Certamente. Io non sono un contadino, quindi non posso vantarmi di chissà quali opere faraoniche.
Ma basta chiedere ai miei amici qui, e vedere i campi, per apprezzare quanto faccia, nei limiti delle umane possibilità, da solo, due giorni ogni due o tre settimane.
Sarà per orgoglio, sarà non so per cosa, ma tra i campi più curati, tra i bordi della strada più in ordine, ci sono i miei. Quando sarà autunno passerò a togliere rovi e edera dai confini per sostituire quest'ultima con altro di più facile manutenzione. Ho preso in mano le cose causa evento avverso che mi ha imposto di seguire e curare il terreno. Lo faccio con amore per molte ragioni e, un pochino per volta, assumerà l'aspetto che voglio.
Mi ricordo che, quando ero militare, ci fu l'alluvione (era il 1994) in Piemonte ed in varie zone della Toscana. Credo anche altrove ma non ricordo.
La Brigata fu ovviamente pronta in un attimo, anche se poi non fummo chiamati. Bene, nella mia Compagnia, quando chiesero chi si offrisse volontario per andare ad aiutare, il primo ad alzare la mano - e a stare poi pronto con lo zaino in un capannone - fui io.
Anche allora ci fu chi ebbe da obiettare perché io, milanese, cosa volevo andare ad aiutare nelle campagne.