Legio patria nostra

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Lone Wolf

Legio patria nostra

Messaggio da Lone Wolf »

Ciao ragazzi, leggendo alcune memorie di legionari, mi sono imbattuto in queste parole di Fabio, finto nome, legione straniera per anni. Non riporto gli addestramenti, la disciplina (che io fatico assai ad accettare quando è imposta da altri)...
Mi interessano solo le considerazioni che riporto qui.
Che ne pensate?

Ciao Fabio, grazie per aver accettato di raccontarci la tua storia. Come prima domanda vorrei chiederti cosa ti ha spinto ad arruolarti nella Legione.

E’ una bella domanda, a cui non so rispondere nemmeno io. Secondo me era destino. Io vedo nella mia generazione un malessere diffuso, che ha tante radici. E’ difficile diventare uomini nella società’ in cui viviamo, al massimo diventiamo consumatori di un altro livello, ma i valori che non hanno prezzo si sono persi, quelli a volte sconvenienti: la sincerità, l’amicizia, l’onore sono passati in secondo piano. Cercano di allevare ragazzini impauriti e frustrati che lavorano e consumano, troppo smidollati per fare paura al vero potere, si drogano per soddisfare la sanissima voglia di avventura e di emozioni. Generalizzo eh, ma in generale mi sembra questa l’aria che tira, ed io ne ero succube. Queste sono riflessioni che ho maturato dopo, al tempo sentivo solo un profondo senso di inadeguatezza. Questo è uno dei motivi per cui sono partito. L’altro è lo stesso motivo per cui ho poi disertato, ed è la sete di avventura. Avevo una gran voglia d’avventura, che ho ancora adesso, che cercavo di reprimere ripetendo a me stesso di finire gli studi, di fare questo, di fare quest’altro, finché ho preso e sono partito. Probabilmente fossi andato in Erasmus o qualcosa del genere non sarei partito perché avrei trovato un modo per soddisfare questo mio bisogno.
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Palmambrogio
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Re: Legio patria nostra

Messaggio da Palmambrogio »

Lone Wolf ha scritto: 28/11/2020, 14:43 Ciao ragazzi, leggendo alcune memorie di legionari, mi sono imbattuto in queste parole di Fabio, finto nome, legione straniera per anni. Non riporto gli addestramenti, la disciplina (che io fatico assai ad accettare quando è imposta da altri)...
Mi interessano solo le considerazioni che riporto qui.
Che ne pensate?

Ciao Fabio, grazie per aver accettato di raccontarci la tua storia. Come prima domanda vorrei chiederti cosa ti ha spinto ad arruolarti nella Legione.

E’ una bella domanda, a cui non so rispondere nemmeno io. Secondo me era destino. Io vedo nella mia generazione un malessere diffuso, che ha tante radici. E’ difficile diventare uomini nella società’ in cui viviamo, al massimo diventiamo consumatori di un altro livello, ma i valori che non hanno prezzo si sono persi, quelli a volte sconvenienti: la sincerità, l’amicizia, l’onore sono passati in secondo piano. Cercano di allevare ragazzini impauriti e frustrati che lavorano e consumano, troppo smidollati per fare paura al vero potere, si drogano per soddisfare la sanissima voglia di avventura e di emozioni. Generalizzo eh, ma in generale mi sembra questa l’aria che tira, ed io ne ero succube. Queste sono riflessioni che ho maturato dopo, al tempo sentivo solo un profondo senso di inadeguatezza. Questo è uno dei motivi per cui sono partito. L’altro è lo stesso motivo per cui ho poi disertato, ed è la sete di avventura. Avevo una gran voglia d’avventura, che ho ancora adesso, che cercavo di reprimere ripetendo a me stesso di finire gli studi, di fare questo, di fare quest’altro, finché ho preso e sono partito. Probabilmente fossi andato in Erasmus o qualcosa del genere non sarei partito perché avrei trovato un modo per soddisfare questo mio bisogno.


Più che d'accordo mio caro Ettore. :ok:
Il paradiso può attendere! :saggio: :ciapet2:
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Re: Legio patria nostra

Messaggio da Sedicesima Grifo »

La Legione ha fascino di certo ma, per il mio sentire, devo affiancare al Reparto un obiettivo che faccia parte di me.
Non potrei combattere per un Paese diverso dal mio.
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Massimo
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Re: Legio patria nostra

Messaggio da Massimo »

Sedicesima Grifo ha scritto: 28/11/2020, 21:40 La Legione ha fascino di certo ma, per il mio sentire, devo affiancare al Reparto un obiettivo che faccia parte di me.
Non potrei combattere per un Paese diverso dal mio.


Nemmeno io..
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Re: Legio patria nostra

Messaggio da Sedicesima Grifo »

È giusto che io precisi il senso del mio commento in relazione al messaggio iniziale, altrimenti può sembrare un concetto, condivisibile o meno, ma fuori tema, come dicevano gli insegnanti.

I valori, gli esempi, il divenire uomini, il senso di inadeguatezza sono tutti argomenti purtroppo attuali.
Cosa è giusto? Cosa è sbagliato? Una società in cui passa il concetto che tutto sia relativo, nella quale non vi sia un sentire diffuso - seppure con tutte le sfumature possibili - e nella quale vengono rinnegate le radici plurimillenarie lascia dei vuoti immensi che, se non si ha una famiglia molto forte alle spalle, portano l'individuo a non sapere chi è, a non sentirsi parte di qualcosa, non in contrapposizione ad altri ma in riconoscimento del cammino compiuto dai Padri per giungere ad oggi.
In una nazione come l'Italia, con tradizioni e storia immense, questo rappresenta un suicidio sociale, economico, politico, culturale.
Ecco allora che i ragazzi, senza probabilmente conoscere le ragioni del vuoto e, anzi, educati al relativismo, cercano qualcosa che dia loro un senso di appartenenza. Alcuni formano il branco, altri si uniformano alla massa ritenendo che questa sia appartenenza, altri cercano nel loro io e danno risposte più importanti, che derivano spesso dalla formazione, dall'origine.
Entra qui in gioco la Legione, Reparto con forte identità a mio avviso, però, a se stante rispetto a ciò che la circonda. E non potrebbe essere altrimenti, vista la composizione dei ranghi.
La fratellanza, l'eccellenza sono valori ma mi domando - e qui la mia prima risposta - al servizio di chi siano messi.
Personalmente, dopo l'università scelsi di mettere quel poco o tanto che avevo imparato al servizio delle aziende del territorio e, così, ho continuato a fare. Non ho mai lavorato per aziende che producessero all'estero o addirittura straniere. Sarò stupido, sarò romantico, ma la prima cosa che ho sempre chiesto è stata dove fosse la produzione. E di conseguenza decidevo il da farsi.
Allo stesso modo ho svolto il servizio militare che, come si intuisce dal nick e da una delle foto in "Guardiamoci in faccia", è stato svolto sufficientemente bene, in un Reparto con fortissima identità, con una fratellanza che si riscopre ancor più forte a distanza di anni e tra persone che neppure si sono conosciute sotto le armi, però dedito al servizio del mio Paese. Per il quale ero e sono disposto (anche se ormai, acciaccato come sono, non mi chiamerebbero più) a dare la vita. Non lo farei per la Francia o altri.
Come scritto credo sia, la scelta, sempre da considerare una risposta valida al nulla che circonda, dalla formazione di base. Non dal denaro, stato sociale o bontà/cattiveria, ma da cosa è stato trasmesso dalla famiglia.
Al di là dei casi che, in Legione, vanno e soprattutto andavano (oggi non accettano certe persone, in passato sì) per sfuggire alla legge.
Ultima modifica di Sedicesima Grifo il 29/11/2020, 10:51, modificato 3 volte in totale.
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Lone Wolf

Re: Legio patria nostra

Messaggio da Lone Wolf »

Sedicesima Grifo ha scritto: 29/11/2020, 8:39 È giusto che io precisi il senso del mio commento in relazione al messaggio iniziale, altrimenti può sembrare un concetto, condivisibile o meno, ma fuori tema, come dicevano gli insegnanti.

I valori, gli esempi,
Grazie, per il contributo e per la precisazione.
Sedicesima Grifo
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Re: Legio patria nostra

Messaggio da Sedicesima Grifo »

Lone Wolf ha scritto: 29/11/2020, 8:42
Sedicesima Grifo ha scritto: 29/11/2020, 8:39 È giusto che io precisi il senso del mio commento in relazione al messaggio iniziale, altrimenti può sembrare un concetto, condivisibile o meno, ma fuori tema, come dicevano gli insegnanti.

I valori, gli esempi,
Grazie, per il contributo e per la precisazione.
In realtà stavo scrivendo e ho fatto un pasticcio.
L'intervento completo è arrivato appena prima della tua risposta.
Morale Folgore: meraviglioso!

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Re: Legio patria nostra

Messaggio da Lone Wolf »

Sedicesima Grifo ha scritto: 29/11/2020, 8:39 È giusto che io precisi il senso del mio commento in relazione al messaggio iniziale, altrimenti può sembrare un concetto, condivisibile o meno, ma fuori tema, come dicevano gli insegnanti.

I valori, gli esempi, il divenire uomini, il senso di inadeguatezza sono tutti argomenti purtroppo attuali.
Cosa è giusto? Cosa è sbagliato? Una società in cui passa il concetto che tutto sia relativo, nella quale non vi sia un sentire diffuso - seppure con tutte le sfumature possibili - e nella quale vengono rinnegate le radici plurimillenarie lascia dei vuoti immensi che, se non si ha una famiglia molto forte alle spalle, portano l'individuo a non sapere chi è, a non sentirsi parte di qualcosa, non in contrapposizione ad altri ma in riconoscimento del cammino compiuto dai Padri per giungere ad oggi.
In una nazione come l'Italia, con tradizioni e storia immense, questo rappresenta un suicidio sociale, economico, politico, culturale.
Ecco allora che i ragazzi, senza probabilmente conoscere le ragioni del vuoto e, anzi, educati al relativismo, cercano qualcosa che dia loro un senso di appartenenza. Alcuni formano il branco, altri si uniformano alla massa ritenendo che questa sia appartenenza, altri cercano nel loro io e danno risposte più importanti, che derivano spesso dalla formazione, dall'origine.
Entra qui in gioco la Legione, Reparto con forte identità a mio avviso, però, a se stante rispetto a ciò che la circonda. E non potrebbe essere altrimenti, vista la composizione dei ranghi.
La fratellanza, l'eccellenza sono valori ma mi domando - e qui la mia prima risposta - al servizio di chi siano messi.
Personalmente, dopo l'università scelsi di mettere quel poco o tanto che avevo imparato al servizio delle aziende del territorio e, così, ho continuato a fare. Non ho mai lavorato per aziende che producessero all'estero o addirittura straniere. Sarò stupido, sarò romantico, ma la prima cosa che ho sempre chiesto è stata dove fosse la produzione. E di conseguenza decidevo il da farsi.
Allo stesso modo ho svolto il servizio militare che, come si intuisce dal nick e da una delle foto in "Guardiamoci in faccia", è stato svolto sufficientemente bene, in un Reparto con fortissima identità, con una fratellanza che si riscopre ancor più forte a distanza di anni e tra persone che neppure si sono conosciute sotto le armi, però dedito al servizio del mio Paese. Per il quale ero e sono disposto (anche se ormai, acciaccato come sono, non mi chiamerebbero più) a dare la vita. Non lo farei per la Francia o altri.
Come scritto credo dipenda, la scelta, sempre da considerare una risposta valida al nulla che circonda, dalla formazione di base. Non dal denaro, stato sociale o bontà/cattiveria, ma da cosa è stato trasmesso dalla famiglia.
Al di là dei casi che, in Legione, vanno e soprattutto andavano (oggi non accettano certe persone, in passato sì) per sfuggire alla legge.
Ok, adesso capisco bene...
Hai ragione su tutte le considerazioni, solo una riflessione mia...in effetti ho sbagliato a precisare il corpo di appartenenza come ho sbagliato a decidere il titolo di questo thread.
Era sulla parte dei valori che volevo riflettere, e su quanto è debole ed illusoria la nostra società.
Su quanto sia facile smarrire valori come Onestà, Amicizia, Onore.
Un'ulteriore considerazione: non possiamo scaricare sempre sulla famiglia le colpe dei figli. Io credo nella capacità dell'individuo di crescere, di fare delle scelte, anche quando parte svantaggiato da una famiglia non particolarmente esemplare.
E' diventata un po' una moda, un comodo metodo per nascondere i propri fallimenti, quello di scaricare tutto sulla famiglia d'origine, quasi non fossimo dotati di libero arbitrio.
Più andiamo avanti più vedo almeno due generazioni che stanno crescendo come bambini, senza Onore, senza Responsabilità, senza essere in grado di essere Onesti neppure con se stessi.
E questo mi dispiace così tanto...
Sedicesima Grifo
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Re: Legio patria nostra

Messaggio da Sedicesima Grifo »

Credo che vi siano entrambi i fattori: famiglia e persona.
Sai, ho conosciuto, proprio al militare, bellissime persone nate in contesti non facili. Loro hanno avuto un libero arbitrio che li ha ben guidati ma capisco che a volte sia proprio difficile uscire dalla mentalità famigliare.
Questo, si consideri, non in relazione al denaro o all'importanza del lavoro dei genitori, ma alla visione del mondo che si respira in casa. E, questo, lavora in modo ancor più subdolo perché non è un insegnamento palese, aperto, a cui si può ribattere, ma diventa un'abitudine di cui non ci si accorge.
Crescendo si può capire che occorre cambiare il modello di vita, spesso non si riesce.
Con ciò io sono piuttosto "duro" su certe faccende perché comprendere le ragioni non vuol dire per forza giustificare i comportamenti.
Morale Folgore: meraviglioso!

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Lone Wolf

Re: Legio patria nostra

Messaggio da Lone Wolf »

Sedicesima Grifo ha scritto: 29/11/2020, 9:39 Credo che vi siano entrambi i fattori: famiglia e persona.
Sai, ho conosciuto, proprio al militare, bellissime persone nate in contesti non facili. Loro hanno avuto un libero arbitrio che li ha ben guidati ma capisco che a volte sia proprio difficile uscire dalla mentalità famigliare.
Questo, si consideri, non in relazione al denaro o all'importanza del lavoro dei genitori, ma alla visione del mondo che si respira in casa. E, questo, lavora in modo ancor più subdolo perché non è un insegnamento palese, aperto, a cui si può ribattere, ma diventa un'abitudine di cui non ci si accorge.
Crescendo si può capire che occorre cambiare il modello di vita, spesso non si riesce.
Con ciò io sono piuttosto "duro" su certe faccende perché comprendere le ragioni non vuol dire per forza giustificare i comportamenti.
Quoto al 100%
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