Parliamo del Giappone.

Discussioni generali intorno alle moto e i biker, discorsi da bar...
Avatar utente
883Low
Messaggi: 1432
Iscritto il: 07/10/2016, 7:24
Modello: Sportster 883 Low 2007
Località: Rogno (BG)

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da 883Low »

si, le città sono molto caotiche.
come dicevo qualche post sopra, il lato negativo è appunto quello dello stress e dei ritmi frenetici.
da turista non si percepisce bene, ma la cosa vivendoci a lungo non fa bene alla gente.

per i costi, gli articoli da modellismo costano più o meno come da noi, non c'è convenienza a prenderli là.
(parlo almeno per le auto radiocomandate, che interessano a me).
l'unico vantaggio è che si trovano cose che da noi non vengono importate, oppure si fatica a trovare.

per i luoghi storici/medioevo/armi sicuramente avresti di che soddisfarti. i costi però sono veramente alti per quel materiale.
Thom
Messaggi: 1572
Iscritto il: 31/08/2020, 16:47
Modello: era un Dyna superglide 1340
Località: Perugia

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Thom »

[/quote]
Perbacco Thom, non ci devi dire queste cose così tra il chiaro e lo scuro, ci potrebbe prendere un colpo! :wowo!!:
Come per l'amico Massimo adesso mi hai installato la curiosità per cui la prossima volta che passi di qui, non mancare di raccontarci qualche aneddoto, nel frattempo preparo gli snack! :hola:
[/quote]

:hahaha: mi sembra di essere quel personaggio di Alan Ford, il Numero Uno... :hahaha:

Immagine

ad ogni modo, si, ho avuto, abbastanza a che fare con i Jap, del resto , a Perugia, con L' Università per Stranieri, fine anni 70, la comunità del Sol levante era numerosa, tanto da avere una squadra molto numerosa di Baseball, molti frequentavano l'accademia di Belle Arti, uno era un fotografo che lavorava, anche, per la Perugina, oltre a suonare chitarra flamenco, io giocavo a Baseball, lavoravo in uno studio grafico/pubblicitario che allestiva mostre, strettamente legato all' Accademia di Belle Arti e studiavo chitarra classica.... in più, l'ambiente dell? Universitàper Stranieri era pieno di? Vediamo se indovinate? :occhiolino: :occhiolino: :occhiolino:
Ad ogni modo, quando mi trasferii a Milano, per fare lo scagnozzo in uno studio fotografico, avevo molti contatti con persone che, da Perugia, erano andate a Milano, alcuni Giapponesi, uno, oggi un artista affermato, con il quale praticavo Karate, altri che lavoravano nel commercio, i primi mesi, a parte le persone sul lavoro, frequentai molto il loro giro, molto divertente ed interessante, basti pensare che, nell'81, ristoranti Japponesi c'erano, si, un paio, ma di livello molto alto, inavvicinabili come costi e frequentati, perlopiù da manager......
Ad ogni modo persi completamente la testa per una Giapponese, qualche anno più grande di me, che lavorava per il corrispondente del nostro Ufficio per il Commercio Estero, già entrare nelle sue grazie fu una capriola, essere accettato, più o meno, nell'ambiente, ancora più difficile quando poi le offrii di venire a stare da me, lei doveva cambiare casa, io abitavo in Corso Monforte, 300 metri da S. Babila, la scusa era di dividere le spese (lei mooolto più danarosa di me) e che le restava comodo per il lavoro, la cosa fu considerata "scandalosa", del resto lei, per la loro mentalità dell'epoca , era quasi una zitella, io un Gaijin (un foresto :stelline: ) si crearono parecchi attriti, ma, alla fine...più o meno, tutto riprese funzionare.
Come sono le Giapponesi?

sfatiamo un mito:

ce l'anno per lo stesso verso delle europee!! :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha:

scherzi a parte, ero giovane, mai provato prima a dividere spazi e gestione casalinga con altre persone, tantomeno con una "compagna", certo, dopo qualche altra esperienza, posso dire di essermi trovato molto bene, se c'era qualche intoppo di ordine pratico da sistemare, evitava assolutamente, di aggredire la questione al rientro a casa, lei tornava ad orari regolari e, sempre entro le 17, io... calcolando che, per arrotondare, oltre a fare lo scagnozzo (assistente) mi facevo "la nera" per i quotidiani e, qualche volta, lo sport, avevo orari variabili, ma, al rientro, ho sempre trovato un ambiente accogliente, qualche cosa da mangiare, insomma, un bel nido caldo, poi, dopo che uno era tranquillo, si affrontavano le cose con calma.
Questo modo di fare, mi disse, faceva parte della cultura, una cosa che viene insegnata... vero? non vero?
mi sembra, comunque, una cosa, intelligente e ne ho fatto tesoro.
Un anno e mezzo e, poi, mi sono dato alla macchia, diciamo che la cosa diventava troppo "stringente", troppo giovane, troppi profumi in giro, Milano mi aveva stufato, il lavoro iniziava ad essere ripetitivo, avevo ottenuto un ottimo contratto qui a Perugia e ritenevo che potesse essere un miglior punto di appoggio per la mia attività, o meglio, le attività...
La verità, mi sentivo in gabbia, dorata, ma sempre gabbia..... :moto:
a proposito, la moto, non è che la amasse proprio....... il mio Morini 3 1/2 truccato, poi.... :hahaha:
provai con la Suzuki Gs 550 L ma non andò lo stesso.
Occasio furem facit
Avatar utente
Massimo
Messaggi: 37999
Iscritto il: 02/04/2010, 20:13
Modello: HONDA GOLDWING FLAT SIX BAGGER

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Massimo »

883Low ha scritto: 14/09/2021, 9:30 si, le città sono molto caotiche.
come dicevo qualche post sopra, il lato negativo è appunto quello dello stress e dei ritmi frenetici.
da turista non si percepisce bene, ma la cosa vivendoci a lungo non fa bene alla gente.

per i costi, gli articoli da modellismo costano più o meno come da noi, non c'è convenienza a prenderli là.
(parlo almeno per le auto radiocomandate, che interessano a me).
l'unico vantaggio è che si trovano cose che da noi non vengono importate, oppure si fatica a trovare.

per i luoghi storici/medioevo/armi sicuramente avresti di che soddisfarti. i costi però sono veramente alti per quel materiale.



Per lo stress avevo letto che lì molti giovani trovano sfogo nel suicidio....
Ma di questo me ne aveva parlato anche un mio vecchio amico chi vive e lavora in Giappone da parecchi anni.
Laureato in lingue orientali, si è trasferito là per insegnare ai manager giapponesi l'italiano, lavorando tranquillamente da casa online.
Per quanto riguarda le Katane, dopo l'esperienza avuta ben 35 anni fa, me ne guardo bene ahahahh!
Sarebbe solo puro interesse visivo.
MODERATORE FORUM
Thom
Messaggi: 1572
Iscritto il: 31/08/2020, 16:47
Modello: era un Dyna superglide 1340
Località: Perugia

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Thom »

...una cosa interessante, scoperta molto tempo dopo:

Nel '99 visitai una mostra la Victorian and Albert Museum, in uno dei padiglioni era presente un' immensa esposizione di Netsuke che, altro non sono, che delle piccole sculture in materiali vari usate come "fibbia" per assicurare oggetti alla cintura del Kimono...
Rappresentano le cose più disparate e, a volte, sono dei pezzi di una bellezza incredibile, ma, la cosa interessante, fu notare come, moltissimi "caratteri " fisici dei personaggi dei Manga, dei Cartoni, etc siano presi pari pari da queste figurine, che hanno, evidentemente, una lunga tradizione popolare alle spalle.
Ne rimasi affascinato, tanto che tornai due giorni dopo, per potermi gustare la cosa...

Ne ho, sicuramente, già parlato, ma conoscete il Museo Stibbert a Firenze?
sarebbe meglio definirla la Collezione Stibbert, ad ogni modo, mi risulta essere la maggiore raccolta di armature Samurai in Europa, oltre ad avere una miriade di altre cose.

strano, la pagina web non funziona... ad ogni modo, merita una visita, la collezione di armi è grandiosa, ma così la quadreria, la vaseria, etc. etc.
Poi, lì vicino, quando c'è il mercato, si trova dell' ottimo Lampredotto, non quelle cose da Acculturato Etno Chic, quello da VERO cibo da strada.
Occasio furem facit
Avatar utente
Massimo
Messaggi: 37999
Iscritto il: 02/04/2010, 20:13
Modello: HONDA GOLDWING FLAT SIX BAGGER

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Massimo »

Thom ha scritto: 14/09/2021, 9:33

:hahaha: mi sembra di essere quel personaggio di Alan Ford, il Numero Uno... :hahaha:

Immagine

ad ogni modo, si, ho avuto, abbastanza a che fare con i Jap, del resto , a Perugia, con L' Università per Stranieri, fine anni 70, la comunità del Sol levante era numerosa, tanto da avere una squadra molto numerosa di Baseball, molti frequentavano l'accademia di Belle Arti, uno era un fotografo che lavorava, anche, per la Perugina, oltre a suonare chitarra flamenco, io giocavo a Baseball, lavoravo in uno studio grafico/pubblicitario che allestiva mostre, strettamente legato all' Accademia di Belle Arti e studiavo chitarra classica.... in più, l'ambiente dell? Universitàper Stranieri era pieno di? Vediamo se indovinate? :occhiolino: :occhiolino: :occhiolino:
Ad ogni modo, quando mi trasferii a Milano, per fare lo scagnozzo in uno studio fotografico, avevo molti contatti con persone che, da Perugia, erano andate a Milano, alcuni Giapponesi, uno, oggi un artista affermato, con il quale praticavo Karate, altri che lavoravano nel commercio, i primi mesi, a parte le persone sul lavoro, frequentai molto il loro giro, molto divertente ed interessante, basti pensare che, nell'81, ristoranti Japponesi c'erano, si, un paio, ma di livello molto alto, inavvicinabili come costi e frequentati, perlopiù da manager......
Ad ogni modo persi completamente la testa per una Giapponese, qualche anno più grande di me, che lavorava per il corrispondente del nostro Ufficio per il Commercio Estero, già entrare nelle sue grazie fu una capriola, essere accettato, più o meno, nell'ambiente, ancora più difficile quando poi le offrii di venire a stare da me, lei doveva cambiare casa, io abitavo in Corso Monforte, 300 metri da S. Babila, la scusa era di dividere le spese (lei mooolto più danarosa di me) e che le restava comodo per il lavoro, la cosa fu considerata "scandalosa", del resto lei, per la loro mentalità dell'epoca , era quasi una zitella, io un Gaijin (un foresto :stelline: ) si crearono parecchi attriti, ma, alla fine...più o meno, tutto riprese funzionare.
Come sono le Giapponesi?

sfatiamo un mito:

ce l'anno per lo stesso verso delle europee!! :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha:

scherzi a parte, ero giovane, mai provato prima a dividere spazi e gestione casalinga con altre persone, tantomeno con una "compagna", certo, dopo qualche altra esperienza, posso dire di essermi trovato molto bene, se c'era qualche intoppo di ordine pratico da sistemare, evitava assolutamente, di aggredire la questione al rientro a casa, lei tornava ad orari regolari e, sempre entro le 17, io... calcolando che, per arrotondare, oltre a fare lo scagnozzo (assistente) mi facevo "la nera" per i quotidiani e, qualche volta, lo sport, avevo orari variabili, ma, al rientro, ho sempre trovato un ambiente accogliente, qualche cosa da mangiare, insomma, un bel nido caldo, poi, dopo che uno era tranquillo, si affrontavano le cose con calma.
Questo modo di fare, mi disse, faceva parte della cultura, una cosa che viene insegnata... vero? non vero?
mi sembra, comunque, una cosa, intelligente e ne ho fatto tesoro.
Un anno e mezzo e, poi, mi sono dato alla macchia, diciamo che la cosa diventava troppo "stringente", troppo giovane, troppi profumi in giro, Milano mi aveva stufato, il lavoro iniziava ad essere ripetitivo, avevo ottenuto un ottimo contratto qui a Perugia e ritenevo che potesse essere un miglior punto di appoggio per la mia attività, o meglio, le attività...
La verità, mi sentivo in gabbia, dorata, ma sempre gabbia..... :moto:
a proposito, la moto, non è che la amasse proprio....... il mio Morini 3 1/2 truccato, poi.... :hahaha:
provai con la Suzuki Gs 550 L ma non andò lo stesso.



Studiavi chitarra classica? Questa mi sa non l'avevi mai raccontata, c'è da approfondire.
Beh, certo che hai avuto un bel vissuto, ricco di conoscenze e di patata jap ahahah!
Insomma, c'è chi guardava Candy Candy e chi invece se la trombava!!!!

AHAHAHAHAHAHAH!!!!!
MODERATORE FORUM
Avatar utente
Palmambrogio
Messaggi: 12773
Iscritto il: 19/06/2018, 14:56
Modello: Attualmente smotato......ma precedentemente Electra Glide 1450
Località: Zermatt (CH) - HARLEY DAVIDSON ELECTRA GLIDE 1450

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Palmambrogio »

Massimo ha scritto: 14/09/2021, 9:58
Thom ha scritto: 14/09/2021, 9:33

:hahaha: mi sembra di essere quel personaggio di Alan Ford, il Numero Uno... :hahaha:

Immagine

ad ogni modo, si, ho avuto, abbastanza a che fare con i Jap, del resto , a Perugia, con L' Università per Stranieri, fine anni 70, la comunità del Sol levante era numerosa, tanto da avere una squadra molto numerosa di Baseball, molti frequentavano l'accademia di Belle Arti, uno era un fotografo che lavorava, anche, per la Perugina, oltre a suonare chitarra flamenco, io giocavo a Baseball, lavoravo in uno studio grafico/pubblicitario che allestiva mostre, strettamente legato all' Accademia di Belle Arti e studiavo chitarra classica.... in più, l'ambiente dell? Universitàper Stranieri era pieno di? Vediamo se indovinate? :occhiolino: :occhiolino: :occhiolino:
Ad ogni modo, quando mi trasferii a Milano, per fare lo scagnozzo in uno studio fotografico, avevo molti contatti con persone che, da Perugia, erano andate a Milano, alcuni Giapponesi, uno, oggi un artista affermato, con il quale praticavo Karate, altri che lavoravano nel commercio, i primi mesi, a parte le persone sul lavoro, frequentai molto il loro giro, molto divertente ed interessante, basti pensare che, nell'81, ristoranti Japponesi c'erano, si, un paio, ma di livello molto alto, inavvicinabili come costi e frequentati, perlopiù da manager......
Ad ogni modo persi completamente la testa per una Giapponese, qualche anno più grande di me, che lavorava per il corrispondente del nostro Ufficio per il Commercio Estero, già entrare nelle sue grazie fu una capriola, essere accettato, più o meno, nell'ambiente, ancora più difficile quando poi le offrii di venire a stare da me, lei doveva cambiare casa, io abitavo in Corso Monforte, 300 metri da S. Babila, la scusa era di dividere le spese (lei mooolto più danarosa di me) e che le restava comodo per il lavoro, la cosa fu considerata "scandalosa", del resto lei, per la loro mentalità dell'epoca , era quasi una zitella, io un Gaijin (un foresto :stelline: ) si crearono parecchi attriti, ma, alla fine...più o meno, tutto riprese funzionare.
Come sono le Giapponesi?

sfatiamo un mito:

ce l'anno per lo stesso verso delle europee!! :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha:

scherzi a parte, ero giovane, mai provato prima a dividere spazi e gestione casalinga con altre persone, tantomeno con una "compagna", certo, dopo qualche altra esperienza, posso dire di essermi trovato molto bene, se c'era qualche intoppo di ordine pratico da sistemare, evitava assolutamente, di aggredire la questione al rientro a casa, lei tornava ad orari regolari e, sempre entro le 17, io... calcolando che, per arrotondare, oltre a fare lo scagnozzo (assistente) mi facevo "la nera" per i quotidiani e, qualche volta, lo sport, avevo orari variabili, ma, al rientro, ho sempre trovato un ambiente accogliente, qualche cosa da mangiare, insomma, un bel nido caldo, poi, dopo che uno era tranquillo, si affrontavano le cose con calma.
Questo modo di fare, mi disse, faceva parte della cultura, una cosa che viene insegnata... vero? non vero?
mi sembra, comunque, una cosa, intelligente e ne ho fatto tesoro.
Un anno e mezzo e, poi, mi sono dato alla macchia, diciamo che la cosa diventava troppo "stringente", troppo giovane, troppi profumi in giro, Milano mi aveva stufato, il lavoro iniziava ad essere ripetitivo, avevo ottenuto un ottimo contratto qui a Perugia e ritenevo che potesse essere un miglior punto di appoggio per la mia attività, o meglio, le attività...
La verità, mi sentivo in gabbia, dorata, ma sempre gabbia..... :moto:
a proposito, la moto, non è che la amasse proprio....... il mio Morini 3 1/2 truccato, poi.... :hahaha:
provai con la Suzuki Gs 550 L ma non andò lo stesso.



Studiavi chitarra classica? Questa mi sa non l'avevi mai raccontata, c'è da approfondire.
Beh, certo che hai avuto un bel vissuto, ricco di conoscenze e di patata jap ahahah!
Insomma, c'è chi guardava Candy Candy e chi invece se la trombava!!!!

AHAHAHAHAHAHAH!!!!!



Perbacco!!! :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha:

Devo qui fare veramente i complimenti all'amico Thom e lo dico anche con un pochino di invidia se mi permettete, perché il più alto grado toccato dal qui presente fu l'organizzazione paritaria di miss Laveno Mombello 1973.
Che vedeva la partecipazione di alcune compagne di scuola e ragazze del paese abbastanza dotate. :stelline:
Fu una organizzazione tragicomica, che vide molti di noi alle prese con gesta quasi eroiche, nel tentativo di mettere in piedi qualcosa di decente e di unico. :ok:
Fu un evento per nulla mondano e dagli aspetti caratteristici tipici della sagra di paese, dove gli astanti pieni di vino come otri, gridavano bellamente alle ragazze fatecela vedere fatecela sentire... :hahaha:
Il paradiso può attendere! :saggio: :ciapet2:
Avatar utente
Palmambrogio
Messaggi: 12773
Iscritto il: 19/06/2018, 14:56
Modello: Attualmente smotato......ma precedentemente Electra Glide 1450
Località: Zermatt (CH) - HARLEY DAVIDSON ELECTRA GLIDE 1450

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Palmambrogio »

Ringrazio prontamente l'amico Luca per la spiegazione e per le fotografie qui messe che immagino da lui scattate. :ok:
È certamente un paese molto affascinante.
Una cultura talmente diversa dalla nostra che varrebbe la pena spendere del tempo per comprenderla meglio. :ok:
Questo paese che produce di tutto e di più nella piena consapevolezza di una elettronica che avanza sempre di più, è capace poi di mettere giù un tombino con al di sopra dei disegni di pupazzi.
È un po' come se questo paese avesse conservato una sorta di fanciullezza repressa.
Questo ovviamente agli occhi di noi occidentali. :ok:
Il paradiso può attendere! :saggio: :ciapet2:
Thom
Messaggi: 1572
Iscritto il: 31/08/2020, 16:47
Modello: era un Dyna superglide 1340
Località: Perugia

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Thom »

...si, ho studiato chitarra classica per qualche anno, suonato per divertimento in un paio di gruppetti, anche fatto una vacanza "on the road" di qualche settimana suonando per strada, parliamo della riviera romagnola e marchigiana, tirando su qualche cosa assieme ad una Madonnara, più per ridere che per mancanza di fondi, del resto lavoro da quando ho 17 anni, ma era nata così.... (in realtà vendetti la prima foto nel gennaio '76, :occhiolino:)
Poi, qualche frattura di troppo alle mani, Baseball e Karate non hanno aiutato, la chitarra è diventata solo un' accompagnamento per qualche canzone, poi più nulla... la mia mano sx da un trentennio ha l'agilità e la sensibilità di una zappa...
Occasio furem facit
Thom
Messaggi: 1572
Iscritto il: 31/08/2020, 16:47
Modello: era un Dyna superglide 1340
Località: Perugia

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da Thom »

...sapevo di averla...

da qualche parte sulla riviera

Immagine
Occasio furem facit
Avatar utente
883Low
Messaggi: 1432
Iscritto il: 07/10/2016, 7:24
Modello: Sportster 883 Low 2007
Località: Rogno (BG)

Re: Parliamo del Giappone.

Messaggio da 883Low »

Palmambrogio ha scritto: 14/09/2021, 11:41 È un po' come se questo paese avesse conservato una sorta di fanciullezza repressa.
Questo ovviamente agli occhi di noi occidentali. :ok:
è vero, forse è un po' una valvola di sfogo.

dimenticavo di accennare alle famigerate "sale Pachinko".
sono il loro equivalente delle nostre sale slot, e ne vanno veramente matti.
al loro interno c'è un rumore fortissimo, un mix di musichette e rumori elettronici indescrivibile.
questo video (non mio) forse rende un pochino l'idea...

Ultima modifica di 883Low il 14/09/2021, 12:48, modificato 1 volta in totale.
Rispondi