Dopo attenta ricerca ho capito cos'è somaglia.
Mi manca ancora da capire se sei del 65. Così per curiosita eh....
AMARCORD...
Re: AMARCORD...
Ultima modifica di Mr.White il 26/06/2014, 10:30, modificato 1 volta in totale.
Più strada e meno pippe...
Re: AMARCORD...
RobyVR ha scritto:7mzo ha scritto: Ueeeeee.....vaccabestia....bella Zio, stai guardingo....adesso ti taggo su face e ti tolgo l'ami.....dai raga delettiamo questo old dal forum!!!!7mzo ha scritto:Somaglia....vaccabestia!!!!!!!
Capito un casso....
Vaccabestia Zio .....non capisci perchè sei old.....il forum è una cosa da giovani..... te devi andare a giocare a boccie con quelli della casa di riposo ....... suoraaaaaaaaaaaaaa Roby è al computer......toglietelooooooooo
sa vaccabestia......adesso studio un pò perchè domani ho l'esame di terza media e non posso fare sega!!!!!
Ciao raga....ci si becca ......
(Vaccabestia......ripensandoci mi vengono in mente negli anni '80 i paninari....non si capiva una ciospola di quello che dicevano!!!!!)
...tutti nella vita dovrebbero provare almeno una volta Sabrina Salerno!
Re: AMARCORD...
Classe '68 nativo in quei di Como. 
Mi sa che a parte qualche vero giovane,molti di noi si aggirano nella fascia tra il '60 e il '70. Poi abbiamo qualche senior nella fascia tra il '50 e il '60.
Per cui ai voglia in quanto a ricordi.
Molto bello lo spaccato di vita in campagna. Il mio paese è una cittadina piccola,una frazione che dista pochi km dal centro di Como.
Ma nonostante la vicinanza con il centro città,offriva molto scorci di vita agreste.
Bastava fare quattro passi e scendere nella zona chiamata il Bassone,per trovare moltissime fattorie dove rifornirsi delle cose buone di una volta.
In paese c'era il postaio detto anche il lattaio. Nessun supermarket,ma un semplice bancone dove ci si forniva di tutto. Più una drogheria.
Li si vendevano dalle sigarette ai prodotti per la casa. Ed era il posto da me maggiormente frequentato.
Figurine Panini,macchinine,dolci e miccette erano i gadget che a noi bambini interessavano di più.
C'era un bar dove si ritrovava la generazione di mio fratello (classe '58) e delle panchine dove stavano con le loro motociclette a passare le serate e i pomeriggi del sabato e della domenica. Il termine weekend non era ancora utilizzato.
Un paese semplice,con due fermate per l'autobus di cui una a pensilina. E un grande prato detto Piazza D'armi (i soldati una volta ci facevano addestramento) dove ogni anno arrivava il circo o il luna park.
Noi bambini come ho già scritto passavamo gran parte del nostro tempo nei cortili dei palazzi dove abitavamo. Per noi andare in paese (7/8 anni) era spesso vietato,perchè si doveva uscire in strada,e il passaggio delle macchine era visto come un pericolo.
Oggi sorrido perchè il traffico di allora era davvero poco e le strade rispetto ad oggi erano decisamente più sicure.
Andare in paese significava andare alla chiesa. Non per culto o altro,ma solo perchè la location dove c'era la modernissima chiesa,era tutto prato,rampe in terra e scorciatoie che portavano nei boschi subito dietro.
In questa foto sotto mi si vede in una età non ben definita sul terrazzo di casa,dove dietro si vede il paese ancora privo di tutte le case che poi son venute.
Tornando alla via dove "quelli più grandi" stavano con le loro moto,quello era un posto quasi mistico.
Ricordo i ragazzi quasi tutti coi capelli lunghi e le barbe folte. Le ragazze alcune portavano i classici pantaloni a zampa,oppure delle gonne molto lunghe con disegni a fiori.
Si radunavano li e con le chitarre facevano musica insieme. Roba che noi ci fermavamo ammirati ad ascoltare.
Oltre alle moto avevano svariate automobili,ricordo un 128 blu,una bianchina bianca,il renault 4 e citroen dyane.
Le moto erano quasi tutte da cross (i primi anni) con marchi come Morini,Ancillotti,Aspes,Cimatti,Dkw,Fantic ecc ecc.
Facevano un baccano della miseria perchè le marmitte non ce n'era una originale!
Noi li guardavamo con ammirazione,erano i nostri fratelli maggiori o amici degli amici e così via.
Ricordo il primo giro in moto che mi fece fare mio fratello. La moto era una Aermacchi Harley Davidson 125 e io avrò avuto 6 o 7 anni.
Stavo aggrappato a lui perchè sulla sella lo spazio era quello che era.. La moto vibrava tantissimo tanto da mettere paura.
Il casco non lo metteva nessuno,forse quelli con le grosso moto stradali le 500 o giù di li.
Continua.
Mi sa che a parte qualche vero giovane,molti di noi si aggirano nella fascia tra il '60 e il '70. Poi abbiamo qualche senior nella fascia tra il '50 e il '60.
Per cui ai voglia in quanto a ricordi.
Molto bello lo spaccato di vita in campagna. Il mio paese è una cittadina piccola,una frazione che dista pochi km dal centro di Como.
Ma nonostante la vicinanza con il centro città,offriva molto scorci di vita agreste.
Bastava fare quattro passi e scendere nella zona chiamata il Bassone,per trovare moltissime fattorie dove rifornirsi delle cose buone di una volta.
In paese c'era il postaio detto anche il lattaio. Nessun supermarket,ma un semplice bancone dove ci si forniva di tutto. Più una drogheria.
Li si vendevano dalle sigarette ai prodotti per la casa. Ed era il posto da me maggiormente frequentato.
Figurine Panini,macchinine,dolci e miccette erano i gadget che a noi bambini interessavano di più.
C'era un bar dove si ritrovava la generazione di mio fratello (classe '58) e delle panchine dove stavano con le loro motociclette a passare le serate e i pomeriggi del sabato e della domenica. Il termine weekend non era ancora utilizzato.
Un paese semplice,con due fermate per l'autobus di cui una a pensilina. E un grande prato detto Piazza D'armi (i soldati una volta ci facevano addestramento) dove ogni anno arrivava il circo o il luna park.
Noi bambini come ho già scritto passavamo gran parte del nostro tempo nei cortili dei palazzi dove abitavamo. Per noi andare in paese (7/8 anni) era spesso vietato,perchè si doveva uscire in strada,e il passaggio delle macchine era visto come un pericolo.
Oggi sorrido perchè il traffico di allora era davvero poco e le strade rispetto ad oggi erano decisamente più sicure.
Andare in paese significava andare alla chiesa. Non per culto o altro,ma solo perchè la location dove c'era la modernissima chiesa,era tutto prato,rampe in terra e scorciatoie che portavano nei boschi subito dietro.
In questa foto sotto mi si vede in una età non ben definita sul terrazzo di casa,dove dietro si vede il paese ancora privo di tutte le case che poi son venute.
Tornando alla via dove "quelli più grandi" stavano con le loro moto,quello era un posto quasi mistico.
Ricordo i ragazzi quasi tutti coi capelli lunghi e le barbe folte. Le ragazze alcune portavano i classici pantaloni a zampa,oppure delle gonne molto lunghe con disegni a fiori.
Si radunavano li e con le chitarre facevano musica insieme. Roba che noi ci fermavamo ammirati ad ascoltare.
Oltre alle moto avevano svariate automobili,ricordo un 128 blu,una bianchina bianca,il renault 4 e citroen dyane.
Le moto erano quasi tutte da cross (i primi anni) con marchi come Morini,Ancillotti,Aspes,Cimatti,Dkw,Fantic ecc ecc.
Facevano un baccano della miseria perchè le marmitte non ce n'era una originale!
Noi li guardavamo con ammirazione,erano i nostri fratelli maggiori o amici degli amici e così via.
Ricordo il primo giro in moto che mi fece fare mio fratello. La moto era una Aermacchi Harley Davidson 125 e io avrò avuto 6 o 7 anni.
Stavo aggrappato a lui perchè sulla sella lo spazio era quello che era.. La moto vibrava tantissimo tanto da mettere paura.
Il casco non lo metteva nessuno,forse quelli con le grosso moto stradali le 500 o giù di li.
Continua.
MODERATORE FORUM
Re: R: AMARCORD...
Tiè, beccateve questa, 1974 futuro motociclista in tenuta da campo giochi cemancoglialbanesi....
Io su Morini 175 dello Zio, felice come una pasqua...
Notare la "borsa da serbatoio" borsello appesa allo specchietto.
Io su Morini 175 dello Zio, felice come una pasqua...
Notare la "borsa da serbatoio" borsello appesa allo specchietto.
Più strada e meno pippe...
Re: AMARCORD...
Forte quella foto Roby,e sei anche fortunato,perchè io di foto così praticamente non ne ho. Mio fratello era piuttosto taccagno in tal senso e le poche foto che mi ha fatto si possono contare sulle dita di una mano....
Era più grande il casco di te! Che storia!
Il borsello di pelle o plastica che fosse era tipico di quell'epoca. Ricordo che c'era su alcune delle moto di mio fratello,specie quelle da fuoristrada.
Ci si mettevano dentro i documenti,gli atrezzi,o le sigarette.
Era più grande il casco di te! Che storia!
Il borsello di pelle o plastica che fosse era tipico di quell'epoca. Ricordo che c'era su alcune delle moto di mio fratello,specie quelle da fuoristrada.
Ci si mettevano dentro i documenti,gli atrezzi,o le sigarette.
MODERATORE FORUM
Re: AMARCORD...
arthur22 ha scritto:Tanto il censimento ...,, classe 75 ....,,
Un pischello!!!
MODERATORE FORUM
Re: AMARCORD...
Dato che ho un attimo di tempo proseguo..
Roby con la su stupenda foto,mi ha fatto ricordare l'emozione di salire in sella ad una moto a quella età.
La prima moto di mio fratello è stata un Guzzi Dingo cross 50. Lui aveva 14 anni.......io 4,per cui mi era impossibile anche solo immaginare di starci sopra.
Anni dopo quando lui aveva il suo bel 125,nel box c'era anche un Morini Corsarino 50. Moto con cui dietro molta insistenza,mi fece imparare i primi rudimenti della guida.
Cmq ciò che maggiormente ricordo,qualche anno dopo,è lo Scrambler Ducati 450 giallo e cromo.
Una moto per me da paura!
Procedura d'avviamento che tra decompressore e pedivella era uno spettacolo ammirare. Vibrava....porcamiseria se vibrava!
Vibrava così tanto che quando mi portava scendevo con i piedi addormentati!!
Tenuta di guida estiva in manica di camicia,jeans,ray-ban a goccia e capelli al vento. Io dietro in calzoni corti che mi tenevo stretto provando un mix di gioia e paura insieme!
Non era uno che andava piano,e lo scramblerone sembrava dovesse smontarsi ad ogni curva,invece tirava su dai tornanti come un trattore e lo scarico sparava scoppi che mi facevano saltare sulla sella!
Quando scendevo a lui lacrimavano gli occhi per il vento e io avevo i capelli sparati in aria solo dalla parte in cui guardavo.
Ma che bello era?
La sua compagnia si ritrovava spesso nel nostro garage. Coi motori ci sapeva fare e spesso le moto le vedevo sdraiate a terra con la frizione aperta mentre lui sempre in camicia,sostituiva dischi o smontava catene.
Il garage era anche la sala prove dove il suo gruppo musicale (breve durata) faceva un baccano della miseria.
Chitarre elettriche Eko e amplificatori Davoli mi affascinavano tanto quanto le moto.
A 10 anni infatti presi la mia prima lezione di chitarra.
Continua.
Roby con la su stupenda foto,mi ha fatto ricordare l'emozione di salire in sella ad una moto a quella età.
La prima moto di mio fratello è stata un Guzzi Dingo cross 50. Lui aveva 14 anni.......io 4,per cui mi era impossibile anche solo immaginare di starci sopra.
Anni dopo quando lui aveva il suo bel 125,nel box c'era anche un Morini Corsarino 50. Moto con cui dietro molta insistenza,mi fece imparare i primi rudimenti della guida.
Cmq ciò che maggiormente ricordo,qualche anno dopo,è lo Scrambler Ducati 450 giallo e cromo.
Una moto per me da paura!
Procedura d'avviamento che tra decompressore e pedivella era uno spettacolo ammirare. Vibrava....porcamiseria se vibrava!
Vibrava così tanto che quando mi portava scendevo con i piedi addormentati!!
Tenuta di guida estiva in manica di camicia,jeans,ray-ban a goccia e capelli al vento. Io dietro in calzoni corti che mi tenevo stretto provando un mix di gioia e paura insieme!
Non era uno che andava piano,e lo scramblerone sembrava dovesse smontarsi ad ogni curva,invece tirava su dai tornanti come un trattore e lo scarico sparava scoppi che mi facevano saltare sulla sella!
Quando scendevo a lui lacrimavano gli occhi per il vento e io avevo i capelli sparati in aria solo dalla parte in cui guardavo.
Ma che bello era?
La sua compagnia si ritrovava spesso nel nostro garage. Coi motori ci sapeva fare e spesso le moto le vedevo sdraiate a terra con la frizione aperta mentre lui sempre in camicia,sostituiva dischi o smontava catene.
Il garage era anche la sala prove dove il suo gruppo musicale (breve durata) faceva un baccano della miseria.
Chitarre elettriche Eko e amplificatori Davoli mi affascinavano tanto quanto le moto.
A 10 anni infatti presi la mia prima lezione di chitarra.
Continua.
MODERATORE FORUM
Re: AMARCORD...
Una pausa nei racconti,un passaggio fotografico tra i nostri vecchi giochi.
Vediamo chi se li ricorda tutti.
Va beh questa penso l'abbiamo avuto un pò tutti. Quante partite con gli amici a regolare le spazzole sotto le macchinine!
Questi a chi piacevano furono una rivoluzione.
Quanta pubblicità in tv....poca resa....tanta spesa....
Vediamo chi se li ricorda tutti.
Va beh questa penso l'abbiamo avuto un pò tutti. Quante partite con gli amici a regolare le spazzole sotto le macchinine!
Questi a chi piacevano furono una rivoluzione.
Quanta pubblicità in tv....poca resa....tanta spesa....
MODERATORE FORUM
Re: AMARCORD...
Penso sia entrato nella casa di tutti noi...ma dopo un pò due palle.....
Il Going! Un mito per noi bambini. Usato normalmente non era altro che una specie di palla che scorre su due fili. In modalità SADICA ci si faceva saltare le nocche delle mani con dei tiri fortissimi!
Il mangiadischi...Questo non era un gioco,ma un modo per ascoltare i 45 giri ovunque. La figlia della mia vicina ne aveva uno uguale.....ci ascoltava sempre Little Tony....
Queste non ricordo come si chiamavano......in gran voga tra le ragazze,anche noi maschietti amavamo molto far fuori qualche dito!
Il Going! Un mito per noi bambini. Usato normalmente non era altro che una specie di palla che scorre su due fili. In modalità SADICA ci si faceva saltare le nocche delle mani con dei tiri fortissimi!
Il mangiadischi...Questo non era un gioco,ma un modo per ascoltare i 45 giri ovunque. La figlia della mia vicina ne aveva uno uguale.....ci ascoltava sempre Little Tony....
Queste non ricordo come si chiamavano......in gran voga tra le ragazze,anche noi maschietti amavamo molto far fuori qualche dito!
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