Tornando alla questione del saluto o dei saluti in motocicletta, volevo soffermarmi nuovamente sulla questione, per parlare dei cosiddetti Giessisti che è un termine nuovo che ho imparato di recente.
Un termine nuovo perché io ho sempre utilizzato il nome della motocicletta aggiungendo il termine "sti" e basta.
Qui invece si tratta proprio del modello specifico e quindi c'è una netta nettissima differenza dal nominare solamente il nome del marchio.
Nel mio girare e vagare di un po' di tempo fa, ho sempre riscontrato anche in occasioni di autogrill, che difficilmente chi possiede tal motocicletta, è avvezzo ad incontrarti o a scambiare qualche parola.
Sono talmente concentrati nel compito di intraprendere il loro viaggio che magari è più breve del mio, che non hanno tempo materiale per muoversi in movimenti che non siano quelli consoni all'uso della motocicletta.
Sembrano avete presente quei manichini che usano per fare i test degli incidenti, come si chiamano, i crash test..
Sembrano quei manichini anche con l'abbigliamento fluorescente con il logo Bmw dalla testa ai piedi..
Mi sono sempre domandato ad essere sincero, quanto spenderanno in abbigliamento con queste tute identiche pilota e passeggero.
Ma non è questa la questione.
La questione è semplicemente la grande indifferenza che contraddistingue questi motociclisti da altri invece, che sarebbero capaci di bloccare il traffico pur di darti un saluto con tutto l'entusiasmo del momento.
Quindi mi sono domandato, che sia magari una sorta di apatia che li colpisce dovuta al fatto, che uniformati come sono, entrano in una sorta di noia ridondante...
Che siano talmente abituati tra di loro a stare fermi, eretti e impassibili, come un cane che fa la posta..
Molto probabile che una risposta vera e propria non ci sia anche perché la testa di noialtri tutti nessuno la capisce molto bene....
