Per quella che e’ stata la mia esperienza in Italia posso dire che negli States il tutto e’ vissuto in maniera diversa, per molti aspetti in modo piu’ vero e genuino.Massimo ha scritto:Morris ma li da te questa cosa com è vista?
Come la pensano gli americani?
:mrgreen:
La cultura biker e’ indiscutibilmente nata negli USA e tutt’oggi si puo’ toccare con mano e vivere questa forte eredita’ del passato. Tutto quello che e’ arrivato in Europa in molti casi si e’ tradotto in uno scimmiottare qualcosa che in realta’ non si e’.
Un piccolo esempio: so per certo che alcuni Chapter HOG in Italia prima di dare ai nuovi iscritti le agognate patch richiedono un periodo di probation e quando hai dimostrato che sei uno “tosto” allora puoi entrare a far parte del gruppo. Qui negli States se ti vuoi iscrivere vai dal dealer, passi in cassa, paghi la quota e ti danno tutte le patch che vuoi senza neanche conoscere o passare dal direttivo. Il concetto e’ semplice, si vede sulla strada chi sei.
Gli Americani sono stati da sempre abituati a viaggiare sulle lunghe distanze sia in moto che in macchina e la cultura del viaggio e dello scoprire e’ molto radicata nelle persone.
Per non parlare dei tatuaggi. Moltissimi Americani sono tatuati e il tatuaggio e’ visto come una cosa del tutto normale.
La Motor Company e’ vista e vissuta come un’emblema Americano, qualcosa di cui andare orgogliosi e altamente patriotico! Non a caso leggevo di recente che il 48% del parco moto degli States (quindi quasi una moto su due) e’ Harley.
L’Harley fa parte della cultura Americana ed e’ parte integrale del modo di vivere di moltissimi Americani.
Probabilmente chi ha cogniato il detto “chi compra Harley compra uno stile di vita” si riferiva allo stile di vita degli Americani.
Poi per carita’, anche qui ci sono i tizi con i trailer o i fenomeni da circo di cui scriveva sopra Xelo che vanno pazzi per la fiera del “guardami, guardami….”!