un applauso all'Australia
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BlackRider
un applauso all'Australia
qualche ora fa mia sorella mi ha postato questo messaggio (sarà una bufala? boh... però la cosa fa pensare... meditiamoci gente meditiamoci...)
AUSTRALIA DA' LEZIONE DI CIVILTA' A TUTTO L'OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciarec l’Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Il primo ministro John Howard ha scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
“Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati”.
AUSTRALIA DA' LEZIONE DI CIVILTA' A TUTTO L'OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciarec l’Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Il primo ministro John Howard ha scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
“Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati”.
Re: R: un applauso all'Australia
Un parlare civile e degno di rispetto.
Solo noi abbiamo degli idioti al governo che un discorso del genere non saprebbero nemmeno da che parte iniziarlo..
Qui fanno tutti quel c.... che vogliono senza rispetto per il paese che li ospita.
Ma ovviamente dove ci sono immigrati c è guadagno per molti.
Bisogna svegliarsi che è ora!
Solo noi abbiamo degli idioti al governo che un discorso del genere non saprebbero nemmeno da che parte iniziarlo..
Qui fanno tutti quel c.... che vogliono senza rispetto per il paese che li ospita.
Ma ovviamente dove ci sono immigrati c è guadagno per molti.
Bisogna svegliarsi che è ora!
MODERATORE FORUM
Re: un applauso all'Australia
Decenni di irrisione verso i valori fondanti della nostra civiltà (grazie alla maggior parte dei magistrati, insegnanti, giornalisti, intrattenitori tv, intellettuali, etc) hanno creato il sistema di guano dentro quale ci troviamo tutti.
Non ne vedo uscita.
Mi fermo, sennò mi carcerano.
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- Alfredo
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Re: un applauso all'Australia
Bravi. Non mi va di dire altro.
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BlackRider
Re: un applauso all'Australia
per esperienza vissuta in famiglia posso dirvi quanto segue:
Mio padre emigrò in Australia nel lontano 1956, in cerca di fortuna... e la trovò; iniziò a fare diversi lavori (nel '54 la sorella ed il cognato erano emigrati anche loro in Australia) sino a quando si stabilizzò nelle ferrovie australiane con un ottimo stipendio tanto che, nel giro di qualche anno, gli permise di comprarsi una bella villetta, una macchina ed un bel tenore di vita.
Mi raccontava sempre, quando era in vita, di come si comportava lui e gli italiani emigrati li... erano tanti agnellini, guai a chi usciva fuori dal seminato; in quegli anni vigeva un rigore che forse tuttora ancora esiste in Australia; comunque sta di fatto che i nostri emigranti dovevano rispettare le regole del buon vicinato, erano rispettosi, non si ubriacavano, non commettevano atti violenti, pensavano solo a lavorare e ad integrarsi con gli australiani che, col passare del tempo, avevano ormai riposto fiducia ai nostri connazionali tanto da frequentarsi a vicenda nelle reciproche case.
Ho delle foto di quando ero bambino (ve l'ho detto in più di qualche occasione che sono nato li), foto ricordo che ci ritraggono in compagnia di famiglie australiane che nel frattempo mio padre e mia madre avevano conosciuto e fatto amicizia negli anni (i miei rimasero in Australia per ben 11 anni).
Concludo dicendo che tutti dovrebbero adeguarsi al posto in cui si vive, volente o dolente. senza cercare di sopraffare i residenti perchè, nel pieno rispetto del buon vivere, chi entra in casa altrui deve chinare la testa e obbedire alle leggi locali.
Mio padre emigrò in Australia nel lontano 1956, in cerca di fortuna... e la trovò; iniziò a fare diversi lavori (nel '54 la sorella ed il cognato erano emigrati anche loro in Australia) sino a quando si stabilizzò nelle ferrovie australiane con un ottimo stipendio tanto che, nel giro di qualche anno, gli permise di comprarsi una bella villetta, una macchina ed un bel tenore di vita.
Mi raccontava sempre, quando era in vita, di come si comportava lui e gli italiani emigrati li... erano tanti agnellini, guai a chi usciva fuori dal seminato; in quegli anni vigeva un rigore che forse tuttora ancora esiste in Australia; comunque sta di fatto che i nostri emigranti dovevano rispettare le regole del buon vicinato, erano rispettosi, non si ubriacavano, non commettevano atti violenti, pensavano solo a lavorare e ad integrarsi con gli australiani che, col passare del tempo, avevano ormai riposto fiducia ai nostri connazionali tanto da frequentarsi a vicenda nelle reciproche case.
Ho delle foto di quando ero bambino (ve l'ho detto in più di qualche occasione che sono nato li), foto ricordo che ci ritraggono in compagnia di famiglie australiane che nel frattempo mio padre e mia madre avevano conosciuto e fatto amicizia negli anni (i miei rimasero in Australia per ben 11 anni).
Concludo dicendo che tutti dovrebbero adeguarsi al posto in cui si vive, volente o dolente. senza cercare di sopraffare i residenti perchè, nel pieno rispetto del buon vivere, chi entra in casa altrui deve chinare la testa e obbedire alle leggi locali.
- Massi
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- Iscritto il: 27/05/2015, 20:35
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Re: un applauso all'Australia
La cosa grave sapete quale'? Che battiamo le mani all'Australia per affermazioni che se ci pensiamo bene sono logiche e del tutto normali... quasi ovvie..questo dimostra quanto invece qui in Italia siamo dei rincoglioniti ... Se applaudiamo uno che dice (giustamente) che 2+2 fa 4 e' perché qui da noi purtroppo 2+2 fa 3. Io non ce l'ho con nessuno ma credo che affermazioni come quelle fatte dall'Australia siano sacrosante.
American Art: metallo su tela "forty-eight"
Re: un applauso all'Australia
Ragazzi, è una vita che lo dico a tutti, ma con scarsi risultati....... smettete di credere a tutte le Puxxanate che scrivono su Facebook!
Comincio seriamente a odiarlo quel Social Network!
Il co****** di turno scrive la prima cosa che gli passa per la testa e migliaia di persone si bevono e addirittura condividono la "notizia", senza preoccuparsi di capire se sia vera o meno!
Basta fare una semplice ricerca su google per scoprire che è una bufala, per giunta del 2010......
http://attivissimo.blogspot.it/2010/02/ ... primo.html
P.S. Scusate per lo sfogo, ma è più forte di me, odio le bugie, soprattutto quelle inutili!
Comincio seriamente a odiarlo quel Social Network!
Il co****** di turno scrive la prima cosa che gli passa per la testa e migliaia di persone si bevono e addirittura condividono la "notizia", senza preoccuparsi di capire se sia vera o meno!
Basta fare una semplice ricerca su google per scoprire che è una bufala, per giunta del 2010......
http://attivissimo.blogspot.it/2010/02/ ... primo.html
P.S. Scusate per lo sfogo, ma è più forte di me, odio le bugie, soprattutto quelle inutili!
Re: un applauso all'Australia
fra107, la faccenda non cambia granchè.
Bufala?
Resta un pensiero che hanno in molti.

Bufala?
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- Massi
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Re: un applauso all'Australia
Quoto Stein ... Che sia una bufala o no cambia poco... Sono comunque parole sacrosante che tutti gli Stati dovrebbero far diventare obbligo... non solo per gli islamici ma per chiunque entri in uno stato che lo ospita punto.
American Art: metallo su tela "forty-eight"

