Il ritorno della sensualità dei nostri tredici anni.....

[Massimo]

Ci credete che non ho mai fatto un test del genere? Ahahah
La benzina l'ho portata in vari modi ma mai dentro un preservativo!

[Palmambrogio]

Ci credete che non ho mai fatto un test del genere? Ahahah
La benzina l'ho portata in vari modi ma mai dentro un preservativo!

Quello nemmeno io.

Ma tornando al titolo iniziale di apertura dei 13 anni, la domanda che mi pongo è questa.
Perché proprio 13 anni e non 12 se non anche 14? Quando si è incominciato veramente a comprendere l'interesse verso l'altro sesso ma soprattutto quando, si è fatto il primo passo verso l'altro sesso e non mi sto riferendo all'atto, ma bensì, al mite approccio?
Quella che viene chiamata precocità, ad indicare pensieri particolari nei confronti dell'altro sesso, è veramente mai stata tale, oppure verosimilmente, siamo partiti tutti dallo stesso schieramento?
Ricordo un ragazzo che conoscevo.
Quando ci ritrovavamo in oratorio, mi diceva che lui stava bene, quando a casa, si metteva in mutande seduto sul pomello della sponda del letto...
Allora non capivo.....ero confuso e curioso.
Una sera credendo di essere a casa da solo, mi portai in camera del nonno.
Nella camera, c'era uno di quei letti in metallo, con dei pomelli ai quattro lati.
Mi misi in mutande seduto sopra al pomello ma non successe nulla..
Deluso, provai a muovermi, ma nulla.
Nel mentre stavo facendo facendo questa strana esperienza, entrò il nonno, che in dialetto stretto, mi disse che se proprio mi dovevo grattare il sedere, non c'era bisogno di sfondare il letto e prenderlo nel didietro!
Raccontai al nonno l'accaduto, il quale mi disse che quel ragazzo, eravamo poco più che bambini, aveva altre passioni e che non ci piaceva la passerina.
Da quella volta, quando vedo un pomello del letto, sento una fitta e una contrattura lì in basso a mo' di protezione.

[Sedicesima Grifo]

Ci credete che non ho mai fatto un test del genere? Ahahah
La benzina l'ho portata in vari modi ma mai dentro un preservativo!

Quello nemmeno io.

Ma tornando al titolo iniziale di apertura dei 13 anni, la domanda che mi pongo è questa.
Perché proprio 13 anni e non 12 se non anche 14? Quando si è incominciato veramente a comprendere l'interesse verso l'altro sesso ma soprattutto quando, si è fatto il primo passo verso l'altro sesso e non mi sto riferendo all'atto, ma bensì, al mite approccio?
Quella che viene chiamata precocità, ad indicare pensieri particolari nei confronti dell'altro sesso, è veramente mai stata tale, oppure verosimilmente, siamo partiti tutti dallo stesso schieramento?
Ricordo un ragazzo che conoscevo.
Quando ci ritrovavamo in oratorio, mi diceva che lui stava bene, quando a casa, si metteva in mutande seduto sul pomello della sponda del letto...
Allora non capivo.....ero confuso e curioso.
Una sera credendo di essere a casa da solo, mi portai in camera del nonno.
Nella camera, c'era uno di quei letti in metallo, con dei pomelli ai quattro lati.
Mi misi in mutande seduto sopra al pomello ma non successe nulla..
Deluso, provai a muovermi, ma nulla.
Nel mentre stavo facendo facendo questa strana esperienza, entrò il nonno, che in dialetto stretto, mi disse che se proprio mi dovevo grattare il sedere, non c'era bisogno di sfondare il letto e prenderlo nel didietro!
Raccontai al nonno l'accaduto, il quale mi disse che quel ragazzo, eravamo poco più che bambini, aveva altre passioni e che non ci piaceva la passerina.
Da quella volta, quando vedo un pomello del letto, sento una fitta e una contrattura lì in basso a mo' di protezione.

Ho iniziato a guardare l'altro sesso in prima elementare. La maestra Angela.
In seguito, sui 9 anni, avevo una pseudo fidanzatina che invitavo a casa nel pomeriggio e le facevo lavare i piatti usati da noi in famiglia per pranzo.
In cambio giocavamo al re e alla regina: lei si chiudeva in camera mia e io le chiedevo di entrare.
Mi diceva sempre di no.
Nel tempo ho capito il significato del mio restare fuori dall'uscio, implorante di entrare.

[Massimo]

Ci credete che non ho mai fatto un test del genere? Ahahah
La benzina l'ho portata in vari modi ma mai dentro un preservativo!

Quello nemmeno io.

Ma tornando al titolo iniziale di apertura dei 13 anni, la domanda che mi pongo è questa.
Perché proprio 13 anni e non 12 se non anche 14? Quando si è incominciato veramente a comprendere l'interesse verso l'altro sesso ma soprattutto quando, si è fatto il primo passo verso l'altro sesso e non mi sto riferendo all'atto, ma bensì, al mite approccio?
Quella che viene chiamata precocità, ad indicare pensieri particolari nei confronti dell'altro sesso, è veramente mai stata tale, oppure verosimilmente, siamo partiti tutti dallo stesso schieramento?
Ricordo un ragazzo che conoscevo.
Quando ci ritrovavamo in oratorio, mi diceva che lui stava bene, quando a casa, si metteva in mutande seduto sul pomello della sponda del letto...
Allora non capivo.....ero confuso e curioso.
Una sera credendo di essere a casa da solo, mi portai in camera del nonno.
Nella camera, c'era uno di quei letti in metallo, con dei pomelli ai quattro lati.
Mi misi in mutande seduto sopra al pomello ma non successe nulla..
Deluso, provai a muovermi, ma nulla.
Nel mentre stavo facendo facendo questa strana esperienza, entrò il nonno, che in dialetto stretto, mi disse che se proprio mi dovevo grattare il sedere, non c'era bisogno di sfondare il letto e prenderlo nel didietro!
Raccontai al nonno l'accaduto, il quale mi disse che quel ragazzo, eravamo poco più che bambini, aveva altre passioni e che non ci piaceva la passerina.
Da quella volta, quando vedo un pomello del letto, sento una fitta e una contrattura lì in basso a mo' di protezione.

Cioè mi stai dicendo che il pomello del letto era una sorta di stimolazione lì in basso?? Non ci posso credere ahahahah!!!!

[Massimo]

Ho iniziato a guardare l'altro sesso in prima elementare. La maestra Angela.
In seguito, sui 9 anni, avevo una pseudo fidanzatina che invitavo a casa nel pomeriggio e le facevo lavare i piatti usati da noi in famiglia per pranzo.
In cambio giocavamo al re e alla regina: lei si chiudeva in camera mia e io le chiedevo di entrare.
Mi diceva sempre di no.
Nel tempo ho capito il significato del mio restare fuori dall'uscio, implorante di entrare.

Più o meno siamo partiti tutti da lì.
Le mie maestre elementari erano orrende..... occhialute.....grasse.....
È alle medie che si è aperto un mondo di prof supplenti giovani, con minigonne ecc ecc.

[simonee]

Ci credete che non ho mai fatto un test del genere? Ahahah
La benzina l'ho portata in vari modi ma mai dentro un preservativo!

Quello nemmeno io.

Ma tornando al titolo iniziale di apertura dei 13 anni, la domanda che mi pongo è questa.
Perché proprio 13 anni e non 12 se non anche 14? Quando si è incominciato veramente a comprendere l'interesse verso l'altro sesso ma soprattutto quando, si è fatto il primo passo verso l'altro sesso e non mi sto riferendo all'atto, ma bensì, al mite approccio?
Quella che viene chiamata precocità, ad indicare pensieri particolari nei confronti dell'altro sesso, è veramente mai stata tale, oppure verosimilmente, siamo partiti tutti dallo stesso schieramento?
Ricordo un ragazzo che conoscevo.
Quando ci ritrovavamo in oratorio, mi diceva che lui stava bene, quando a casa, si metteva in mutande seduto sul pomello della sponda del letto...
Allora non capivo.....ero confuso e curioso.
Una sera credendo di essere a casa da solo, mi portai in camera del nonno.
Nella camera, c'era uno di quei letti in metallo, con dei pomelli ai quattro lati.
Mi misi in mutande seduto sopra al pomello ma non successe nulla..
Deluso, provai a muovermi, ma nulla.
Nel mentre stavo facendo facendo questa strana esperienza, entrò il nonno, che in dialetto stretto, mi disse che se proprio mi dovevo grattare il sedere, non c'era bisogno di sfondare il letto e prenderlo nel didietro!
Raccontai al nonno l'accaduto, il quale mi disse che quel ragazzo, eravamo poco più che bambini, aveva altre passioni e che non ci piaceva la passerina.
Da quella volta, quando vedo un pomello del letto, sento una fitta e una contrattura lì in basso a mo' di protezione.

[Thom]

...l'amichetto di Palma, probabilmente, si chiamava Eta Beta!

comunque in 5° elementare, una mia compagna di classe, mi prese da una parte e, tirandosi su la gonna, mi fece vedere le mutande, all'epoca erano, proprio mutande, quelle con le righine, ovviamente non capii, assolutamente, cosa potesse significare, dubito significasse qualche cosa, e me ne tronai in classe, si vede che, ancora, non era il tempo giusto, però, già alle medie, si giocava a "chiapparella" maschi e femmine e, devo ammettere che preferivo acchiappare le femmine, la qual cosa, un certo "friccicore" alle parti basse la dava.
Direi che i 12/13 anni possano segnare una sorta di spartiacque, un po' per tutti.

[Thom]

..quanto ai pomelli del letto, penso mi accontenterò di farmelo raccontare.

[Palmambrogio]

..quanto ai pomelli del letto, penso mi accontenterò di farmelo raccontare.

Certamente immagino.

[Palmambrogio]

A scuola tra bacchettate, sermoni del parroco, coinvolgimento cattolico e timoranza di Dio, l'esistenza del peccato era pressoché inesistente. Almeno fino alla fine delle scuole elementari.
Poi, si incominciava a percepire qualcosa che cambiava.
Non era solo una sensazione fisica, ma più mentale.
Guardare alla televisione le Kessler che ballavano, mi suscitava pensieri nuovi.
Oppure su qualche rivista, se appariva la fotografia di una donna vestita ma che si intravedeva un po' di spacco ebbene, lo sguardo si fissava lì.
Turbamenti li chiamavano.
Avete i primi turbamenti?
Questi paroloni non li ho mai capiti..
Non esistendo l'educazione sessuale, ma tutt'altro, si tendeva ad evitare qualunque discorso potesse portare anche solo alla lontana a certi ragionamenti.
Immancabilmente, si finiva a confessarsi...
E di cosa?
Ho visto la Carrà alla televisione.
10 ave Maria!.....
E si leggeva della lontana Svezia, dove la libertà sessuale sembrava una vittoria calcistica con tanto di esultanza.
Dove non c'erano inibizioni.
Era la disneyland dell'amore libero dove tutti avremmo voluto andare...
E si sognava queste svedesone alte, bionde.
Tedesche e svedesi.
Non sono andato più in là della Svizzera......