
Sicuramente le trecentocinquanta erano motociclette particolari, come ha scritto l'amico Ettore, un segmento per introdurre i giovani nel mercato.
Ma anche, motociclette molto fruibili sotto parecchi punti di vista.

La morte sua, i bauli laterali bianchi GIVI....Thom ha scritto: ↑19/02/2021, 12:57 ...da tenere conto, anche, che per un lungo tempo, in Italia vigeva una sorta di protezionismo, motocicli sotto i 400cc avevano difficoltà di importazione, precludendo ai minori di 21 anni tutto il panorama motociclistico Jap, che ne produceva una marea e, anche, di ottimo livello.
Di conseguenza, da noi, o Guzzi, o Ducati, o Morini, spesso, fra l'altro con motori "aggeggiati" per rientrare nella cubatura richiesta, vedi Guzzi 350 (un vero "cassone", prestazionalmente parlando) in pratica il motore 500 con cilindri e pistoni ridotti..... senza contare l'infinità di noie elettriche che, le produzioni italiane si portavano dietro.
Oppure la Ducati 350 bicilindrica frontemarcia... terribile...![]()
La morini 350 nacque in questa cilindrata e si sentiva, io avevo il primo modello, quello con freno a tamburo doppia camma all'anteriore, modificata, praticamente una Streetfighter ante litteram, 1980, ovviamente personalizzata nei colori, due in uno Valentini e tolte tutte le cose inutili, specchietti, frecce, cavalletto centrale![]()
Nelle partenze da fermo, diciamo il quarto di miglio, stava avanti alla Honda Cb 750 16 valvole e alle sue concorrenti Kawasaki o Suzuki, dopo, ovviamente non c'era storia, ma sul corto...![]()
Fra le Custom italiane, la Morini 501 era una bomba, estetica da Playmobil, cromature su plastica, una vera cag..ta, ma, il motore era un gioiello così come il telaio, anche lui derivato dall'enduro. Successo poco, un vero peccato.
Le Guzzi, mi scusino gli estimatori, ma erano le più lente e le più trave di ferro, certo, macinachilometri, ma sotto la 650..... da accompagno funebre...
(io avevo il Morini 3 1/2, cosa potrei dire di diverso...)
...sapete perchè, in origine, molte moto, almeno italiane, avevano il cambio a destra?
Le Morini pure, poi lo spostarono a sinistra con una serie di leveraggi e rinvii, altra caga,ta pazzesca....![]()
Il motivo, nei motori sportivi, è che, nelle competizioni, la partenza era a spinta, il pilota spingendo avviava il motore e saltava in sella, generalmente dal lato sinistro della moto, avere subito la leva del cambio a portata di piede era indispensabile (così l'ho letta).
qui qundo andai a vederla al Motor Show penso nell' 85
qui bella carica...
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Palmambrogio ha scritto: ↑19/02/2021, 12:09 Molto bello il comparto fotografico Massimo, decisamente evocativo.![]()
Sicuramente le trecentocinquanta erano motociclette particolari, come ha scritto l'amico Ettore, un segmento per introdurre i giovani nel mercato.
Ma anche, motociclette molto fruibili sotto parecchi punti di vista.
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