. Acquistai due caschi (AGV ed MDS), anche se non obbligatori, perchè la zucca la volevo salvaguardare, e iniziai a usarla per andare a scuola.
Abitavo, ai tempi, in Liguria, dove ci eravamo trasferiti e dove rimanemmo per alcuni anni. Tutte le mattine scendevo da un sentiero a gradoni dalle colline e risalivo invece per la strada che collega La Spezia alle Cinque Terre: la Litoranea.
La usai fino a quando le pastiglie del freno anteriore saltarono via per l'usura, il freno posteriore smise di funzionare e il motore iniziò a fare strani rumori senza però procedere. Presi pure una multa perchè un vigile ritenne che io stessi facendo rumore apposta. Invece non andava un fico secco.
Qui terminò la mia prima esperienza con le moto, circa un anno dopo il primo acquisto.
E così inizio!
Compiuti 16 anni, nel 1984, iniziai a guardarmi attorno, con la comprensibile apprensione dei genitori. Non riuscivo a convincerli. I miei compagni di scuola avevano i loro mezzi. Erano i tempi in cui i 125 preferiti erano la Cagiva SST, la SXT, la Honda XL (4 tempi), la Laverda e l'austriaca Zündapp. Oltre, naturalmente, la Vespa. PX o Primavera secondo i gusti.
Arrivato ai 17 anni convinsi mia mamma, che in gioventù finì dentro ad un govone di fieno con una Gilera e, quindi, non poteva opporsi più di tanto, ad andare a vedere qualcosa. Si pensava ad una Vespa PX in quanto la tradizione mi è sempre piaciuta.
Arrivati alla concessionaria trovammo, invece, una bellissima Cagiva SXT bianca, che in mano mia sarebbe divenuta di...terza mano.
http://moto.zombdrive.com/images/cagiva-sxt-125-1.jpg
La comprammo alla cifra di 1.600.000. Il nuovo del periodo costava, mediamente e se non erro, sui 3 milioni virgola. Acquistai due caschi (AGV ed MDS), anche se non obbligatori, perchè la zucca la volevo salvaguardare, e iniziai a usarla per andare a scuola.
Abitavo, ai tempi, in Liguria, dove ci eravamo trasferiti e dove rimanemmo per alcuni anni. Tutte le mattine scendevo da un sentiero a gradoni dalle colline e risalivo invece per la strada che collega La Spezia alle Cinque Terre: la Litoranea.
La usai fino a quando le pastiglie del freno anteriore saltarono via per l'usura, il freno posteriore smise di funzionare e il motore iniziò a fare strani rumori senza però procedere. Presi pure una multa perchè un vigile ritenne che io stessi facendo rumore apposta. Invece non andava un fico secco.
Qui terminò la mia prima esperienza con le moto, circa un anno dopo il primo acquisto.
Morale Folgore: meraviglioso!
Ariete circondata, Ariete continua a combattere!
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Re: R: Da dove siamo partiti e che moto abbiamo avuto
http://hdforums.it/forum/viewtopic.php?t=7407
http://hdforums.it/forum/viewtopic.php?t=9361
Ti ho messo il link dove puoi trovare l'argomento già trattato tempo fa, più un altro abbastanza attinente.
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Re: Da dove siamo partiti e che moto abbiamo avuto
Umpf [emoji3] lo sapevo. Snort!!!
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Re: R: Da dove siamo partiti e che moto abbiamo avuto
Sedicesima Grifi ha scritto:Umpf [emoji3] lo sapevo. Snort!!!
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Vai tranquillo appena sono da pc unisco gli argomenti.
Comunque prosegui pure il tuo racconto senza problemi. ;-)
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Re: Da dove siamo partiti e che moto abbiamo avuto
Riprendo quindi il mio piccolo racconto!Sedicesima Grifi ha scritto:
La usai fino a quando le pastiglie del freno anteriore saltarono via per l'usura, il freno posteriore smise di funzionare e il motore iniziò a fare strani rumori senza però procedere. Presi pure una multa perchè un vigile ritenne che io stessi facendo rumore apposta. Invece non andava un fico secco.
Qui terminò la mia prima esperienza con le moto, circa un anno dopo il primo acquisto.
Tornato a Milano, trascorsero alcuni anni, durante i quali l'argomento due ruote rimase confinato alla stanza dei sogni, fino a quando lessi un'inserzione di vendita di una Vespa 50 del 1975. La vendevano a Bovisio Masciago, paesino dell'hinterland milanese, di cui non conoscevo neppure l'esistenza.
Quando dissi a mio padre che sarei andato da un tizio con un nome strano, tale Bovisio Masciago, mi disse che ero un po' stordito, perchè quello era il nome del paesino, non della persona. Va beh...
http://www.vespaforever.net/Public/data ... t_V5B4.jpg
Caricai la Vespa - blu - nel baule della macchina, a cui avevo abbassato i sedili posteriori e, felice come un bambino, scorrazzai con quella per un po' di anni, fino a quando la vendetti non usandola più.
Nel frattempo, però, per un uso più completo, mi diedi agli scooteroni (orrore). Prima un Suzuki Burgman (nel 1999) e poi un Aprilia Atlantic, entrambi 250. Blu il primo, grigio il secondo. Vendetti il primo perchè la mia ex moglie (all'epoca non ex), non ci voleva salire. Il secondo lo comprai qualche tempo dopo il divorzio. Credo attorno al 2005.
http://cloud.leparking-moto.fr/2017/01/ ... 531578.jpg
http://moto.zombdrive.com/images/aprili ... -250-7.jpg
Non nascondo che, per l'uso che ne feci, mi diedero le loro soddisfazioni di comodità di trasferimento in ambito cittadino e per il corto raggio.
Vendetti l'Atlantic per acquistare, se non erro nel 2010, la mia prima moto "grande". Una Suzuki VStrom 650, nera satinata.
http://media.motoblog.it/s/suz/suzuki-v ... trom_1.jpg
Oggettivamente un ottimo mezzo.
Morale Folgore: meraviglioso!
Ariete circondata, Ariete continua a combattere!
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Sedicesima Grifo
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Re: Da dove siamo partiti e che moto abbiamo avuto
Nell'estate del 2014 un mio ex collega ebbe un incidente ed entrò in coma, restandoci per parecchio tempo e, in verità, senza più essersi ripreso completamente neppure adesso. Non mi venne paura di usare la moto ma, quel giorno, tornai a casa e la lasciai nel box aspettando che mi arrivasse l'ispirazione per la scelta giusta.Sedicesima Grifi ha scritto:Sedicesima Grifi ha scritto:
Vendetti l'Atlantic per acquistare, se non erro nel 2010, la mia prima moto "grande". Una Suzuki VStrom 650, nera satinata.
http://media.motoblog.it/s/suz/suzuki-v ... trom_1.jpg
Oggettivamente un ottimo mezzo.
Due giorni dopo, in tutta naturalezza, decisi di venderla. A mezzogiorno misi l'annuncio, alle 14 ricevetti la prima telefonata e alle 18.30 avevo l'acconto. Due giorni dopo il saldo. E la moto non era più mia.
Da quell'estate non ebbi più voglia di moto fino a quando, non so come nè perchè, mi venne prepotente la voglia di una Harley. Volevo una moto frutto di una maturazione dell'idea di moto. Non qualcosa con cui correre, non qualcosa di pratico ma qualcosa di bello. Volevo un'opera d'arte.
Come molti pensavo ad una 883 Iron, in effetti stupenda. Per fortuna un mio conoscente mi fece aprire gli occhi, dicendomi che per la mia altezza (1.84) non era sufficiente. Se avessi voluto poi farci un qualche giretto con la moglie, mi sarebbe stata davvero stretta.
Feci un po' di giri di prova e scelsi lo Street Bob nero lucido, di cui ho postato le foto il giorno del ritiro. L'ho reso comodo anche per un breve viaggio in due, con due borse laterali in pelle e il sellino con sissy bar e portapacchi, ho portato fuori la presa per il mantenitore di carica e ho preso anche l'USB da attaccarci.
Questa è una moto che, presumibilmente, terrò per diverso tempo. Non so neppure quanto riesca ad usarla, avendo una bimba piccola e non potendola accompagnare a scuola con la moto (in inverno neppure lo farei, in ogni caso, e forse è meglio neppure in estate, a dire il vero).
Quando posso la uso e mi piace. Mi piace davvero. E, quando non la uso, rimane l'opera d'arte che volevo, che guardo ogni sera quando rientro dal lavoro e ogni mattina quando vado nel box.
Il prezzo che costa è ampiamente ripagato dalla sensazione che ne ricevo. Non sarebbe così, per me, con altre moto pur belle, pur moderne, pur eccellenti, pur performanti.
E' stata una scelta di puro e semplice piacere.
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Re: Da dove siamo partiti e che moto abbiamo avuto
Belle esperienze !
Meriteresti di farti quindici arrampicate (non lanci... arrampicate!) su per la falsa carlinga solo per aver avuto non uno ma ben DUE scooter !!!
Ma poiché poi ti sei ravveduto... fammene una simbolica con il cuore !
La mia storia non è dissimile, anch'io "nato" con un 50ino 2t e poi "maturato" via via...

Anno Domini 1976, Malaguti Fifty (avevo già sedici anni e la patente A ma più di così non potevo...)
Poi, a 18 anni, dopo ben TRE estati che lavoravo... mi presento in 5^liceo con...TADAAA !!!

Il mio era azzurro e dopo i primi sfottò "la moto del pecoraro" sfidai un dandy con Vespa ET3 ad avviarlo...
una caviglia ed un'ambulanza dopo... RESPECT !!!
Parto militare, ed in quel mentre (correva l'anno 1984)


Moto Guzzi V50 Monza, proprio il V50 (e non l'onnipresenze V35) peraltro dotato di carene laterali e puntale (oggi introvabili) bauletto posteriore Kappa e borsa da serbatoio.
Mi accompagnò nei miei primi viaggi seri, dal weekend alla settimana in moto...
Ci scesi da Bolzano a Roma un freddissimo giorno di febbraio 1985... che freddo...
Lo sostituii... macché, un Guzzi non si sostituisce, gli si trova una compagna di gossip !
con una BMW R65 1^serie

Decisamente meno veloce della Guzzi e con rapportatura assai più corta (la 5^BMW corrispondeva alla 4^ Guzzi!) ma mooolto più morbida e paciosa!
Purtroppo, abituato alla frenata integrale della Guzzi... la BMW aveva 1 disco inox davanti ed un temburino dietro...
La diedi via dopo il terzo incidente (sempre roba piccola, ma che con telaio e freni Guzzi non sarebbero successi)
Poi vendetti anche il Guzzi - o la moto o il mutuo...
e rimasi a digiuno per molti, lunghissi anni... decenni...
(in realtà appena cinque, ma mi sentivo... vecchio... malinconico...)
Mi salvò l'erede della Ducati Scrambler... con il suo bel monocilindrico monolitico e carter umido (questa è proprio la mia !!!)

Presa di quinta (sesta?) mano nel 2005, ce l'ho ancora !!!
Poi seguirono due BMW, una R 1200 ST (a sinistra) ed una R1200 CLC (a destra, quella con l'aria seria
)


Beh... scherzi a parte, vi garantisco che grossa com'è la BMW R1200CLC piega e frena che sembra una sportiva !!!
Incidentata e distrutta la R1200 ST
(sono ancora in lutto) "mi sono dato una calmata"...

... ma questa bimba ... già la conoscete ... !
Meriteresti di farti quindici arrampicate (non lanci... arrampicate!) su per la falsa carlinga solo per aver avuto non uno ma ben DUE scooter !!!
Ma poiché poi ti sei ravveduto... fammene una simbolica con il cuore !
La mia storia non è dissimile, anch'io "nato" con un 50ino 2t e poi "maturato" via via...

Anno Domini 1976, Malaguti Fifty (avevo già sedici anni e la patente A ma più di così non potevo...)
Poi, a 18 anni, dopo ben TRE estati che lavoravo... mi presento in 5^liceo con...TADAAA !!!

Il mio era azzurro e dopo i primi sfottò "la moto del pecoraro" sfidai un dandy con Vespa ET3 ad avviarlo...
Parto militare, ed in quel mentre (correva l'anno 1984)


Moto Guzzi V50 Monza, proprio il V50 (e non l'onnipresenze V35) peraltro dotato di carene laterali e puntale (oggi introvabili) bauletto posteriore Kappa e borsa da serbatoio.
Mi accompagnò nei miei primi viaggi seri, dal weekend alla settimana in moto...
Ci scesi da Bolzano a Roma un freddissimo giorno di febbraio 1985... che freddo...
Lo sostituii... macché, un Guzzi non si sostituisce, gli si trova una compagna di gossip !

Decisamente meno veloce della Guzzi e con rapportatura assai più corta (la 5^BMW corrispondeva alla 4^ Guzzi!) ma mooolto più morbida e paciosa!
Purtroppo, abituato alla frenata integrale della Guzzi... la BMW aveva 1 disco inox davanti ed un temburino dietro...
La diedi via dopo il terzo incidente (sempre roba piccola, ma che con telaio e freni Guzzi non sarebbero successi)
Poi vendetti anche il Guzzi - o la moto o il mutuo...
(in realtà appena cinque, ma mi sentivo... vecchio... malinconico...)
Mi salvò l'erede della Ducati Scrambler... con il suo bel monocilindrico monolitico e carter umido (questa è proprio la mia !!!)
Presa di quinta (sesta?) mano nel 2005, ce l'ho ancora !!!
Poi seguirono due BMW, una R 1200 ST (a sinistra) ed una R1200 CLC (a destra, quella con l'aria seria


Beh... scherzi a parte, vi garantisco che grossa com'è la BMW R1200CLC piega e frena che sembra una sportiva !!!
Incidentata e distrutta la R1200 ST
... ma questa bimba ... già la conoscete ... !
Maurizio
L'Uomo che volle farsi Re
Dyna Fat Bob 96 cu.in. m.y.2009
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