Virus cinese
- dave64
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Re: Virus cinese
Ho guardato uno spiegamento di forze notevole, dovrebbe già essere stato programmato da parecchi mesi ..cmq situazione pesantissima , è consentito fare attività sportiva all'aperto , esco a correre col cane in sentieri isolati, tutti che mi ricordano di stare a casa...è uno stress e la situazione continua a peggiorare..
Re: Virus cinese
Ho appena ricevuto un messaggio via WhatsApp inviatomi da un amico della Verbania.
Non posso pubblicarlo per ovvi motivi di privacy, però l'ho già girato ad alcune tra le mie amicizie.
Non voglio fare allarmismo ci mancherebbe, ma dato che più se ne sa meglio è...
Il messaggio è di un'infermiera che lavora in uno degli ospedali della Verbania.
In sintesi il contenuto, dice che la situazione è gravissima.
Di sfatare la storia che è soltanto una banale influenza e che non colpisce i bambini e cose di questo genere.
A parte qualche immune o qualche asintomatico, o caso lieve, gli altri dopo una febbre a 37/38 vanno nel giro di poco in piena polmonite e di quelle forti, al punto che devi essere intubato, altrimenti non respiri più...
Per quanto riguarda l'intubazione danno la prevalenza ai giovani, gli anziani da quello che ho capito....ed è brutta da dire.....sono sacrificabili.
Il messaggio poi prosegue con consigli per la prevenzioni ecc ecc, ma il tono angosciato di questa infermiera non da adito a fraintendimenti.
Non posso pubblicarlo per ovvi motivi di privacy, però l'ho già girato ad alcune tra le mie amicizie.
Non voglio fare allarmismo ci mancherebbe, ma dato che più se ne sa meglio è...
Il messaggio è di un'infermiera che lavora in uno degli ospedali della Verbania.
In sintesi il contenuto, dice che la situazione è gravissima.
Di sfatare la storia che è soltanto una banale influenza e che non colpisce i bambini e cose di questo genere.
A parte qualche immune o qualche asintomatico, o caso lieve, gli altri dopo una febbre a 37/38 vanno nel giro di poco in piena polmonite e di quelle forti, al punto che devi essere intubato, altrimenti non respiri più...
Per quanto riguarda l'intubazione danno la prevalenza ai giovani, gli anziani da quello che ho capito....ed è brutta da dire.....sono sacrificabili.
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Re: Virus cinese
situazione drammatica, ho avuto anch'io modo si sentire alcune registrazioni......Massimo ha scritto: ↑10/03/2020, 20:50 Ho appena ricevuto un messaggio via WhatsApp inviatomi da un amico della Verbania.
Non posso pubblicarlo per ovvi motivi di privacy, però l'ho già girato ad alcune tra le mie amicizie.
Non voglio fare allarmismo ci mancherebbe, ma dato che più se ne sa meglio è...
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In sintesi il contenuto, dice che la situazione è gravissima.
Di sfatare la storia che è soltanto una banale influenza e che non colpisce i bambini e cose di questo genere.
A parte qualche immune o qualche asintomatico, o caso lieve, gli altri dopo una febbre a 37/38 vanno nel giro di poco in piena polmonite e di quelle forti, al punto che devi essere intubato, altrimenti non respiri più...
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Il messaggio poi prosegue con consigli per la prevenzioni ecc ecc, ma il tono angosciato di questa infermiera non da adito a fraintendimenti.
Softail......what else?
Re: Virus cinese
Felix1965 ha scritto: ↑11/03/2020, 11:50situazione drammatica, ho avuto anch'io modo si sentire alcune registrazioni......Massimo ha scritto: ↑10/03/2020, 20:50 Ho appena ricevuto un messaggio via WhatsApp inviatomi da un amico della Verbania.
Non posso pubblicarlo per ovvi motivi di privacy, però l'ho già girato ad alcune tra le mie amicizie.
Non voglio fare allarmismo ci mancherebbe, ma dato che più se ne sa meglio è...
Il messaggio è di un'infermiera che lavora in uno degli ospedali della Verbania.
In sintesi il contenuto, dice che la situazione è gravissima.
Di sfatare la storia che è soltanto una banale influenza e che non colpisce i bambini e cose di questo genere.
A parte qualche immune o qualche asintomatico, o caso lieve, gli altri dopo una febbre a 37/38 vanno nel giro di poco in piena polmonite e di quelle forti, al punto che devi essere intubato, altrimenti non respiri più...
Per quanto riguarda l'intubazione danno la prevalenza ai giovani, gli anziani da quello che ho capito....ed è brutta da dire.....sono sacrificabili.
Il messaggio poi prosegue con consigli per la prevenzioni ecc ecc, ma il tono angosciato di questa infermiera non da adito a fraintendimenti.
Sai qual è il problema Felix, che a volte scrivere queste cose, non so se faccio bene o male....
Perché laddove c'è chi dice "andrà tutto bene" oppure altro, io son qui a mettere messaggi non certo sereni..
Ma l'informazione, il sapere da chi è all'interno degli ospedali cosa realmente succede, ti mette in una posizione scomoda.
Ti possono accusare di fomentare il panico...
Io penso che sia giusto sapere, anche se la verità è cruda...
Perché come tanti anch'io non nascondo il mio timore.
Ed essendo persona con una patologia cronica, sono potenzialmente a rischio, ma più che altro a rischio di beccarla pesante e restarci secco.....idem mia moglie.
Quindi......boh......
In poche settimane siam passati dal giro in moto alla chiusura in casa....
Speriamo di ritornare al più presto a scrivere di cazzate dai.
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Re: Virus cinese
L’hanno detto, scritto e ripetuto, ma forse non ancora abbastanza: siamo in guerra. Una guerra contro un nemico invisibile, subdolo e cattivo, che colpisce in silenzio e, purtroppo, sappiamo con quali effetti. Negli ospedali la situazione è drammatica. Lo è ancora di più leggendo le dichiarazioni dei medici e degli operatori in prima linea nei reparti di terapia intensiva, dove si è al punto di decidere chi curare per primo, se i più giovani e coloro i quali hanno maggiori probabilità di guarigione. Esattamente come in guerra.
In un simile scenario, appesantito dalle sacrosante restrizioni imposte dal governo, suonano beffardi gli annunci di chi sosteneva che il coronavirus provoca poco più di una semplice influenza. Sarà pure così per la maggioranza dei casi, ma per le centinaia di persone che per sopravvivere hanno bisogno di essere intubate, e per tutte coloro che invece non ce la fanno, è ben altro che un’influenza. E non serve dilungarci sul come e sui perché, dato che sono di dominio pubblico. O, perlomeno, dovrebbero esserlo. La sensazione riconduce infatti a una diffusa sottovalutazione collettiva dell’infezione, come se il problema riguardasse qualcun altro e non tutti noi.
Sbagliato generalizzare, ma gli appelli delle autorità e degli esperti, ora anche di personaggi dello spettacolo, a evitare la socializzazione, cioè gli incontri e gli assembramenti, non pare abbiano ancora prodotto i risultati sperati, nonostante la chiusura serale di bar e ristoranti. C’è chi accetta con forte disappunto il divieto all’apericena, quasi fosse un diritto inalienabile.
Siamo una società in deficit educativo, incapace di sacrifici. Ce ne rendiamo conto ora, in una situazione di emergenza che in troppi non stanno percependo. Soltanto superficialità? La risposta a questa domanda ci porterebbe lontano e, tutto sommato, è una risposta che presuppone un’analisi complessa per essere affrontata senza gli adeguati strumenti conoscitivi. Eppure, basta una giornata di sole, come l’ultima domenica, per rinviare la presa di contatto con una pur pesante realtà.
D’accordo, la confusione e le liti ai livelli alti, di chi sta nella stanza dei bottoni, non aiutano. Nonostante tutto, sul versante opposto, quello della solidarietà, si riscontra invece e per fortuna una dedizione e una generosità umana e professionale senza precedenti, perché senza precedenti è quanto sta accadendo. Siamo un popolo pieno di contraddizioni: c’è chi diserta e fugge e c’è chi si adopera per dare una mano ai suoi simili in difficoltà, mettendo a repentaglio persino la propria salute e incolumità. Di sicuro, il coronavirus ci ha colti impreparati, stiamo subendo un grande shock (sanitario ed economico) che in qualche modo ci mette alla prova. A cominciare dal dovere civico di ognuno di noi di farsi parte diligente, di fare, cioè, la propria parte. Magari semplicemente evitando di uscire di casa: dopo tutto si tratta di una condizione di precarietà destinata a finire
Questo l'ho trovato su Malpensa24
In un simile scenario, appesantito dalle sacrosante restrizioni imposte dal governo, suonano beffardi gli annunci di chi sosteneva che il coronavirus provoca poco più di una semplice influenza. Sarà pure così per la maggioranza dei casi, ma per le centinaia di persone che per sopravvivere hanno bisogno di essere intubate, e per tutte coloro che invece non ce la fanno, è ben altro che un’influenza. E non serve dilungarci sul come e sui perché, dato che sono di dominio pubblico. O, perlomeno, dovrebbero esserlo. La sensazione riconduce infatti a una diffusa sottovalutazione collettiva dell’infezione, come se il problema riguardasse qualcun altro e non tutti noi.
Sbagliato generalizzare, ma gli appelli delle autorità e degli esperti, ora anche di personaggi dello spettacolo, a evitare la socializzazione, cioè gli incontri e gli assembramenti, non pare abbiano ancora prodotto i risultati sperati, nonostante la chiusura serale di bar e ristoranti. C’è chi accetta con forte disappunto il divieto all’apericena, quasi fosse un diritto inalienabile.
Siamo una società in deficit educativo, incapace di sacrifici. Ce ne rendiamo conto ora, in una situazione di emergenza che in troppi non stanno percependo. Soltanto superficialità? La risposta a questa domanda ci porterebbe lontano e, tutto sommato, è una risposta che presuppone un’analisi complessa per essere affrontata senza gli adeguati strumenti conoscitivi. Eppure, basta una giornata di sole, come l’ultima domenica, per rinviare la presa di contatto con una pur pesante realtà.
D’accordo, la confusione e le liti ai livelli alti, di chi sta nella stanza dei bottoni, non aiutano. Nonostante tutto, sul versante opposto, quello della solidarietà, si riscontra invece e per fortuna una dedizione e una generosità umana e professionale senza precedenti, perché senza precedenti è quanto sta accadendo. Siamo un popolo pieno di contraddizioni: c’è chi diserta e fugge e c’è chi si adopera per dare una mano ai suoi simili in difficoltà, mettendo a repentaglio persino la propria salute e incolumità. Di sicuro, il coronavirus ci ha colti impreparati, stiamo subendo un grande shock (sanitario ed economico) che in qualche modo ci mette alla prova. A cominciare dal dovere civico di ognuno di noi di farsi parte diligente, di fare, cioè, la propria parte. Magari semplicemente evitando di uscire di casa: dopo tutto si tratta di una condizione di precarietà destinata a finire
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Il paradiso può attendere!
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Re: Virus cinese
Mio caro Massimo piuttosto che fare lo struzzo che ficca sotto la sabbia la testa per nascondersi, preferisco tenere il collo dritto e la testa ben fuori per vedere, ascoltare e capire.
Ben venga tutto ciò che è informazione giusta e corretta anche se ci fa paura.
Non dobbiamo restare all'oscuro.
Almeno questo è il mio pensiero.
Ben venga tutto ciò che è informazione giusta e corretta anche se ci fa paura.
Non dobbiamo restare all'oscuro.
Almeno questo è il mio pensiero.
Il paradiso può attendere!
Re: Virus cinese
Palmambrogio ha scritto: ↑11/03/2020, 16:55 Mio caro Massimo piuttosto che fare lo struzzo che ficca sotto la sabbia la testa per nascondersi, preferisco tenere il collo dritto e la testa ben fuori per vedere, ascoltare e capire.
Ben venga tutto ciò che è informazione giusta e corretta anche se ci fa paura.
Non dobbiamo restare all'oscuro.
Almeno questo è il mio pensiero.
Ah beh poco ma sicuro.
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- HD Morris
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Re: Virus cinese
Qui la situazione e' surreale, si legge di cosa succede dall'altra parte del mondo e fino a due giorni fa si continuava a fare la vita di sempre. Non c'e' alcuna emergenza dichiarata ma da due giorni c'e' la ressa ai supermercati, cancellazione di eventi pubblici, scuole chiuse per le prossime due settimane. Eppure i casi nella contea di Dallas li conti sulle dita di una mano.
Io domani continuo ad andare al lavoro.
La speranza e' che con il caldo la diffusione rallenti drasticamente (oggi qui c'erano 27 gradi).
Io domani continuo ad andare al lavoro.
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- dave64
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Re: Virus cinese
Ciao morris spero che il caldo vi preservi, sono curioso di vedere se in Inghilterra si continuerà la teoria del gregge, ovvero niente misure restrittive, scuole e cinema aperti. La première league si è fermata ma di suo conto, non per provvedimento governativo, in questo modo nella popolazione si formeranno gli anticorpi, boh non so che dire..