Doversi vendere la moto per la crisi
Re: R: Doversi vendere la moto per la crisi
Una guerra civile insomma,o un colpo di stato militare..
Beh non sarebbe male.
Ma anche solo a parlare di queste cose si rischia.
I tempi della Digos non sono finiti.
Beh non sarebbe male.
Ma anche solo a parlare di queste cose si rischia.
I tempi della Digos non sono finiti.
MODERATORE FORUM
Re: Doversi vendere la moto per la crisi
secondo te ci arresterebbero solo per un pensiero comune a tutti? parlane un pò ad altri italiani e vedrai la loro reazione; qui questi porci maledetti di politici e di corrotti ci stanno spolpando vivi, ci stanno togliendo la dignità di una vita serena. Come pensi possa essere il nostro futuro se non si fanno radicali cambiamenti? il lavoro è praticamente aleatorio, un fantasma, le tasse aumentano, le pensioni sono a rischio di estinzione, praticamente andiamo incontro ad un futuro di m...a, nessuna assistenza sanitaria (già adesso è precaria, figuriamoci tra qualche anno).
E se non ci sarà una rivoluzione civile atta a ribaltare questo sistema politico di corrotti, di magna magna... l'unica alternativa sarà quella di andar via per sempre da questo paese.
Restando nel tema del topic segnalo anche io un episodio analogo: un mio carissimo amico e collega, geometra operante nel mio stesso ambiente di lavoro da oltre 10 anni è stato costretto, suo malgrado, a svendere la sua amata Honda VFR 800, tenuta come una reliquia, per poter mangiare dato che la sua società ha chiuso per fallimento. Licenziato a giugno 2014 ha tirato avanti con la cassa integrazione sino a marzo, durante questo periodo ha inviato una valanga di curriculum a destra e manca senza esito; ieri mi ha mandato un sms dicendomi che ha trovato lavoro in Germania presso una piccola ditta italiana di ristrutturazioni.
Cosa farà? l'operaio, a 42 anni sarà costretto a rimboccarsi le maniche e iniziare da zero, da geometra tornerà a fare l'operaio e chissà con quante difficoltà.
Ha dovuto sospendere un mutuo ventennale che aveva acceso 5 anni fa, dovrà vivere da emigrande in Germania, difficoltà nella lingua, nelle abitudini; per adesso andrà via da solo, partirà domenica in aereo, poi lo raggiungerà la moglie dopo che si sarà sistemato alla meno peggio.
Vi sembra giusto? ecco in che situazione ci mettono questi politici... all'esilio forzato.
E se non ci sarà una rivoluzione civile atta a ribaltare questo sistema politico di corrotti, di magna magna... l'unica alternativa sarà quella di andar via per sempre da questo paese.
Restando nel tema del topic segnalo anche io un episodio analogo: un mio carissimo amico e collega, geometra operante nel mio stesso ambiente di lavoro da oltre 10 anni è stato costretto, suo malgrado, a svendere la sua amata Honda VFR 800, tenuta come una reliquia, per poter mangiare dato che la sua società ha chiuso per fallimento. Licenziato a giugno 2014 ha tirato avanti con la cassa integrazione sino a marzo, durante questo periodo ha inviato una valanga di curriculum a destra e manca senza esito; ieri mi ha mandato un sms dicendomi che ha trovato lavoro in Germania presso una piccola ditta italiana di ristrutturazioni.
Cosa farà? l'operaio, a 42 anni sarà costretto a rimboccarsi le maniche e iniziare da zero, da geometra tornerà a fare l'operaio e chissà con quante difficoltà.
Ha dovuto sospendere un mutuo ventennale che aveva acceso 5 anni fa, dovrà vivere da emigrande in Germania, difficoltà nella lingua, nelle abitudini; per adesso andrà via da solo, partirà domenica in aereo, poi lo raggiungerà la moglie dopo che si sarà sistemato alla meno peggio.
Vi sembra giusto? ecco in che situazione ci mettono questi politici... all'esilio forzato.
Re: R: Doversi vendere la moto per la crisi
Questo paese per certi versi si merita quello che gli sta accadendo.
Per troppi anni tutti hanno tenuto la testa sotto la sabbia perché faceva comodo.
E quando c'era chi voleva a tirarla fuori qualcuno te la cacciava giù a forza.
Una politica marcia è corrotta. Un popolo che è tutto tranne che è sovrano.
Un certo perbenismo e qualunquismo che ha fatto sì che sempre quelli rimanessero al potere.
Sì sono spartiti il paese tra Stato e mafia.
Ma ricordati che se vuoi dire la tua per la strada la prima volante che passa viene e ti porta via.
Vilipendio a questo o a quello.
Il cittadino singolo non conta un beneamato c**** di niente.
Sono solo i grandi numeri a contare qualcosa.
Bisognerebbe avere il coraggio di prendere e andare via.
Perché è più che italiani bisognerebbe sentirsi cittadini del mondo.
Per troppi anni tutti hanno tenuto la testa sotto la sabbia perché faceva comodo.
E quando c'era chi voleva a tirarla fuori qualcuno te la cacciava giù a forza.
Una politica marcia è corrotta. Un popolo che è tutto tranne che è sovrano.
Un certo perbenismo e qualunquismo che ha fatto sì che sempre quelli rimanessero al potere.
Sì sono spartiti il paese tra Stato e mafia.
Ma ricordati che se vuoi dire la tua per la strada la prima volante che passa viene e ti porta via.
Vilipendio a questo o a quello.
Il cittadino singolo non conta un beneamato c**** di niente.
Sono solo i grandi numeri a contare qualcosa.
Bisognerebbe avere il coraggio di prendere e andare via.
Perché è più che italiani bisognerebbe sentirsi cittadini del mondo.
MODERATORE FORUM
Re: Doversi vendere la moto per la crisi
ma prima di abbandonare questo paese bisognerebbe riprenderselo e solo il popolo, unito e compatto, potrebbe farlo.
E' ora che gli italiani si sveglino dal lungo letargo, bisogna agire, passare ai fatti, andare li a Montecitorio e radere al suolo i palazzi del potere, decimare tutti (non intendo con i mitra ma portarli via con la forza e mettere i leali rapprensentanti del popolo, puri e privi di tossine politiche, che abbiano il coraggio di cambiare il paese.
E il primo che sgarra... zac... mano tagliata come fanno in qualche paese musulmano.
e dopo vedresti che, col cavolo, ci sarebbe più ruberie.
E' ora che gli italiani si sveglino dal lungo letargo, bisogna agire, passare ai fatti, andare li a Montecitorio e radere al suolo i palazzi del potere, decimare tutti (non intendo con i mitra ma portarli via con la forza e mettere i leali rapprensentanti del popolo, puri e privi di tossine politiche, che abbiano il coraggio di cambiare il paese.
E il primo che sgarra... zac... mano tagliata come fanno in qualche paese musulmano.
e dopo vedresti che, col cavolo, ci sarebbe più ruberie.
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Re: Doversi vendere la moto per la crisi
Messaggio di servizio: volevo avvertire il compagno maresciallo che ci legge che i ragazzi stanno scherzando e che quando verrà il giorno della rivolta lo avvertiremo senz'altro.
Re: Doversi vendere la moto per la crisi
beh... e mo non si può neanche esprimere una propria opinione? che piaccia o meno è questa la situazione che viviamo in Italia e semmai qualcuno dovesse avere un paio di maroni da mettere a posto le cose ben venga.
Non siamo mica nell'epoca del comunismo russo dove non si poteva dire neanche A... io la mia la dico e non devo chiedere il permesso a nessuno; sino a prova contraria nel nostro paese ognuno dice la sua, che piaccia o no.
Non siamo mica nell'epoca del comunismo russo dove non si poteva dire neanche A... io la mia la dico e non devo chiedere il permesso a nessuno; sino a prova contraria nel nostro paese ognuno dice la sua, che piaccia o no.
Re: R: Doversi vendere la moto per la crisi
Questo è vero, ma purtroppo tutta quella libertà che si crede esista, in realtà è alquanto effimera.
Poi il compagno o camerata maresciallo, capirà bene che qui dentro ognuno di noi trova il suo spazio per rilassarsi.
Di certo non siamo qui a fomentare guerre o rivolte.
Queste cose le lasciamo volentieri agli esperti che in quanto tali spero agiscano per noi.
:mrgreen:
Poi il compagno o camerata maresciallo, capirà bene che qui dentro ognuno di noi trova il suo spazio per rilassarsi.
Di certo non siamo qui a fomentare guerre o rivolte.
Queste cose le lasciamo volentieri agli esperti che in quanto tali spero agiscano per noi.
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Re: Doversi vendere la moto per la crisi
Naturalmente era per sdrammatizzare. E compagno era ironico.
Comunque la situazione, nonostante i proclami entusiasti, non è per niente migliorata. Anzi siamo proprio allo stremo. In tema di cassa integrazione poi, che dovrei dire io che se perdo il lavoro non ne ho diritto? Anzi non avrei diritto nemmeno alla disoccupazione. Io ci sto pensando ad andare all'estero e non lo trovo così duro, anzi credo che l'amico che ha perso il lavoro troverà molto di meglio lì.
Certo è che non è giusto essere COSTRETTI ad andarsene.
Comunque la situazione, nonostante i proclami entusiasti, non è per niente migliorata. Anzi siamo proprio allo stremo. In tema di cassa integrazione poi, che dovrei dire io che se perdo il lavoro non ne ho diritto? Anzi non avrei diritto nemmeno alla disoccupazione. Io ci sto pensando ad andare all'estero e non lo trovo così duro, anzi credo che l'amico che ha perso il lavoro troverà molto di meglio lì.
Certo è che non è giusto essere COSTRETTI ad andarsene.
Re: R: Doversi vendere la moto per la crisi
MachineClash ha scritto:Naturalmente era per sdrammatizzare. E compagno era ironico.
Comunque la situazione, nonostante i proclami entusiasti, non è per niente migliorata. Anzi siamo proprio allo stremo. In tema di cassa integrazione poi, che dovrei dire io che se perdo il lavoro non ne ho diritto? Anzi non avrei diritto nemmeno alla disoccupazione. Io ci sto pensando ad andare all'estero e non lo trovo così duro, anzi credo che l'amico che ha perso il lavoro troverà molto di meglio lì.
Certo è che non è giusto essere COSTRETTI ad andarsene.
Lavori in proprio?
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