Ora vorrei essere in grado di trovare le parole giuste per descrivere un disco (due dischi) che mi cambiarono la vita, e che mi fecero comprendere cos'è davvero la musica.
Nel 1955 un giovanissimo Glenn Gould incide le Goldberg Variation in un tempo record per lo spartito. Sembra una mitragliatrice di vitalità, le sue Goldberg un inno alla vita...le interpreta un ragazzino già famoso ed acclamato in tutto il mondo, e l'incisione diviene popolarissima, al punto da scalzare Louis Armstrong dal primo posto della hit parade americana.
Nel 1981 un Glenn Gould invecchiato, pieno di amarezze, di psicofarmaci, di fobie, solo, isolato dal mondo, rientra in studio per registrare la stessa musica.
Stesso spartito. Stesso interprete. Stesso fottuto strumento.
Ma nell'edizione del 1955 la durata delle Goldberg è di 38 minuti e 27 secondi.
In quella del 1981, 51 minuti e 15 secondi.
Quel silenzio è la vita, che ci cambia, ci consuma, ci ferisce.
Ci rende anche pieni di gioia.
Ecco, quei 13 minuti in più, sullo stesso spartito, mi hanno insegnato che cos'è la musica.
Il silenzio che sai riempire tra una nota e l'altra.
Glenn Gould, nella prima fotografia 1955, nella seconda 1981.
