Palmambrogio ha scritto: ↑08/12/2020, 10:19
Lo guarderò con calma nel pomeriggio.
Ho notato però che c'è soltanto uno che parla...
Dentro un garage...
L'ho notato anch'io....beh...a ciascuno il suo "problema"..
Ahahah
Re: Un intervista interessante
Inviato: 09/12/2020, 12:31
da Palmambrogio
Da quello che ho potuto capire analizzando e osservando svariati filmati in merito alla concessionaria numero uno di Milano, si evince che all'inizio era nata soltanto come officina per mettere a posto le motociclette dei tre amici poi diventati soci.
Non essendoci in Milano nessuno che riparava le Harley Davidson si sono messi dietro a loro a sistemarle.
Poi hanno comprato dai fratelli Castiglioni la Harley Davidson che prima era di Aermacchi.
Diventando loro distributori e lasciando ai fratelli Castiglioni l'importazione..
E poi piano piano tutto quello che già sappiamo fino ai giorni nostri.
Certamente i fratelli Castiglioni hanno perso un bel treno dando via Harley Davidson.
Ma molto probabilmente non è che fossero molto interessati altrimenti ci avrebbero pensato loro.
È stato anche un bel furbo il Talamo a far sì poi, che tutte le altre concessionarie d'Italia dipendessero da lui, così nel momento in cui ha venduto, ha venduto tutto il pacchetto completo.
Onestamente non so se era meglio quando c'era lui che controllava tutto bene o male, o adesso che non c'è più nessuno che controlla niente.......
Re: Un intervista interessante
Inviato: 09/12/2020, 12:51
da Sedicesima Grifo
Beh...almeno, se uno fa il cafone, cambio concessionaria e non gli do soldi. Neanche indirettamente.
Re: Un intervista interessante
Inviato: 09/12/2020, 13:01
da Palmambrogio
Sedicesima Grifo ha scritto: ↑09/12/2020, 12:51
Beh...almeno, se uno fa il cafone, cambio concessionaria e non gli do soldi. Neanche indirettamente.
Certamente, mi sembra giusto. Però da quello che ho potuto vedere nel corso del tempo, non c'è una regolamentazione o un controllo accurato da parte di Harley Davidson..
Sembra un po' che tutti facciano quello che vogliono..
Re: Un intervista interessante
Inviato: 09/12/2020, 14:03
da Massimo
Ma le Harley parliamoci chiaro, non sono mai state da boutique di moda....
Negli USA sono state vendute un po' ovunque.
Intrallazzate tra gang e rubate al malcapitato di turno quando si poteva.
Grasso, olio, puzza di sudore ecc, questo è sempre stato l'impasto giusto dentro un officina.
Talamo ha voluto realizzare la boutique per ricchi, finalizzata nello stupire e colmare il suo ego.
Non so quanto costasse una HD prima del 1984, ma so cosa costava dopo...
Moto problematiche, con guarnizione fatiscenti.
Olio ovunque....
Su questo concetto ha creato abilmente il detto "un cavallo dove lo metti sporca"
Giusto.
Ma è anche vero che al cavallo non servono pezzi di ricambio, olio, gomme ecc...
I due soci ricchi sfondati, Brun e Crepaldi, potevano anche perdere il giocattolo che poco gli sarebbe cambiato, ma per Talamo era diverso.
Per cui buona la prima o nulla.
Sedicesima Grifo ha scritto: ↑09/12/2020, 12:51
Beh...almeno, se uno fa il cafone, cambio concessionaria e non gli do soldi. Neanche indirettamente.
Certamente, mi sembra giusto. Però da quello che ho potuto vedere nel corso del tempo, non c'è una regolamentazione o un controllo accurato da parte di Harley Davidson..
Sembra un po' che tutti facciano quello che vogliono..
Regolamentazione???
Re: Un intervista interessante
Inviato: 09/12/2020, 16:59
da Sedicesima Grifo
Ho guardato: servono tanti tanti soldi. Ad averne a sufficienza e liquidi sarebbe bello.