Ora ci pensano i robot!!!.......
Ora ci pensano i robot!!!.......
Tratto da : La Stampa del 23/9/2012
Manodopera ridotta, qualifiche professionali rivoluzionate e massiccio impiego di robot: tutto con il consenso dei sindacati. È questa la ricetta-shock con cui Harley-Davidson si è messa alle spalle la crisi del 2007, diventando un modello di rilancio nelle manifatture nel Midwest.
Per il blasonato costruttore di motociclette pesanti di Milwaukee si tratta della terza rinascita in poco più di un secolo. Da quando, infatti, nel 1903 William Harley e Arthur Davidson scommisero su design e potenza per produrre le moto capaci di attraversare l'America viaggiando in autostrada, le «Harleys» sono sopravvissute alla Grande Depressione del 1929 e alla competizione sulla qualità con i giapponesi a fine Novecento, prima di subire a partire dal 2007 l'impatto della crisi che si è abbattuta sulle manifatture.
Nel febbraio del 2007 i 3200 operai della fabbrica di York, in Pennsylvania, incrociarono le braccia per due settimane a causa di uno scontro con la proprietà su salari e benefici sanitari che paralizzò la produzione e – trattandosi del maggiore dei tre impianti nazionali – fece rischiare il crac aziendale. I seguenti due anni negativi, con vendite in costante calo e azioni indebolite, portarono ad un rimpasto ai vertici, con la nomina a ceo nel 2009 di Keith Wandell che, per prima cosa, andò proprio a visitare York arrivando alla conclusione che si trattava di «una fabbrica antiquata con metodi di lavoro insostenibili». Da qui la decisione di notificare ai sindacati che York sarebbe stata chiusa e spostata a Shelbville, in Kentucky, per consentire «maggior controllo sui costi». Fu l'inizio del negoziato che ha portato Wandell e sindacati a concordare una ristrutturazione dell'impianto di York indicata dal «Wall Street Journal» come «modello» di una «produzione flessibile», capace di «rispondere alla sfida del mercato globale».
Ecco di cosa si tratta: i 41edifici della fabbrica sono stati accorpati in un'unica struttura nuova, dove le operazioni di «sollevamento pesi» vengono svolte da robot, con la conseguente riduzione del numero dei dipendenti a circa mille, a cui se ne possono aggiungere un altro centinaio se le commesse lo richiedono. Inoltre le qualifiche professionali sono state ridotte da 62 a 5, prevedendo l'impiego dei dipendenti in mansioni differenti, con la conseguente riduzione del contratto aziendale da 136 a 58 pagine. «La trasformazione assomiglia al Big Bang», riassume Ed Magee, l'ex ufficiale dei Marines nominato alla guida dell'impianto di York, adoperando un'espressione che evoca la creazione dell'Universo.
Ma i risultati sui bilanci sono innegabili, perché i margini di profitto – escludendo le operazioni finanziarie – sono balzati dal 12,5 per cento del 2009 al 16 di quest'anno. Il successo della trasformazione di York ha portato ad applicare ricette simili negli impianti di Kansas City e Milwaukee, con l'effetto di ottenere quella che James Hardiman, analista del Longbow Research di Cleveland in Ohio, definisce una «fenomenale riduzione di costi», paragonabile ad «un'operazione a cuore aperto durante la maratona», perché l'impianto non è mai stato chiuso. Grazie alla collaborazione dei sindacati «Iam» (International Association of Machinists and Aerospace Workers), che vantano con gli iscritti d'essere riusciti a sventare il trasferimento dell'impianto in Kentucky.
Probabile che in un futuro prossimo,le nostre HD non saranno più assemblate a mano,ma da solerti robottoni.Magari in stabilimenti in Cina dove nessuna mano d'uomo "Born in the USA" le toccherà mai!..........
Manodopera ridotta, qualifiche professionali rivoluzionate e massiccio impiego di robot: tutto con il consenso dei sindacati. È questa la ricetta-shock con cui Harley-Davidson si è messa alle spalle la crisi del 2007, diventando un modello di rilancio nelle manifatture nel Midwest.
Per il blasonato costruttore di motociclette pesanti di Milwaukee si tratta della terza rinascita in poco più di un secolo. Da quando, infatti, nel 1903 William Harley e Arthur Davidson scommisero su design e potenza per produrre le moto capaci di attraversare l'America viaggiando in autostrada, le «Harleys» sono sopravvissute alla Grande Depressione del 1929 e alla competizione sulla qualità con i giapponesi a fine Novecento, prima di subire a partire dal 2007 l'impatto della crisi che si è abbattuta sulle manifatture.
Nel febbraio del 2007 i 3200 operai della fabbrica di York, in Pennsylvania, incrociarono le braccia per due settimane a causa di uno scontro con la proprietà su salari e benefici sanitari che paralizzò la produzione e – trattandosi del maggiore dei tre impianti nazionali – fece rischiare il crac aziendale. I seguenti due anni negativi, con vendite in costante calo e azioni indebolite, portarono ad un rimpasto ai vertici, con la nomina a ceo nel 2009 di Keith Wandell che, per prima cosa, andò proprio a visitare York arrivando alla conclusione che si trattava di «una fabbrica antiquata con metodi di lavoro insostenibili». Da qui la decisione di notificare ai sindacati che York sarebbe stata chiusa e spostata a Shelbville, in Kentucky, per consentire «maggior controllo sui costi». Fu l'inizio del negoziato che ha portato Wandell e sindacati a concordare una ristrutturazione dell'impianto di York indicata dal «Wall Street Journal» come «modello» di una «produzione flessibile», capace di «rispondere alla sfida del mercato globale».
Ecco di cosa si tratta: i 41edifici della fabbrica sono stati accorpati in un'unica struttura nuova, dove le operazioni di «sollevamento pesi» vengono svolte da robot, con la conseguente riduzione del numero dei dipendenti a circa mille, a cui se ne possono aggiungere un altro centinaio se le commesse lo richiedono. Inoltre le qualifiche professionali sono state ridotte da 62 a 5, prevedendo l'impiego dei dipendenti in mansioni differenti, con la conseguente riduzione del contratto aziendale da 136 a 58 pagine. «La trasformazione assomiglia al Big Bang», riassume Ed Magee, l'ex ufficiale dei Marines nominato alla guida dell'impianto di York, adoperando un'espressione che evoca la creazione dell'Universo.
Ma i risultati sui bilanci sono innegabili, perché i margini di profitto – escludendo le operazioni finanziarie – sono balzati dal 12,5 per cento del 2009 al 16 di quest'anno. Il successo della trasformazione di York ha portato ad applicare ricette simili negli impianti di Kansas City e Milwaukee, con l'effetto di ottenere quella che James Hardiman, analista del Longbow Research di Cleveland in Ohio, definisce una «fenomenale riduzione di costi», paragonabile ad «un'operazione a cuore aperto durante la maratona», perché l'impianto non è mai stato chiuso. Grazie alla collaborazione dei sindacati «Iam» (International Association of Machinists and Aerospace Workers), che vantano con gli iscritti d'essere riusciti a sventare il trasferimento dell'impianto in Kentucky.
Probabile che in un futuro prossimo,le nostre HD non saranno più assemblate a mano,ma da solerti robottoni.Magari in stabilimenti in Cina dove nessuna mano d'uomo "Born in the USA" le toccherà mai!..........
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Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
è cosi...
purtroppo il potere contrattuale operaio oggi è praticamente nullo...
e nulla può più fare x loro Ned Ludd....
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- Emanuele68
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Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
Credo che il "sistema" sia ottuso e molto poco lungimirante. Se le macchine e le moto e 1000 altre cose) le fanno i robot, tutte quelle migliaia o milioni di persone sostituite non avranno un reddito e non potranno quindi certo comprare quei prodotti. E allora chi li comprerà: i robot?!
Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
quotazza alla grande,emanuele..............però i robot comprano altri robot l'uomo non serve+ a nullaEmanuele68 ha scritto:Credo che il "sistema" sia ottuso e molto poco lungimirante. Se le macchine e le moto e 1000 altre cose) le fanno i robot, tutte quelle migliaia o milioni di persone sostituite non avranno un reddito e non potranno quindi certo comprare quei prodotti. E allora chi li comprerà: i robot?!

Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
Il Mondo dei Robot!!
......eh ma i robot son troppo perfetti..non comprerebbero mai Harley...... 


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Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
veroMassimo ha scritto:Il Mondo dei Robot!!......eh ma i robot son troppo perfetti..non comprerebbero mai Harley......



- vins
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Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
Una moto 'alla giapponese' chiamata harley....interessante...peccato che costa un botto comunque rispetto al resto 

VIVI E LASCIA VIVERE
Dyna Super Glide - Ducati Monster 600 - MotoGuzzi 175 Lodola '56
Hungry Bikers Custom Club chiedimi l'amicizia quì: http://www.facebook.com/hungrybikers.customclub
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Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
sono anche io contrario alla robotizzazione dell'industria..
1)si pianta a piedi la gente,l'economia si impoverisce attorno e alla fine cresce solo la piramide centrale (ma a loro frega solo quello).
2)è inutile che dicano che un robot di 10000000 di $ rimpiazzi 10 operai coi costi negli anni perchè provato che i robot si rompono più spesso degli uomini malati e che sono costruiti apposta che ogni tanto si rompano proprio perchè se fossero eterni non ne venderebbero più,ed oltretutto il guadagno sta anche nell'assistenza e nei ricambi..quindi..
sono dell'idea che la tecnologia vada infilata in una azienda solo se si soddisfano esattamente gli opposti dei punti 1 & 2 che ho citato.
Nella mia azienda hanno appena acquistato un macchinario che tra tutto costa quasi 2 mil di euro...ma hanno assunto anche 3 persone in più per quello..non l'hanno usato per rimpiazzare la gente ma per far crescere l'azienda..se non avevano lavoro in aumento non compravano un macchinario per sostituire gli operai,piuttosto se il lavoro scendeva,beh ti facevano pulire per terra anche ad un ingegnere ma non lo lasciavano senza posto di lavoro...sono umani nonostante la posizione di tutto rilievo che hanno nell'industria italiana e mondiale,mi ritengo fortunato a lavorare li..si mettono in primo piano con gli operai anche i titolari e dico il vero io non avrei tanto fegato come loro.
1)si pianta a piedi la gente,l'economia si impoverisce attorno e alla fine cresce solo la piramide centrale (ma a loro frega solo quello).
2)è inutile che dicano che un robot di 10000000 di $ rimpiazzi 10 operai coi costi negli anni perchè provato che i robot si rompono più spesso degli uomini malati e che sono costruiti apposta che ogni tanto si rompano proprio perchè se fossero eterni non ne venderebbero più,ed oltretutto il guadagno sta anche nell'assistenza e nei ricambi..quindi..
sono dell'idea che la tecnologia vada infilata in una azienda solo se si soddisfano esattamente gli opposti dei punti 1 & 2 che ho citato.
Nella mia azienda hanno appena acquistato un macchinario che tra tutto costa quasi 2 mil di euro...ma hanno assunto anche 3 persone in più per quello..non l'hanno usato per rimpiazzare la gente ma per far crescere l'azienda..se non avevano lavoro in aumento non compravano un macchinario per sostituire gli operai,piuttosto se il lavoro scendeva,beh ti facevano pulire per terra anche ad un ingegnere ma non lo lasciavano senza posto di lavoro...sono umani nonostante la posizione di tutto rilievo che hanno nell'industria italiana e mondiale,mi ritengo fortunato a lavorare li..si mettono in primo piano con gli operai anche i titolari e dico il vero io non avrei tanto fegato come loro.
Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
luca883cento ha scritto:sono anche io contrario alla robotizzazione dell'industria..
1)si pianta a piedi la gente,l'economia si impoverisce attorno e alla fine cresce solo la piramide centrale (ma a loro frega solo quello).
2)è inutile che dicano che un robot di 10000000 di $ rimpiazzi 10 operai coi costi negli anni perchè provato che i robot si rompono più spesso degli uomini malati e che sono costruiti apposta che ogni tanto si rompano proprio perchè se fossero eterni non ne venderebbero più,ed oltretutto il guadagno sta anche nell'assistenza e nei ricambi..quindi..
sono dell'idea che la tecnologia vada infilata in una azienda solo se si soddisfano esattamente gli opposti dei punti 1 & 2 che ho citato.
Nella mia azienda hanno appena acquistato un macchinario che tra tutto costa quasi 2 mil di euro...ma hanno assunto anche 3 persone in più per quello..non l'hanno usato per rimpiazzare la gente ma per far crescere l'azienda..se non avevano lavoro in aumento non compravano un macchinario per sostituire gli operai,piuttosto se il lavoro scendeva,beh ti facevano pulire per terra anche ad un ingegnere ma non lo lasciavano senza posto di lavoro...sono umani nonostante la posizione di tutto rilievo che hanno nell'industria italiana e mondiale,mi ritengo fortunato a lavorare li..si mettono in primo piano con gli operai anche i titolari e dico il vero io non avrei tanto fegato come loro.
Straquoto!!!!!



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Re: Ora ci pensano i robot!!!.......
dipende da che lavoro il robot deve fare, lavoro anche x una ditta che fa' robot antropomorfi e x dirla tutta ci sono certe applicazioni che solo una macchina stupida potrebbe fare, un personale umano non riuscirebbe fisicamete a starle dietro, comunque non e' detto che l'automazione porti a soli svantaggi, anzi piu' di una volta ho visto che l'introduzione di questi sistemi non porta al licenziamento del personale (come nel caso hd), ma bensi' questo viene "formato" x l'itulizzo e il controllo della macchina in completa autonomia.
harley's don't leak oil
they mark their territory
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