Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
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Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
Ora che ho sbollito un po di nervosismo da forte delusione, voglio buttare giu due righe sperando che ne esca qualcosa di costruttivo.
Nuovo telaio softail, mono centrale in compressione.
A parte il fatto che questo era il vecchio brevetto del vero inventore del softail, ossia Bill Davis (brevetto poi acquistato dalla MoCo)..... Forse io sarò un'intrippato di Dyna, ma posso garantire di non averlo acquistato per moda e nemmeno perche appartiene (secondo alcuni) ad una fascia economicamente accessibile. Il mio FXDC mi costò parecchio per l'epoca (7 anni fa) ma l'ho acquistato perché provandolo mi sono accorto che valeva molto piu di quanto richiesto in € sul listino.
Ed in ambiente HD è rara sta cosa qua...
Ma se davvero il telaio 2018 attuale col mono è più robusto, performante ed agile, cosa cavolo aspettano a metterlo anche sulle Tuoring? Sarebbe stato più logico. E se davvero questo nuovo telaio 2018 col mono fosse stato adottato anche dalle Sportster sarebbero state delle schegge velocissime ed agilissime!!! Secondo me, invece, hanno toccato la fetta di listino dove il margine di guadagno era ridotto. Pensateci e poi ditemi se non è vero. Innanzi tutto va detto che solo qui in europa il telaio Softail costava parecchio più del Dyna, invece in USA stavano li li. In america, quindi, era piu facile scegliere tra le due famiglie senza cadere nel "se costa di più vale di più" tipico del fighetto medio. Rispetto al Softail, il telaio Dyna è stato sempre abbastanza più costoso da realizzare per mille ragioni che ora non elenco. Il telaio Softail non è mai stato un gran telaio (senza offesa per nessuno) che regala belle sensazioni e buone prestazioni di guida, però a differenza del Dyna ha un nome più popolare e conosciuto ed ha sempre accompagnato moto dal grande impatto estetico. Con la mossa del 2018 hanno eliminato il costo del telaio Dyna a favore di un nuovo telaio softail piu performante, aumentando cosi i prezzi di acquisto per uno streetbob (il cui prezzo è stato sempre molto onesto a differenza di Sportster, Touring e Softail compreso) riducendo la mole di lavoro e gli sforzi economici, a tutto vantaggio di un profitto maggiore. C'era da aspettarselo quando hanno presentato la nuova gamma Touring col Milwaukee 8 rigido. Così facendo hanno buttato anni di lavoro fatti da Willy G Davidson, eliminado anche il VRod, altra sua creazione. Soluzione drastica a mio parere ma geniale dal punto di vista logistico e commerciale....ed a quanto pare anche il marketing funziona perche in molti stanno gia abboccando all'amo.
Il nome Dyna non nasce per caso, ha un significato facile da cogliere.
Negli anni hanno tolto via via dal listino i modelli più certosini, per chi cerca quel qualcosa in piu, come l'XR ma anche VRod e Dyna, ma sono rimasti con un iconico Sportster giustamente invariato (ma con prezzi stratosferici) che ha sempre garantito ottime vendite in europa ed in buona parte di altri mercati mondiali (in usa non è molto richiesto) insieme al reparto touring aggiornato con Milwaukee 8. Tutti e due garantiscono un buon profitto, visto i prezzi o i volumi di vendite. Da quando è stato presentato il listino 2018 ho letto in rete commenti assurdi, scritti anche e soprattutto da chi non ha MAI avuto ne guidato MAI un Dyna!! Concludo dicendo che sicuramente avranno migliorato la famiglia Softail, ma dubito fortemente che questo "mono" sia superiore ad un telaio Dyna. L' Honda Shadow VT600 lo adottava gia nel 1993, quindi non si sono inventati nulala, anzi, sono tornati all'idea primordiale di Bill Davis. Non vedo l'ora di provarne uno all'Open Day per avere conferma di quanto scritto sopra. Non mi si venga a dire che un ammortizzatore centrale lavora meglio di due ammortizzatori, e se poi pensiamo bene che le sospensioni HD non sono mai state ottime, mah!!! Non credete che uno solo sia migliore, e poi non presenta alcun leveraggio progressivo che ne sfrutta la linearità. Il nuovo telaio, per come la vedo io, è una miglioria al telaio Softail. Telaio che da quando fu presentato non è stato aggiornato sostanzialmente....sospensioni che lavoravano orizzontalmente ed a espansione...durezza e difficoltà per la regolazione del precarico...
Posso dire che questa del 2018 è una netta miglioria (diciamo così) solo per il telaio Softail....ma non per la famiglia Dyna. Quindi non trovo alcun nesso coi nomi tipici ed identificativi di moto fxd. Chiamare con nomi iconici una moto che con FXR ed FXD non ha nulla a che vedere. Ad esempio la LowRider ed il FatBoy sono stati sempre agli antipodi, invece ora hanno lo stesso telaio: assurdo! Con questa mossa si acaparreranno solo chi di HD non vaposce una fava! Fighetti risvoltinati buoni solo per vantarsi al bar del nuovo avquisto, senza sapere che cavolo hanno acquistato.
È stato detto e scritto che questo nuovo telaio è più rigido del Dyna...ma il Dyna ha il motore su supporti elastici, mentre il Milwaukee 8 è montato fisso. Grazie al cavolo. Il telaio Dyna sopporta tutto da solo, ha un monotrave superiore che chiude le doppie culle sottostanti con maestria ed ingegno che il nuovo si sogna. Il nuovo telaio è una soluzione valida, ma che si colloca nel mezzo delle soluzioni adottate da tutti i costruttori mondiali...i quali hanno dei telai custom simil-softail con questa soluzione (le case giapponesi però adottano leveraggi progressivi a tutto vantaggio della comodità di crociera). Sarò anche di parte, ma il Dyna non si può paragonare a questo nuovo telaio...è stato detto e scritto che è più leggero di 14 kg, ma basta montare un borsone in cuoio e TAK pesa come un Dyna senza borsone! La differenza è minima, e la pubblicità ingiustificatamente esagerata ed allusiva. Chi vuole una moto leggera sceglie altrove.
Togliendo il telaio FXD (derivante dalla FXR che a sua volta deriva dal primo FX) hanno rinnegato loro stessi, e togliendo anche il VRod hanno anche mandato a puttane l'operato intero di Willy G Davidson.
Si accettano pareri tecnicamente costruttivi, scusate se queste quattro righe sono diventate immense...scusate anche lo sfogo e la trivialità.
Vins-
Nuovo telaio softail, mono centrale in compressione.
A parte il fatto che questo era il vecchio brevetto del vero inventore del softail, ossia Bill Davis (brevetto poi acquistato dalla MoCo)..... Forse io sarò un'intrippato di Dyna, ma posso garantire di non averlo acquistato per moda e nemmeno perche appartiene (secondo alcuni) ad una fascia economicamente accessibile. Il mio FXDC mi costò parecchio per l'epoca (7 anni fa) ma l'ho acquistato perché provandolo mi sono accorto che valeva molto piu di quanto richiesto in € sul listino.
Ed in ambiente HD è rara sta cosa qua...
Ma se davvero il telaio 2018 attuale col mono è più robusto, performante ed agile, cosa cavolo aspettano a metterlo anche sulle Tuoring? Sarebbe stato più logico. E se davvero questo nuovo telaio 2018 col mono fosse stato adottato anche dalle Sportster sarebbero state delle schegge velocissime ed agilissime!!! Secondo me, invece, hanno toccato la fetta di listino dove il margine di guadagno era ridotto. Pensateci e poi ditemi se non è vero. Innanzi tutto va detto che solo qui in europa il telaio Softail costava parecchio più del Dyna, invece in USA stavano li li. In america, quindi, era piu facile scegliere tra le due famiglie senza cadere nel "se costa di più vale di più" tipico del fighetto medio. Rispetto al Softail, il telaio Dyna è stato sempre abbastanza più costoso da realizzare per mille ragioni che ora non elenco. Il telaio Softail non è mai stato un gran telaio (senza offesa per nessuno) che regala belle sensazioni e buone prestazioni di guida, però a differenza del Dyna ha un nome più popolare e conosciuto ed ha sempre accompagnato moto dal grande impatto estetico. Con la mossa del 2018 hanno eliminato il costo del telaio Dyna a favore di un nuovo telaio softail piu performante, aumentando cosi i prezzi di acquisto per uno streetbob (il cui prezzo è stato sempre molto onesto a differenza di Sportster, Touring e Softail compreso) riducendo la mole di lavoro e gli sforzi economici, a tutto vantaggio di un profitto maggiore. C'era da aspettarselo quando hanno presentato la nuova gamma Touring col Milwaukee 8 rigido. Così facendo hanno buttato anni di lavoro fatti da Willy G Davidson, eliminado anche il VRod, altra sua creazione. Soluzione drastica a mio parere ma geniale dal punto di vista logistico e commerciale....ed a quanto pare anche il marketing funziona perche in molti stanno gia abboccando all'amo.
Il nome Dyna non nasce per caso, ha un significato facile da cogliere.
Negli anni hanno tolto via via dal listino i modelli più certosini, per chi cerca quel qualcosa in piu, come l'XR ma anche VRod e Dyna, ma sono rimasti con un iconico Sportster giustamente invariato (ma con prezzi stratosferici) che ha sempre garantito ottime vendite in europa ed in buona parte di altri mercati mondiali (in usa non è molto richiesto) insieme al reparto touring aggiornato con Milwaukee 8. Tutti e due garantiscono un buon profitto, visto i prezzi o i volumi di vendite. Da quando è stato presentato il listino 2018 ho letto in rete commenti assurdi, scritti anche e soprattutto da chi non ha MAI avuto ne guidato MAI un Dyna!! Concludo dicendo che sicuramente avranno migliorato la famiglia Softail, ma dubito fortemente che questo "mono" sia superiore ad un telaio Dyna. L' Honda Shadow VT600 lo adottava gia nel 1993, quindi non si sono inventati nulala, anzi, sono tornati all'idea primordiale di Bill Davis. Non vedo l'ora di provarne uno all'Open Day per avere conferma di quanto scritto sopra. Non mi si venga a dire che un ammortizzatore centrale lavora meglio di due ammortizzatori, e se poi pensiamo bene che le sospensioni HD non sono mai state ottime, mah!!! Non credete che uno solo sia migliore, e poi non presenta alcun leveraggio progressivo che ne sfrutta la linearità. Il nuovo telaio, per come la vedo io, è una miglioria al telaio Softail. Telaio che da quando fu presentato non è stato aggiornato sostanzialmente....sospensioni che lavoravano orizzontalmente ed a espansione...durezza e difficoltà per la regolazione del precarico...
Posso dire che questa del 2018 è una netta miglioria (diciamo così) solo per il telaio Softail....ma non per la famiglia Dyna. Quindi non trovo alcun nesso coi nomi tipici ed identificativi di moto fxd. Chiamare con nomi iconici una moto che con FXR ed FXD non ha nulla a che vedere. Ad esempio la LowRider ed il FatBoy sono stati sempre agli antipodi, invece ora hanno lo stesso telaio: assurdo! Con questa mossa si acaparreranno solo chi di HD non vaposce una fava! Fighetti risvoltinati buoni solo per vantarsi al bar del nuovo avquisto, senza sapere che cavolo hanno acquistato.
È stato detto e scritto che questo nuovo telaio è più rigido del Dyna...ma il Dyna ha il motore su supporti elastici, mentre il Milwaukee 8 è montato fisso. Grazie al cavolo. Il telaio Dyna sopporta tutto da solo, ha un monotrave superiore che chiude le doppie culle sottostanti con maestria ed ingegno che il nuovo si sogna. Il nuovo telaio è una soluzione valida, ma che si colloca nel mezzo delle soluzioni adottate da tutti i costruttori mondiali...i quali hanno dei telai custom simil-softail con questa soluzione (le case giapponesi però adottano leveraggi progressivi a tutto vantaggio della comodità di crociera). Sarò anche di parte, ma il Dyna non si può paragonare a questo nuovo telaio...è stato detto e scritto che è più leggero di 14 kg, ma basta montare un borsone in cuoio e TAK pesa come un Dyna senza borsone! La differenza è minima, e la pubblicità ingiustificatamente esagerata ed allusiva. Chi vuole una moto leggera sceglie altrove.
Togliendo il telaio FXD (derivante dalla FXR che a sua volta deriva dal primo FX) hanno rinnegato loro stessi, e togliendo anche il VRod hanno anche mandato a puttane l'operato intero di Willy G Davidson.
Si accettano pareri tecnicamente costruttivi, scusate se queste quattro righe sono diventate immense...scusate anche lo sfogo e la trivialità.
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VIVI E LASCIA VIVERE
Dyna Super Glide - Ducati Monster 600 - MotoGuzzi 175 Lodola '56
Hungry Bikers Custom Club chiedimi l'amicizia quì: http://www.facebook.com/hungrybikers.customclub
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Re: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
La mo.co. ha probabilmente deciso di diventare da casa di nicchia a marchio commerciale globalizzato.
Questo vuole sostanzialmente dire che se prima potevi permetterti numeri di vendita non troppo elevati, ora devi espanderti in maniera sostanziale.
Quindi perde in originalità ed esclusività, per rincorrere ottimizzazione dei costi e grandi numeri.
Vogliono insomma diventare "come gli altri" o perlomeno non accontentarsi della fetta di mercato tradizionale ma cercare di espanderla quanto più possibile.
In termini musicali, per fare un esempio, è come se Mozart per vendere più dischi si metta a fare la musica di lady gaga.
È una scelta a mio avviso scellerata, perché in ossequio ai desiderata degli azionisti si rischia di buttare 115 anni di storia con scelte tecniche ed estetiche molto discutibili, a meno che non si ritenga più bella una moto con radiatore a vista di una sprovvista o frecce degne di una benelli degli anni 80 per non parlare di altro.
Bastava capire già con l'uscita della orribile 750 la strada intrapresa.
Non avrei mai pensato che una harley avrebbe scimmiottato le giapponesi, ebbene dal 2018 in poi questo sarà la normalità.
Inviato dal mio ASUS_T00P utilizzando Tapatalk
Questo vuole sostanzialmente dire che se prima potevi permetterti numeri di vendita non troppo elevati, ora devi espanderti in maniera sostanziale.
Quindi perde in originalità ed esclusività, per rincorrere ottimizzazione dei costi e grandi numeri.
Vogliono insomma diventare "come gli altri" o perlomeno non accontentarsi della fetta di mercato tradizionale ma cercare di espanderla quanto più possibile.
In termini musicali, per fare un esempio, è come se Mozart per vendere più dischi si metta a fare la musica di lady gaga.
È una scelta a mio avviso scellerata, perché in ossequio ai desiderata degli azionisti si rischia di buttare 115 anni di storia con scelte tecniche ed estetiche molto discutibili, a meno che non si ritenga più bella una moto con radiatore a vista di una sprovvista o frecce degne di una benelli degli anni 80 per non parlare di altro.
Bastava capire già con l'uscita della orribile 750 la strada intrapresa.
Non avrei mai pensato che una harley avrebbe scimmiottato le giapponesi, ebbene dal 2018 in poi questo sarà la normalità.
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Re: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
Non sei stato triviale o estremo siamo qui per dibattere anche tecnicamente.
Io sono uno dei positivi nei confronti di questo progetto, anche se sono anche io d'accordo su molte critiche.
Chiamare Low Rider un Softail modernizzato è osceno. Anche perché non è basso, non ha il doppio disco, non ha il manubrio su riser regolabili ma monta il comune buckhorn. È un Super Glide Custom come allestimento ma non puoi più chiamarlo Dyna.
Giusto due puntualizzazioni sulle questioni tecniche. Non importa che il mono non sia montato su leveraggi progressivi, questa funzione oggi la fa il corpo stesso del mono attraverso molle progressive e idraulica a petali o reed valve di rigidità progressiva che rallenta il flusso di olio all'aumentare della pressione.
Tanto è vero che moltissime moto europee li montano così senza leveraggi.
E se guardi il listino dei produttori di ammortizzatori che li personalizzano ti chiedono se farai uso agonistico per prepararli diversamente con molla lineare o progressiva, e fare variazioni al carico.
I 14 kg in meno sono una ovvietà che proviene dal poter ridurre rigidità e peso del telaio. È cosa ovvia che se il motore è montato rigido, allora fa da elemento stressato e contribuisce alla rigidità, sgravando telaio e saldature da questo compito. E quindi puoi risparmiare fino a 15kg di ferro. Secondo me se non mettevano quei sifoni di scarichi Euro 4 ne risparmiavano anche 30 kg.
Una curiosità su questa questione viene dallo Sportster. Nel 2004 diventa a montaggio elastico ma cresce di 30kg di peso. Per non farlo andare più lento dei precedenti ci hanno messo le teste delle Buell e pepato un pochino il motore. La 883 è stata invece quella più penalizzata diventando più lenta di uno "sputer" 250cc.
Poi il motore controbilanciato è vero che toglie molte vibrazioni distintivo e vanto del motore Harley, a tutto vantaggio del comfort di viaggio. Ma conosco persone che hanno venduto il Dyna per un Softail con motore B controbilanciato perché li stancavano troppo le vibrazioni.
Le vibrazioni sono belle quando sei CIOFANE e te ne fotti dei cervicali e della sciatica... Ma se esageri poi da grande rischi di non poterci andare più in moto, e lo stesso vale per gli assetti ribassati estremi sulle nostre strade, a forza di comprimere i dischi delle vertebre lombari, superati i 50 anni la moto te la puoi solo guardare nei cataloghi...
I dettagli di questi nuovi modelli sono curati e molto belli. I fari a led di nuova concezione, il nacelle spaziale del Fat Boy, e un Fat Bob stile robottone Mazinga è una figata per chi adora il genere muscoloso. La moto ideale per "chi può accompagnare solo" e tutti quelli intossicati dal testosterone e dalla cultura della visibilità...
A me piace un casino il Fat Bob, ma non lo comprerei mai. Come mi piace un casino questo Fat Boy ma non comprerei mai manco quello.
A dire il vero mi piacciono tutte, ma non ne comprerei nessuna perché nessuna è come il Low Rider 2014-2017.
Ecco forse comprerei lo Street Bob.
Poi sono sicuro che dentro ci siano scelte commerciali per ristrutturare a causa di un periodo di crisi. Hanno sfoltito la linea, hanno eliminato rami secchi (VROD).
Ma già si vedeva scarnificare il listino per altri motivi di crisi economica e recessione globale. Se guardate a Suzuki e Kawasaki hanno tolto tantissimi modelli, come per esempio le muscle bike. Bloomberg ne parlava già nel 2007 della richiesta globale di veicoli più economici anche nei consumi. E in Italia hanno chiuso quasi metà delle raffinerie e depositi di carburanti.
La sostituzione della VROD con la Street fatta in Asia era inevitabile...
Io sono uno dei positivi nei confronti di questo progetto, anche se sono anche io d'accordo su molte critiche.
Chiamare Low Rider un Softail modernizzato è osceno. Anche perché non è basso, non ha il doppio disco, non ha il manubrio su riser regolabili ma monta il comune buckhorn. È un Super Glide Custom come allestimento ma non puoi più chiamarlo Dyna.
Giusto due puntualizzazioni sulle questioni tecniche. Non importa che il mono non sia montato su leveraggi progressivi, questa funzione oggi la fa il corpo stesso del mono attraverso molle progressive e idraulica a petali o reed valve di rigidità progressiva che rallenta il flusso di olio all'aumentare della pressione.
Tanto è vero che moltissime moto europee li montano così senza leveraggi.
E se guardi il listino dei produttori di ammortizzatori che li personalizzano ti chiedono se farai uso agonistico per prepararli diversamente con molla lineare o progressiva, e fare variazioni al carico.
I 14 kg in meno sono una ovvietà che proviene dal poter ridurre rigidità e peso del telaio. È cosa ovvia che se il motore è montato rigido, allora fa da elemento stressato e contribuisce alla rigidità, sgravando telaio e saldature da questo compito. E quindi puoi risparmiare fino a 15kg di ferro. Secondo me se non mettevano quei sifoni di scarichi Euro 4 ne risparmiavano anche 30 kg.
Una curiosità su questa questione viene dallo Sportster. Nel 2004 diventa a montaggio elastico ma cresce di 30kg di peso. Per non farlo andare più lento dei precedenti ci hanno messo le teste delle Buell e pepato un pochino il motore. La 883 è stata invece quella più penalizzata diventando più lenta di uno "sputer" 250cc.
Poi il motore controbilanciato è vero che toglie molte vibrazioni distintivo e vanto del motore Harley, a tutto vantaggio del comfort di viaggio. Ma conosco persone che hanno venduto il Dyna per un Softail con motore B controbilanciato perché li stancavano troppo le vibrazioni.
Le vibrazioni sono belle quando sei CIOFANE e te ne fotti dei cervicali e della sciatica... Ma se esageri poi da grande rischi di non poterci andare più in moto, e lo stesso vale per gli assetti ribassati estremi sulle nostre strade, a forza di comprimere i dischi delle vertebre lombari, superati i 50 anni la moto te la puoi solo guardare nei cataloghi...
I dettagli di questi nuovi modelli sono curati e molto belli. I fari a led di nuova concezione, il nacelle spaziale del Fat Boy, e un Fat Bob stile robottone Mazinga è una figata per chi adora il genere muscoloso. La moto ideale per "chi può accompagnare solo" e tutti quelli intossicati dal testosterone e dalla cultura della visibilità...
A me piace un casino il Fat Bob, ma non lo comprerei mai. Come mi piace un casino questo Fat Boy ma non comprerei mai manco quello.
A dire il vero mi piacciono tutte, ma non ne comprerei nessuna perché nessuna è come il Low Rider 2014-2017.
Ecco forse comprerei lo Street Bob.
Poi sono sicuro che dentro ci siano scelte commerciali per ristrutturare a causa di un periodo di crisi. Hanno sfoltito la linea, hanno eliminato rami secchi (VROD).
Ma già si vedeva scarnificare il listino per altri motivi di crisi economica e recessione globale. Se guardate a Suzuki e Kawasaki hanno tolto tantissimi modelli, come per esempio le muscle bike. Bloomberg ne parlava già nel 2007 della richiesta globale di veicoli più economici anche nei consumi. E in Italia hanno chiuso quasi metà delle raffinerie e depositi di carburanti.
La sostituzione della VROD con la Street fatta in Asia era inevitabile...
Re: R: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
Noi vediamo il problema da europei o per meglio dire da italiani.
Indottrinati come siamo stati dalla filosofia di Talamo, siamo preda di sconforto e stupore, laddove invece per gli americani, tutto questo non esiste.
Il paese che ha inventato la vendita porta a porta, un certo tipo di marketing d assalto ecc, cosa volete che si preoccupi di certe cose.
Vendere é lo scopo, e lo sanno fare molto bene.
Noi siamo più sentimentali.
Ci facciamo coinvolgere da questi cambiamenti, perché per noi queste moto hanno un preciso significato.
Ma altrove non é così, e credo negli Usa tutto ciò poco importi.
Gli americani digeriscono qualsiasi cosa.
Comprano di tutto e non si lasciano coinvolgere in facili sentimentalismi.
Per loro Harley è Harley, e non avendo mai avuto nessuno che ne ha fatto un mito economico e sociale, elevando la classe del mezzo da motocicletta a status symbol, non hanno di che preoccuparsi.
Questa cultura è solamente nostra.
Negli Usa i Dyna li distruggono per tentare le impennate più lunghe..
Qui passiamo le ore a lucidarli..
Indottrinati come siamo stati dalla filosofia di Talamo, siamo preda di sconforto e stupore, laddove invece per gli americani, tutto questo non esiste.
Il paese che ha inventato la vendita porta a porta, un certo tipo di marketing d assalto ecc, cosa volete che si preoccupi di certe cose.
Vendere é lo scopo, e lo sanno fare molto bene.
Noi siamo più sentimentali.
Ci facciamo coinvolgere da questi cambiamenti, perché per noi queste moto hanno un preciso significato.
Ma altrove non é così, e credo negli Usa tutto ciò poco importi.
Gli americani digeriscono qualsiasi cosa.
Comprano di tutto e non si lasciano coinvolgere in facili sentimentalismi.
Per loro Harley è Harley, e non avendo mai avuto nessuno che ne ha fatto un mito economico e sociale, elevando la classe del mezzo da motocicletta a status symbol, non hanno di che preoccuparsi.
Questa cultura è solamente nostra.
Negli Usa i Dyna li distruggono per tentare le impennate più lunghe..
Qui passiamo le ore a lucidarli..
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Re: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
Grazie Meccano, grazie Massimo e grazie Wyatt....Mozart che suona Lady Gaga spiega tutto alla perfezione.
Comunque resto scettico sulla scelta del mono anche se si trattasse di mono progressivi perchè in fondo la corsa resta limitata e quindi sempre duri saranno.
Per quello che riguarda gli americani, non l'hanno presa bene. Forse dimentichiamo l'impennata di vendite che il Dyna ha avuto come inerzia finale, durante e dopo la serie televisiva SOA, divenuta un cult mondiale.
In USA non l'hanno presa affatto bene, basta leggere in giro sui vari forum. La clientela americana è molto conservatrice tant'è vero che anche in USA c'è la stessa nostra mentalità sulle HD anzi direi maggiore perche loro vivono nel progresso e tengono parecchio all'unica cosa che ancora rispecchia la tradizione progettuale motociclistica americana.
Forse credo che questo nuovo telaio hd sia stato ideato per correre ai ripari dopo aver perso clientela che è passata ad Indian (altro marchio leggendario in USA) anche se fa parte del gruppo Polaris. Se Polaris ha chiuso Victory non significa che abbia perso la battaglia. Secondo me HD sta anche avendo paura di Indian, che magari qui in europa non se la caga nessuno ma in usa sta andando forte....ma io non avrei tolto la famiglia Dyna! Un auto gol!
Comunque resto scettico sulla scelta del mono anche se si trattasse di mono progressivi perchè in fondo la corsa resta limitata e quindi sempre duri saranno.
Per quello che riguarda gli americani, non l'hanno presa bene. Forse dimentichiamo l'impennata di vendite che il Dyna ha avuto come inerzia finale, durante e dopo la serie televisiva SOA, divenuta un cult mondiale.
In USA non l'hanno presa affatto bene, basta leggere in giro sui vari forum. La clientela americana è molto conservatrice tant'è vero che anche in USA c'è la stessa nostra mentalità sulle HD anzi direi maggiore perche loro vivono nel progresso e tengono parecchio all'unica cosa che ancora rispecchia la tradizione progettuale motociclistica americana.
Forse credo che questo nuovo telaio hd sia stato ideato per correre ai ripari dopo aver perso clientela che è passata ad Indian (altro marchio leggendario in USA) anche se fa parte del gruppo Polaris. Se Polaris ha chiuso Victory non significa che abbia perso la battaglia. Secondo me HD sta anche avendo paura di Indian, che magari qui in europa non se la caga nessuno ma in usa sta andando forte....ma io non avrei tolto la famiglia Dyna! Un auto gol!
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Dyna Super Glide - Ducati Monster 600 - MotoGuzzi 175 Lodola '56
Hungry Bikers Custom Club chiedimi l'amicizia quì: http://www.facebook.com/hungrybikers.customclub
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Re: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
La corsa è aumentata se guardi quanto è alto lo Street Bob di serie ti accorgerai che è come quando sostituisci gli ammortizzatori di serie da 12" (309 mm) con quelli 12,5" (321 mm).vins ha scritto: Comunque sia resto scettico sulla scelta del mono anche se si trattasse di mono progressivi perchè in fondo la corsa resta limitata e quindi sempre duri saranno.
Per quello che riguarda gli americani, non lhanno presa bene. Forse dimentichiamo l'impennata di vendite che il Dyna ha avuto come inerzia finale, durante e dopo la serie televisiva SOA, divenuta un cult mondiale.
Il parafango sale oltre la protuberanza che separa battistrada da spalla della gomma.
Per quanto riguarda gli americani, non l'hanno presa bene col TC88 ma ci si sono adeguati. Non la presero bene con lo Sportster a montaggio elastico ma ci si sono adattati.
Non hanno preso bene un sacco di cose ma col tempo ci si sono adattati.
Si adatteranno anche a questa novità...
I video stanno mostrando i vantaggi dinamici, le curve e l'angolo di piega, la maneggevolezza, la velocità e accelerazione del motore ecc. Sono fasulli, sono studiati ad arte dal marketing, ma il messaggio è che questa è "più meglio assai di molto" dell'altra.
I puristi si indignano il compratore occasionale si esalta.
A me piaccono, ma dovevano avere una linea di continuità col passato come il Low Rider completo e non castrato del doppio disco e col manubrio non più regolabile. Altrimenti cambiagli nome! Qualcosa tipo Softail Evolution, New Generation Softail. E nomi nuovi per queste moto. Non Street Bob e Low Rider che sono un'altra cosa...
Re: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
Altra cosa questa dei nomi terribile dal punto di vista del marketing, perché equivale al messaggio "cambio le cose ma non ho il coraggio di dirlo al cliente".
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Re: R: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
Io sono iscritto su youtube a circa un centinaio di canali dedicati alle moto custom e non.
Ciò che ho potuto constatare, è che si c'è un certo disappunto, ma come è tipico degli americani, parlano tantissimo di questo o quello, ma le fila fuori dalle concessionaria per provare le moto sono enormi.
Inoltre in questi giorni sempre in America nelle concessionarie Yamaha c'è il test drive della nuova Touring.
Anche in questo caso, file incredibili di gente che vuole provare, toccare, guidare ecc ecc.
Commenti positivi e tante belle cose.
Avete per caso idea se ci sia da qualche parte qui da noi, un concessionario Yamaha che fa altrettanto?
Perché se lo conoscete fatemelo sapere che ci vado subito.
Perché qui dalle mie parti e nella zona di Milano io non ho visto nessuno..
La cosa bella che c'è in America è che qualsiasi concessionaria che sia Yamaha, Honda, Kawasaki, Harley Davidson, Indian ecc, apre realmente le sue porte al pubblico e mette a disposizione tutte le proprie moto o una buona parte per essere provate e testate.
Ci sono file di gazebo con sotto la persona che ti fa firmare il modulo, ci sono i ragazzi che ti portano in giro ma tutto questo alla grandissima!
E le file fuori che aspettano sono enormi e tra i molti, ci sono possessori di svariate motociclette anche di Harley Davidson.
Perché lì a differenza di qui, non si fanno le menate, che se mi presento con un Harley in una concessionaria Yamaha non mi devo far riconoscere.
Ciò che ho potuto constatare, è che si c'è un certo disappunto, ma come è tipico degli americani, parlano tantissimo di questo o quello, ma le fila fuori dalle concessionaria per provare le moto sono enormi.
Inoltre in questi giorni sempre in America nelle concessionarie Yamaha c'è il test drive della nuova Touring.
Anche in questo caso, file incredibili di gente che vuole provare, toccare, guidare ecc ecc.
Commenti positivi e tante belle cose.
Avete per caso idea se ci sia da qualche parte qui da noi, un concessionario Yamaha che fa altrettanto?
Perché se lo conoscete fatemelo sapere che ci vado subito.
Perché qui dalle mie parti e nella zona di Milano io non ho visto nessuno..
La cosa bella che c'è in America è che qualsiasi concessionaria che sia Yamaha, Honda, Kawasaki, Harley Davidson, Indian ecc, apre realmente le sue porte al pubblico e mette a disposizione tutte le proprie moto o una buona parte per essere provate e testate.
Ci sono file di gazebo con sotto la persona che ti fa firmare il modulo, ci sono i ragazzi che ti portano in giro ma tutto questo alla grandissima!
E le file fuori che aspettano sono enormi e tra i molti, ci sono possessori di svariate motociclette anche di Harley Davidson.
Perché lì a differenza di qui, non si fanno le menate, che se mi presento con un Harley in una concessionaria Yamaha non mi devo far riconoscere.
MODERATORE FORUM
Re: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
Sono un biker da strapazzo, nel senso che non ho guidato tante moto, ed anche tecnicamente ne capisco poco.
Ho guidato due anni un dyna (wide glide) e da un anno e mezzo un breakout.
Sono veramente innamorato di questa moto. Da febbraio dello scorso anno ho fatto 24.000 Km.
Ne apprezzo motore, telaio, comfort di viaggio, posizione.
Il WG mi (ci) faceva sentire tutte le asperità della strada (sospensioni andate prbabilmente) ma come agilità non c'è confronto (a favore di BO)
WG una Harley "dura e pura" ?
Aveva una una estetica da urlo, è stata la mia prima HD e moto.
Ma per sensazioni, comfort di viaggio, posizione di guida, BO è un altro pianeta per me.
Ultima considerazione: se HD con questa operazione riesce ad migliorare la sua posizione di mercato senza snaturare troppo il marchio, costruendo buone moto, lo vedo come una cosa positiva, anche se si lascia qualcosa (?!) per strada ...
Ho guidato due anni un dyna (wide glide) e da un anno e mezzo un breakout.
Sono veramente innamorato di questa moto. Da febbraio dello scorso anno ho fatto 24.000 Km.
Ne apprezzo motore, telaio, comfort di viaggio, posizione.
Il WG mi (ci) faceva sentire tutte le asperità della strada (sospensioni andate prbabilmente) ma come agilità non c'è confronto (a favore di BO)
WG una Harley "dura e pura" ?
Aveva una una estetica da urlo, è stata la mia prima HD e moto.
Ma per sensazioni, comfort di viaggio, posizione di guida, BO è un altro pianeta per me.
Ultima considerazione: se HD con questa operazione riesce ad migliorare la sua posizione di mercato senza snaturare troppo il marchio, costruendo buone moto, lo vedo come una cosa positiva, anche se si lascia qualcosa (?!) per strada ...
- Eto.Demerzel
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- Iscritto il: 26/08/2013, 13:12
- Modello: 2016-ROAD KING CLASSIC-Vivid Black-Screamin'Eagle Stage 110CU
- Località: Portopazienza...(mo tanta)
Re: Dyna: una moto che non dimenticheremo facilmente
PREMESSA:
Non sono un tecnico né un meccanico, e nemmeno un appassionato del marchio dal punto di vista storico.
Anzi, se lo fossi opterei per un marchio nazionale, per qualcosa che appartenga di più alla mia cultura.
Le moto quindi, da sempre, mi limito a guidarle, pertanto non è mia intenzione schierarmi né da una parte né dall'altra, anche se al cuor non si comanda.
Premesso ciò, dopo aver letto il giusto sfogo di Vins, nonchè le risposte fin qui al seguito, mi permetto di fare una serie di considerazioni.
Non so perché, ma ho la spiacevole sensazione che il mito, stia scivolando verso la banalità della standardizzazione più anonima.
In linea di principio non sono un de-evoluzionista, le innovazioni, quando servono effettivamente, non possono che farmi piacere.
Per esempio non sono mai stato contrario agli Stage di potenziamento, e a quant'altro serva a far andare meglio e di più il mio cavallo di ferro.
Mi ricordo quando Sony e Philips lanciarono il CD, tutti gli analogisti in coro a gridare che il digitale suonava da fare schifo (concetto vero solo in parte e applicabile ai primissimi lettori), e che niente avrebbe soppiantato il disco nero.
Eppure, anche nell'era d'oro delle incisioni analogiche, si stampava immondizia. E certi LP lo erano tout-court, essendo realizzati in economia con lacche da poco (che s'imbarcavano, se imbustavi l'LP dopo aver solamente appoggiato la copertina per sbaglio sul termosifone).
Praticamente erano lontane anni luce dal vinile 180 o 200 grammi dei dischi neri "fine-art", odierni, ma lo zoccolo duro insisteva col dire: "Suonano meglio", invece non era assolutamente vero.
Lo stesso dicasi per la diatriba: digitale vs analogico, in fotografia.
Se reggeva agli albori, oggi la qualità dei sensori full frame ha surclassato persino il mitico Kodachrome 25, la pellicola con la grana più fine del pianeta.
Ci sono, è vero, dei nostalgici che ancora oggi preferiscono gli alogenuri d'argento, ma la domanda che pongo agli inguaribili irriducibili, alla quale spesso non rispondono, o se lo fanno è solo un farneticamento senza capo né coda; è la seguente:
Secondo voi, se Kubrick avesse potuto scegliere, per il suo 2001 Odissea nello Spazio, fra la matte-painting e i raffinatissimi modellini, o la computer grafica e la risoluzione altissima dei sensori digitali, avrebbe detto: "No ragazzi, lo giro a pellicola in stop motion" ?
Ora applichiamo il discorso a mamma HD.
Tutti abbiamo sempre sostenuto che la tecnologia di Milwaukee è obsoleta, se paragonata a quella di tante altre case produttrici, freni che non frenano, sospensioni che non fanno il loro lavoro adeguatamente ecc, ecc.
Però guai a proporre qualcosa di nuovo, magari stravolgendo tutto come nel caso dei nuovi Softail che si sono inglobati i Dyna.
Magari (e lo dico con le pinze, per carità), questo nuovo telaio accoppiato al motore M8 è la quadratura del cerchio, e dal 2020 tutte le moto di mamma HD avranno il mono al retrotreno, 100 cavalli di base (perché sennò Screamin' Eagle se ne va a farsi fo**ere), delle sospensioni che funzionano veramente, e dei freni ancora più performanti di quelli odierni.
E fin qui, secondo me, ci potrebbe anche stare, perché nel frattempo sarà pure cambiata l'utenza.
Per noi dello zoccolo duro, quelli romantici del tutto ferro, della strada infinita ecc, ecc.. continueà ad esserci quel sottobosco di: "Rimesse a modello", e potremo godere del sano rombo e delle altrettanto sane vibrazioni sotto i nostri vecchi culoni pelosi, seguiti dagli sguardi di compatimento dei nuovi harleisti, quelli che non sapranno mai cosa: Può accompagnare solo...
Sia chiaro, anch'io propendo di più per schiera degli analogisti, il mio stereo è un valvolare e la mia fotocamera preferita, dopo la Leica a telemetro, rimane la Nikon F2 (ovviamente ambedue a pellicola).
Ma il progresso dei tempi che cambiano esige le sue vittime, oggi s'è trattato del Daino, ieri era il Kodachrome; la standardizzazione continuerà e domani magari sparirà anche il telaio Touring, e tutto finirà con l'assestarsi ad un livello di (forse) superlatività tecnica, a discapito della qualità emozionale. Praticamente: rimarrà la casata, ma sparirà il prestigio dall'antico blasone (ammesso che a qualcuno potrà fregargliene ancora qualcosa).
Sapete, mi piace pensare che verrà il giorno in cui, su questo forum, ci sarà un 3D intitolato: "RIDATECI L'FXD del 2018".....(probabilmente sarò alzheimerato e non ricorderò un ca++o)
Intanto però...mi tengo ben stretto il Twin Cam, e come Vins andrò al Fakker See con la curiosità di vedere & toccare. Se sarà possibile.
Non sono un tecnico né un meccanico, e nemmeno un appassionato del marchio dal punto di vista storico.
Anzi, se lo fossi opterei per un marchio nazionale, per qualcosa che appartenga di più alla mia cultura.
Le moto quindi, da sempre, mi limito a guidarle, pertanto non è mia intenzione schierarmi né da una parte né dall'altra, anche se al cuor non si comanda.
Premesso ciò, dopo aver letto il giusto sfogo di Vins, nonchè le risposte fin qui al seguito, mi permetto di fare una serie di considerazioni.
Non so perché, ma ho la spiacevole sensazione che il mito, stia scivolando verso la banalità della standardizzazione più anonima.
In linea di principio non sono un de-evoluzionista, le innovazioni, quando servono effettivamente, non possono che farmi piacere.
Per esempio non sono mai stato contrario agli Stage di potenziamento, e a quant'altro serva a far andare meglio e di più il mio cavallo di ferro.
Mi ricordo quando Sony e Philips lanciarono il CD, tutti gli analogisti in coro a gridare che il digitale suonava da fare schifo (concetto vero solo in parte e applicabile ai primissimi lettori), e che niente avrebbe soppiantato il disco nero.
Eppure, anche nell'era d'oro delle incisioni analogiche, si stampava immondizia. E certi LP lo erano tout-court, essendo realizzati in economia con lacche da poco (che s'imbarcavano, se imbustavi l'LP dopo aver solamente appoggiato la copertina per sbaglio sul termosifone).
Praticamente erano lontane anni luce dal vinile 180 o 200 grammi dei dischi neri "fine-art", odierni, ma lo zoccolo duro insisteva col dire: "Suonano meglio", invece non era assolutamente vero.
Lo stesso dicasi per la diatriba: digitale vs analogico, in fotografia.
Se reggeva agli albori, oggi la qualità dei sensori full frame ha surclassato persino il mitico Kodachrome 25, la pellicola con la grana più fine del pianeta.
Ci sono, è vero, dei nostalgici che ancora oggi preferiscono gli alogenuri d'argento, ma la domanda che pongo agli inguaribili irriducibili, alla quale spesso non rispondono, o se lo fanno è solo un farneticamento senza capo né coda; è la seguente:
Secondo voi, se Kubrick avesse potuto scegliere, per il suo 2001 Odissea nello Spazio, fra la matte-painting e i raffinatissimi modellini, o la computer grafica e la risoluzione altissima dei sensori digitali, avrebbe detto: "No ragazzi, lo giro a pellicola in stop motion" ?
Ora applichiamo il discorso a mamma HD.
Tutti abbiamo sempre sostenuto che la tecnologia di Milwaukee è obsoleta, se paragonata a quella di tante altre case produttrici, freni che non frenano, sospensioni che non fanno il loro lavoro adeguatamente ecc, ecc.
Però guai a proporre qualcosa di nuovo, magari stravolgendo tutto come nel caso dei nuovi Softail che si sono inglobati i Dyna.
Magari (e lo dico con le pinze, per carità), questo nuovo telaio accoppiato al motore M8 è la quadratura del cerchio, e dal 2020 tutte le moto di mamma HD avranno il mono al retrotreno, 100 cavalli di base (perché sennò Screamin' Eagle se ne va a farsi fo**ere), delle sospensioni che funzionano veramente, e dei freni ancora più performanti di quelli odierni.
E fin qui, secondo me, ci potrebbe anche stare, perché nel frattempo sarà pure cambiata l'utenza.
Per noi dello zoccolo duro, quelli romantici del tutto ferro, della strada infinita ecc, ecc.. continueà ad esserci quel sottobosco di: "Rimesse a modello", e potremo godere del sano rombo e delle altrettanto sane vibrazioni sotto i nostri vecchi culoni pelosi, seguiti dagli sguardi di compatimento dei nuovi harleisti, quelli che non sapranno mai cosa: Può accompagnare solo...
Sia chiaro, anch'io propendo di più per schiera degli analogisti, il mio stereo è un valvolare e la mia fotocamera preferita, dopo la Leica a telemetro, rimane la Nikon F2 (ovviamente ambedue a pellicola).
Ma il progresso dei tempi che cambiano esige le sue vittime, oggi s'è trattato del Daino, ieri era il Kodachrome; la standardizzazione continuerà e domani magari sparirà anche il telaio Touring, e tutto finirà con l'assestarsi ad un livello di (forse) superlatività tecnica, a discapito della qualità emozionale. Praticamente: rimarrà la casata, ma sparirà il prestigio dall'antico blasone (ammesso che a qualcuno potrà fregargliene ancora qualcosa).
Sapete, mi piace pensare che verrà il giorno in cui, su questo forum, ci sarà un 3D intitolato: "RIDATECI L'FXD del 2018".....(probabilmente sarò alzheimerato e non ricorderò un ca++o)
Intanto però...mi tengo ben stretto il Twin Cam, e come Vins andrò al Fakker See con la curiosità di vedere & toccare. Se sarà possibile.
Ho ancora un Harley, riamo sempre le Guzzi e continuo ad odiare la HD
Pan America.
