Ora sta bene ed ha ripreso anche la sua attività lavorativa, ma vorrei qui scrivere due righe sulla sua esperienza raccontatami direttamente da lui.
Intanto lo saluto con affetto ringraziandolo per aver condiviso con me questa sua brutta esperienza.
Più di 50 giorni chiuso in una stanza da solo.
Penso che solo questo basti per farvi capire cosa significa o cosa ha significato dover affrontare questo incubo.
La paura di non uscirne e l'incertezza del poi.
Di Covid si guarisce, ma su alcuni rimangono cicatrici che non verranno mai via.
Ora soffre di una forte depressione che lo porta ad avere grosse difficoltà nello stare in mezzo alla gente.
Paura e panico ancora lo attanagliano e a detta sua, nessuno lo capisce.
Ora, dopo la guarigione e la scomparsa del virus testata coi vari tamponi, in lui è rimasta l'angoscia di quella stanza, di quei quasi due mesi passati isolato dal mondo.
Scrivo questo per ricordare a tutti noi che ancora non ne siamo fuori, sensibilizzando laddove possibile, chi ancora crede che sia solamente il parto di qualche malato di sistema nervoso.
