Pablito!
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Pablito!
Il Mondiale del 1978 lo ricordo a tratti, lontano: ero un bambino di dieci anni, per quanto già milanista non patito di calcio. Non sono mai stato un patito di calcio, ho sempre amato l'epica, i bei gesti, la classe.
Nel 1982 il Mondiale assurse, per noi italiani, ad epica. Era il primo Mondiale che vivevo con consapevolezza del significato.
Paolo Rossi, probabilmente non il miglior giocatore della squadra ma colui che quell'estate ci ha fatto piangere, se ne è andato a soli 64 anni.
Sono sicuro che molti, tra coloro i quali abbiano vissuto quel Mondiale spagnolo, abbiano oggi gli occhi un po' umidi.
Addio Pablito!
Nel 1982 il Mondiale assurse, per noi italiani, ad epica. Era il primo Mondiale che vivevo con consapevolezza del significato.
Paolo Rossi, probabilmente non il miglior giocatore della squadra ma colui che quell'estate ci ha fatto piangere, se ne è andato a soli 64 anni.
Sono sicuro che molti, tra coloro i quali abbiano vissuto quel Mondiale spagnolo, abbiano oggi gli occhi un po' umidi.
Addio Pablito!
Ultima modifica di Sedicesima Grifo il 10/12/2020, 9:15, modificato 1 volta in totale.
Morale Folgore: meraviglioso!
Ariete circondata, Ariete continua a combattere!
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Re: Pablito!
Non ho mai amato il gioco del calcio, l'estate dell'ottantadue i mondiali li "intravidi", non mi interessavano. Ricordo la finale, ne vidi dieci minuti e poi uscii a sistemare il vespino (Dio, ho passato giornate e giornate di lavoro su quella vespa!!! Elaboratissima e sempre rotta!!!).
Però ricordo Paolo Rossi.
Un sorriso sincero. L'aria di chi si mette lì e piano piano, senza arrendersi ma senza cambiare, vince contro tutti i pronostici.
E ricordo Sandro Pertini, con la sua pipa in bocca, in tribuna.
RIP Paolo Rossi, una faccia da italiano per bene.
Però ricordo Paolo Rossi.
Un sorriso sincero. L'aria di chi si mette lì e piano piano, senza arrendersi ma senza cambiare, vince contro tutti i pronostici.
E ricordo Sandro Pertini, con la sua pipa in bocca, in tribuna.
RIP Paolo Rossi, una faccia da italiano per bene.
- Palmambrogio
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Re: Pablito!
Ricordo perfettamente la giornata dei mondiali del 1982.
Anch'io non sono propriamente un tifoso di calcio di quelli che passano la vita attaccati alla televisione la domenica, ma quell'anno lì in particolar modo, c'era qualcosa di diverso nell'aria.
Non era il primo mondiale che vedevo e non sarebbe stato neanche l'ultimo, ma la festa che da esso è scaturita, non la posso certamente dimenticare.
Paolo Rossi lo ricordo con quel volto da ragazzino. Un viso che oggi sarebbe anonimo in mezzo a tutti i calciatori odierni pieni di tatuaggi e di capigliature strane..
64 anni perbacco sono pochi..
Credevo di leggere un'altra morte per covid, invece purtroppo aveva un brutto male incurabile..
Riposa in pace.
Anch'io non sono propriamente un tifoso di calcio di quelli che passano la vita attaccati alla televisione la domenica, ma quell'anno lì in particolar modo, c'era qualcosa di diverso nell'aria.
Non era il primo mondiale che vedevo e non sarebbe stato neanche l'ultimo, ma la festa che da esso è scaturita, non la posso certamente dimenticare.
Paolo Rossi lo ricordo con quel volto da ragazzino. Un viso che oggi sarebbe anonimo in mezzo a tutti i calciatori odierni pieni di tatuaggi e di capigliature strane..
64 anni perbacco sono pochi..
Credevo di leggere un'altra morte per covid, invece purtroppo aveva un brutto male incurabile..
Riposa in pace.
Il paradiso può attendere!



- Silvaticus
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Re: Pablito!
Non sono un grande appassionato di calcio, non lo sono mai stato.
Nell'estate del 1982 mentre l'italia vinceva i mondiali io venivo al mondo.... non ho ricordi di Paolo Rossi, ma sicuramente è un personaggio di tutto rispetto che ha dato vanto all'Italia.
R.I.P
Nell'estate del 1982 mentre l'italia vinceva i mondiali io venivo al mondo.... non ho ricordi di Paolo Rossi, ma sicuramente è un personaggio di tutto rispetto che ha dato vanto all'Italia.
R.I.P
"Un uomo!!! Da solo! Tradito dal paese che ama! E ora l’unica speranza nel momento del bisogno!” (cit.)
Claudio
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Re: Pablito!
A questo punto ci vuole il commento di un grande appassionato di calcio!
Eccomi qua!
Pablito è stato un grande, non un grandissimo. Comunque pallone d’oro dopo quella estate magica per lui e per tantissimi come me che non erano mai stati “campioni del mondo”.
Mi ricordo benissimo tutte le partite dall’Argentina in poi e la gioia che ci pervase tutti assieme.
Conservo ancora la Gazzetta col “fateci sognare”
Calciatore lui come quelli di quel tempo “persona normale”, senza le esagerazioni di quelli di oggi.
Il sorriso di una persona semplice che sapeva di aver vissuto il sogno di tantissimi.
L ‘ho incontrato per strada 3 anni fa. Avrei voluto stringergli la mano per ringraziarlo..........non ho voluto importunarlo. Oggi un po’ me ne pento.
Temo che allora pur di accorciare i recuperi da infortunio si sottoponessero a trattamenti che nel tempo si sono rivelati dannosi.
Ciao Pablito, che la terra ti sia lieve e grazie ancora.
Eccomi qua!
Pablito è stato un grande, non un grandissimo. Comunque pallone d’oro dopo quella estate magica per lui e per tantissimi come me che non erano mai stati “campioni del mondo”.
Mi ricordo benissimo tutte le partite dall’Argentina in poi e la gioia che ci pervase tutti assieme.
Conservo ancora la Gazzetta col “fateci sognare”
Calciatore lui come quelli di quel tempo “persona normale”, senza le esagerazioni di quelli di oggi.
Il sorriso di una persona semplice che sapeva di aver vissuto il sogno di tantissimi.
L ‘ho incontrato per strada 3 anni fa. Avrei voluto stringergli la mano per ringraziarlo..........non ho voluto importunarlo. Oggi un po’ me ne pento.
Temo che allora pur di accorciare i recuperi da infortunio si sottoponessero a trattamenti che nel tempo si sono rivelati dannosi.
Ciao Pablito, che la terra ti sia lieve e grazie ancora.
Ciao
Stefano
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- Palmambrogio
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Re: Pablito!
Mio caro amico, quella era l'Italia che mi piace ricordare.
Coi suoi momenti belli e brutti.
E lui/loro, sono parte di quel ricordo.
Anche un non appassionato come me quel giorno lo è diventato.
Mi domando però, perché oggi i calciatori non mi ispirino quella simpatia che mi trasmettevano una volta.
Cos'è cambiato, noi o loro?

Coi suoi momenti belli e brutti.
E lui/loro, sono parte di quel ricordo.
Anche un non appassionato come me quel giorno lo è diventato.
Mi domando però, perché oggi i calciatori non mi ispirino quella simpatia che mi trasmettevano una volta.
Cos'è cambiato, noi o loro?

Il paradiso può attendere!



Re: Pablito!
Quella cosa che si chiama mondo e che contiene entrambi....purtroppo....Palmambrogio ha scritto: ↑11/12/2020, 10:49 Mio caro amico, quella era l'Italia che mi piace ricordare.
Coi suoi momenti belli e brutti.
E lui/loro, sono parte di quel ricordo.
Anche un non appassionato come me quel giorno lo è diventato.
Mi domando però, perché oggi i calciatori non mi ispirino quella simpatia che mi trasmettevano una volta.
Cos'è cambiato, noi o loro?
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- Palmambrogio
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Re: Pablito!
Lone Wolf ha scritto: ↑11/12/2020, 10:53Quella cosa che si chiama mondo e che contiene entrambi....purtroppo....Palmambrogio ha scritto: ↑11/12/2020, 10:49 Mio caro amico, quella era l'Italia che mi piace ricordare.
Coi suoi momenti belli e brutti.
E lui/loro, sono parte di quel ricordo.
Anche un non appassionato come me quel giorno lo è diventato.
Mi domando però, perché oggi i calciatori non mi ispirino quella simpatia che mi trasmettevano una volta.
Cos'è cambiato, noi o loro?
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Giustappunto...
Ma credo anche che l'uomo calciatore rispetto ad allora, oggi sia meno semplice e più "macchina da soldi" che puro sportivo.
Questa è la mia impressione.
Il paradiso può attendere!



Re: Pablito!
Tutti noi, tutto il nostro mondo è sempre più "macchina da soldi". Il fatto che non vogliamo accorgerci di essere coinvolti ha mille spiegazioni che purtroppo non cambiano la sostanza della nostra complicità ad un mondo dove i valori incarnati dal sorriso di Rossi stanno definitivamente tramontando per lasciare spazio al "nuovo che avanza" (e che ne facciamo, del nuovo che avanza? Lo mettiamo in frigorifero??).Palmambrogio ha scritto: ↑11/12/2020, 10:56Lone Wolf ha scritto: ↑11/12/2020, 10:53Quella cosa che si chiama mondo e che contiene entrambi....purtroppo....Palmambrogio ha scritto: ↑11/12/2020, 10:49 Mio caro amico, quella era l'Italia che mi piace ricordare.
Coi suoi momenti belli e brutti.
E lui/loro, sono parte di quel ricordo.
Anche un non appassionato come me quel giorno lo è diventato.
Mi domando però, perché oggi i calciatori non mi ispirino quella simpatia che mi trasmettevano una volta.
Cos'è cambiato, noi o loro?
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Giustappunto...
Ma credo anche che l'uomo calciatore rispetto ad allora, oggi sia meno semplice e più "macchina da soldi" che puro sportivo.
Questa è la mia impressione.
Pensa all'Italia del 1982....
Non erano solo attentati di destra e sinistra...era l'Italia che Pasolini descrisse in "Dove sono le lucciole" famoso articolo del Corriere della Sera, o quantomeno stava per uscire da quel mondo.
La fine degli anni settanta era vissuta in modo molto diverso, a seconda tu vivessi in grande città o in piccolo paese. Restava comunque una società uscita da dieci anni ormai dall'Italia contadina, e dieci, quindici anni sono pochissimi per quanto riguarda una cultura. Puoi rendere una persona ricca, o benestante, come successe negli anni ottanta per moltissimi italiani, a prima di cambiarne la forma mentis devono passare almeno tre-quattro generazioni.
Quarant'anni dopo, due generazioni dopo, cominciamo a vedere i frutti...
Chissà cosa vedremo fra altre due generazioni????
Non sono sicuro di voler partecipare a questo gioco.
Per questo cito spesso la montagna, la solitudine, l'allontanarsi dalla gente e dalle città...
Perché continuano a piacermi le persone, ma la gente non la sopporto più.
Saluti!!!