Massimo ha scritto:Da ex musicista posso capire. Posso capire anche la depressione....ma morire in quel modo lo posso concepire solo se hai un male incurabile.
Non certo il non poter suonare.
A 71 anni raggiunti non era più un ragazzo che deve farsi strada.
Avrà avuto una famiglia o dei figli?
Poteva godersi la vita ancora per molti anni...
Peccato..peccato davvero.
Caro Massimo, sono d'accordo con te, togliersi la vita a meno di non avere un male incurabile è un gesto estremo che può essere spiegato soltanto con la pazzia, o appunto il male di vivere in fase acuta di cui soffriva Emerson.
Riguardo alla famiglia, al "nostro" andò buca nel '94 credo, quando a causa di divorzio dovette lasciare una sostanziosa (per non dire enorme), parte del patrimonio accumulato alla ex moglie, casa compresa,
motivo principale del trasferimento negli Stati Uniti.
Lì gli fu diagnosticata una malattia alla mano, forse causata dal suo modo energico di suonare (cito a braccio da wikipedia), che lo tenne lontano dalla musica finché non fu operato con successo, infatti incise e suonò ancora.
Ora non so bene se a ripresentarsi fu il medesimo malanno, o una cosa del tutto nuova.
Fatto sta che ciò concorse a farlo entrare nel tunnel buio dal quale è uscito nel modo che sappiamo.
Purtroppo da quel tunnel, una volta imboccato difficilmente se ne esce, a meno di non intervenire tempestivamente fin dal primo manifestarsi, altrimenti diventa cronica ed è un casino.
Certo con le cure attuali si può migliorare, si possono trascorrere momenti anche felici, ma il depresso cronico non guarisce.
E lo dico con cognizione di causa, avendo avuto una ex suocera con la stessa malattia.
Emblematica a tal proposito è la frase pronunciata da Mastroianni riguardo a Vittorio Gassman, suo caro amico e grande depresso cronico.
-Io ho solo un cancro, ma lui... Ha la depressione...povero Vittorio-