
Controllare le candele è il modo più veloce per capire se il motore funziona correttamente ed è un’operazione che richiede solo un minimo di conoscenza.
Prima di iniziare è fondamentale misurare con uno spessimetro che la distanza tra i gli elettrodi sia quella prescritta dal costruttore e verificare che l’elettrodo centrale e quello di massa (più esterno e solidale alla parte filettata) abbiano gli spigoli ancora accentuati. Entrambi gli elettrodi non devono presentare deformazioni o piccoli buchi, sintomo di un grado termico non corretto che può dare luogo a fenomeni di autoaccensione. Una colorazione marrone della candela è sinonimo di buono stato di funzionamento. Il colore biancastro è sintomo di carburazione troppo magra, mentre una colorazione nerastra è dovuta ad una carburazione troppo grassa.
La parte terminale della candela, dove è fissato l’elettrodo di massa, non deve presentare depositi carboniosi quasi sempre dovuti ad un eccessivo trafilaggio d’olio all’interno della camera di combustione.
Per verificare che il grado termico della candela sia corretto è sufficiente controllare che la ceramica vicino all’elettrodo centrale sia di color ruggine. Una candela troppo “fredda” presenterà questa parte nerastra e darà luogo ad un fenomeno di funzionamento irregolare al minimo, mentre una candela troppo “calda” avrà un colore biancastro e darà luogo ad un funzionamento irregolare al massimo.
Se il grado termico si discosta molto da quello ottimale richiesto dal motore, potrebbe verificarsi un pericoloso fenomeno di autoaccensione con un conseguente innalzamento della temperatura di esercizio del motore.