Interbrand è un’agenzia che si occupa di consulenza per i maggiori brand mondiali, guidando le varie multinazionali attraverso nuovi investimenti e una gestione più accorta dell’azienda. Con l’esperienza pluriennale, Interbrand è arrivata ad assegnare un valore monetario ad ogni singolo brand, stilando una classifica - annualmente aggiornata - dei 100 marchi più importanti del mondo.
Il mondo del motociclismo ha sempre visto un solo marchio all’interno di questa speciale graduatoria, il Bar & Shield di Harley Davidson, ma l’ultimo periodo di profonda crisi ha messo in difficoltà anche il badge più famoso del mondo delle due ruote: la posizione ricoperta è la 98, nel 2010, mentre lo scorso anno si trovava in 76a posizione. La perdita di valore del marchio è stata quantificata con un -24%, ovvero circa 1 miliardo di dollari a perdere.
HD viaggia sul bordo, a causa dei numerosi passi falsi di questi ultimi anni, come la vendita di MV Agusta, la chiusura di Buell e la discussa assunzione di un CEO che sta alla moto come i cavoli a merenda. Inoltre la notizia dell’ultim’ora parla di una discussione fra l’azienda e i sindacati, alla ricerca di un accordo per soddisfare i diritti di licenziamento e le spese sanitarie dei dipendenti rimasti a casa dopo i tagli al personale, e un nuovo piano di ristrutturazione.
Il tutto dovrebbe costare ad HD qualcosa come 85 mln di Dollari, dei quali solo 15 sono destinati al ripristino e modernamento delle strutture, i restanti 70 saranno destinati agli ex dipendenti. L’azienda ha comunque un piano di risparmio annuo che vale 50 mln, ma che si basa sull’attuale produzione senza tenere conto della necessità di nuove proposte voluta dal mercato.
L’età media dell’utenza si sta alzando, le vendite non sono più quelle di una volta e l’ennesima rinfrescata alla gamma era necessaria, ma sempre la solita solfa che difficilmente ripristinerà la tranquillità economica in quel di Milwaukee. In sostanza da un lato urgono investimenti che in questo momento è difficile attuare perchè dall’altro lato i sindacati premono per sistemare le spettanze degli ex dipendenti. Non vorrei essere al posto di Mr. Wandell.
Harley Davidson perde il 24% del valore del suo marchio e...
Harley Davidson perde il 24% del valore del suo marchio e...
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Re: Harley Davidson perde il 24% del valore del suo marchio e...
Recenti news.
Harley-Davidson manterrà la produzione nello stabilimento di Tomahawk, che ha sede in Wisconsin (Stati Uniti). La Casa di Milwaukee ha raggiunto lo scorso 14 settembre un accordo con i tre gruppi che compongono le Rappresentanze Sindacali Unite aziendali. Il contratto siglato sarà efficace a partire da aprile del 2012. La trattativa è avvenuta nel quadro di un processo di ristrutturazione avviato dell’azienda, che ha come obiettivo l’aumento e l’ottimizzazione della produttività. Harley-Davidson sta pianificando una produzione flessibile, che sia in grado di rispondere alle variazioni della domanda, ossia ai cambiamenti dei volumi di mercato legati alle stagioni o ad altri fattori. Gli stabilimenti produttivi saranno inoltre in grado di affrontare con più facilità le richieste di personalizzazione delle moto da parte dei clienti. La Casa statunitense punta dunque su maggiori facilitazioni nella customizzazione dei suoi veicoli. Infine l’accordo prevede anche la possibilità di assumere lavoratori stagionali, con contratti in regola con la legge. La decisione di mantenere la produzione in Wisconsin è il seguito di uno studio che Harley aveva iniziato nei primi mesi di quest’anno per capire se lo stabilimento potesse essere ancora competitivo rispetto ai cambiamenti del mercato, oppure la produzione dovesse essere trasferita altrove.
Il nuovo assetto produttivo comporterà 250 tagli fra i lavoratori dello stabilimento di Milwaukee assunti con un contratto a tempo determinato, che nel 2012 saranno un massimo di 700. Ciò comporterà un risparmio nel flusso di cassa stimato in circa 50 milioni di dollari (37.085.000 euro al cambio odierno) a conclusione dell’annualità 2013, che sarà il primo anno intero con il nuovo contratto. La nota positiva, oltre al fatto che la fabbrica rimarrà dove si trova, è che tutti i lavoratori con un contratto a termine avranno la stessa agevolazione di quelli assunti a tempo in determinato: l’assicurazione sanitaria. A Tomahawk, invece, i lavoratori assunti con un contratto a termine saranno circa 200, quindi 75 in meno rispetto a quelli attuali. In Wisconsin, però, la Casa costruttrice si avvarrà dell’operato di un numero di lavoratori stagionali compresi fra 150 e 250.
Harley-Davidson manterrà la produzione nello stabilimento di Tomahawk, che ha sede in Wisconsin (Stati Uniti). La Casa di Milwaukee ha raggiunto lo scorso 14 settembre un accordo con i tre gruppi che compongono le Rappresentanze Sindacali Unite aziendali. Il contratto siglato sarà efficace a partire da aprile del 2012. La trattativa è avvenuta nel quadro di un processo di ristrutturazione avviato dell’azienda, che ha come obiettivo l’aumento e l’ottimizzazione della produttività. Harley-Davidson sta pianificando una produzione flessibile, che sia in grado di rispondere alle variazioni della domanda, ossia ai cambiamenti dei volumi di mercato legati alle stagioni o ad altri fattori. Gli stabilimenti produttivi saranno inoltre in grado di affrontare con più facilità le richieste di personalizzazione delle moto da parte dei clienti. La Casa statunitense punta dunque su maggiori facilitazioni nella customizzazione dei suoi veicoli. Infine l’accordo prevede anche la possibilità di assumere lavoratori stagionali, con contratti in regola con la legge. La decisione di mantenere la produzione in Wisconsin è il seguito di uno studio che Harley aveva iniziato nei primi mesi di quest’anno per capire se lo stabilimento potesse essere ancora competitivo rispetto ai cambiamenti del mercato, oppure la produzione dovesse essere trasferita altrove.
Il nuovo assetto produttivo comporterà 250 tagli fra i lavoratori dello stabilimento di Milwaukee assunti con un contratto a tempo determinato, che nel 2012 saranno un massimo di 700. Ciò comporterà un risparmio nel flusso di cassa stimato in circa 50 milioni di dollari (37.085.000 euro al cambio odierno) a conclusione dell’annualità 2013, che sarà il primo anno intero con il nuovo contratto. La nota positiva, oltre al fatto che la fabbrica rimarrà dove si trova, è che tutti i lavoratori con un contratto a termine avranno la stessa agevolazione di quelli assunti a tempo in determinato: l’assicurazione sanitaria. A Tomahawk, invece, i lavoratori assunti con un contratto a termine saranno circa 200, quindi 75 in meno rispetto a quelli attuali. In Wisconsin, però, la Casa costruttrice si avvarrà dell’operato di un numero di lavoratori stagionali compresi fra 150 e 250.
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Re: Harley Davidson perde il 24% del valore del suo marchio e...
Vabbè dai...
Vediamola in positivo...
Se la mo.co. dovesse chiudere, sai la quotazione delle nostre moto come schizzanalle stelle!!!!

Vediamola in positivo...
Se la mo.co. dovesse chiudere, sai la quotazione delle nostre moto come schizzanalle stelle!!!!


Re: Harley Davidson perde il 24% del valore del suo marchio e...
Grido ha scritto:Vabbè dai...
Vediamola in positivo...
Se la mo.co. dovesse chiudere, sai la quotazione delle nostre moto come schizzanalle stelle!!!!
Poco ma sicuro!!!!

Ma si spera sempre che non succeda...............
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- Silverpearl
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Re: Harley Davidson perde il 24% del valore del suo marchio e...
Signori.. bla, bla, bla, solo strateggia finanziaria... fidatevi.
E fu così che l'Harley chiuse bottega.........


E fu così che l'Harley chiuse bottega.........




Re: Harley Davidson perde il 24% del valore del suo marchio e...
E’ entrato a far parte della ristretta schiera di amministratori di Harley Davidson anche John Anderson. Un nome che ai più non dice assolutamente nulla, ma si tratta dell’ex CEO di Levi Strauss & Co, più famosa marca di jeans e uno dei principali brand di abbigliamento al mondo. Mr. Anderson è stato in carica alla Levi’s dal 2006.
Perchè una scelta del genere? il presidende di HD Barry K Allen ci illumina: “Levi’s è uno dei più quotati marchi internazionali, l’esperienza di John con il mercato internazionale ha fatto crescere questo marchio a livello globale. La sua presenza accresce la nostra esperienza nell’intento di dimensionare meglio il nostro obbiettivo, ovvero una crescita mondiale del brand Harley-Davidson”
Anderson ha seguito una grande quantità di operazioni marketing e merchandising dal 2006, con ruoli operativi come presidente della sezione Asia-Pacifico e presidente dell’organizzazione per la fornitura. Il Signor Jeans si occuperà anche del brand interno di abbigliamento tecnico e casual HD. Probabilmente la factory di Milwaukee non sa più che pesci pigliare nel mare tempestoso della sua situazione finanziaria; l’importante è non vedere un prossimo modello con il telaio in Denim.

Perchè una scelta del genere? il presidende di HD Barry K Allen ci illumina: “Levi’s è uno dei più quotati marchi internazionali, l’esperienza di John con il mercato internazionale ha fatto crescere questo marchio a livello globale. La sua presenza accresce la nostra esperienza nell’intento di dimensionare meglio il nostro obbiettivo, ovvero una crescita mondiale del brand Harley-Davidson”
Anderson ha seguito una grande quantità di operazioni marketing e merchandising dal 2006, con ruoli operativi come presidente della sezione Asia-Pacifico e presidente dell’organizzazione per la fornitura. Il Signor Jeans si occuperà anche del brand interno di abbigliamento tecnico e casual HD. Probabilmente la factory di Milwaukee non sa più che pesci pigliare nel mare tempestoso della sua situazione finanziaria; l’importante è non vedere un prossimo modello con il telaio in Denim.


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