Anch'io non ho visto un solo Sanremo in vita mia, va anche detto che ho sempre avuto un rapporto conflittuale con la televisione...radio, ascolto unicamente radio24, quindi niente musica..Thom ha scritto: ↑09/03/2021, 10:09 ...non ho mai, e dico mai, guardato sanremo, però non posso che essere d'accordo con te, se la musica che gira è quella sulla quale inciampo ascoltando la radio, subito prima di cambiare stazione, credo che stiamo messi male, più ce cantanti, sento gente che pigola, melodie inesistenti e testi, che chiamare demenziali è un complimento...
...ma credo, la stessa cosa, l'abbia detta, ogni vecchiaccioascoltando la musica del momento...
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battute a parte, credo, davvero, il panorama musicale sia un po' "triste"... al momento, almeno qui da noi.
Ma a proposito di gusti musicali discutibili, riporto una critica un po' datata...
“Il critico dopo essersi fatto faticosamente strada attraverso queste curiose e straordinariamente difficili sonate ne esce esausto e scoraggiato. Innegabilmente il sig. B. segue la sua strada, ma che strada originale e tortuosa! Ragione, ragione e sempre ragione, ma senza spontaneità, senza canto! È una musica arida e poco interessante, un tentativo sforzato di strane modulazioni, un’avversione per le normali relazioni tonali, un accumulo di difficoltà su difficoltà così da perdere ogni piacere nel compito. Un altro critico ha detto all’incirca le stesse cose e non possiamo altro che essere d’accordo con lui”.
“si potrebbero forse rispettare come primi tentativi di un musicista principiante, ad esempio un’esercitazione di uno studente al terzo o quart’anno delle nostre scuole“
“Queste variazioni [Dieci variazioni in Si bemolle maggiore sull’aria “La stessa la stessissima”, dal Falstaff di Salieri, WoO 73] non danno alcun motivo di gioia. Hanno dei passaggi così antimusicali, in cui delle ruvide tirate di semitoni provocano violente dissonanze coi bassi e viceversa! No, il Sig.v.B. può essere un abile improvvisatore, ma non conosce i primi elementi per scrivere delle buone variazioni”.
"Musica stridula e confusa, alcuni idolatrano i difetti ed i pregi di questo compositore con lo stesso entusiasmo, fino a sfiorare il ridicolo”.
Tre diverse recensioni pubblicate tra il 1784 ed il 1799 dalla rivista Allgemeine Musikalische Zeitung, a proposito di un giovinastro, tale Ludwig van Beethoven.....
