Giro in solitaria
Inviato: 20/09/2023, 21:34
Oggi ho fatto il mio primo vero giro quindi programmando percorso, tempi, clima e cose varie. Non ho foto perché mi rompo i co****ni a farle per cui accontentatevi della descrizione a parole. Questo il percorso: partenza da Roma, Salaria fino a Rieti, poi Antrodoco, poi direzione L’Aquila tramite il valico di Sella di Corno e rientro in autostrada. Circa 250 km fatti in tre ore e mezza benzina e pause comprese.
Il clima a Roma, diciamo subito che fa cagare. Caldo, nuvoloso e afoso però avevo libera solo stamattina quindi questo ci teniamo. Parto alle 9 e qualche minuto, faccio benzina e imbocco la Salaria che a me piace un sacco. Dopo i primi 25/30 km la strada si allarga così come il panorama. L’asfalto è abbastanza buono (in alcuni punti decente, in altri un biliardo). Poco traffico e molti velox per cui sto abbastanza tranquillo. Piano piano rinfresca. Da Rieti ad Antrodoco sono circa 20 km di curve… di cui 15 passati dietro una macchina della stradale e anche qui gas al minimo, il panorama però è veramente bello. Per chi non lo conosce è una gola in mezzo ai boschi.
Ad Antrodoco prendo un caffè e saggiamente decido di mettermi la felpa che mi ero portato. Adesso c’è da divertirsi con le curve. La vegetazione si fa sempre più da montagna così come la temperatura. Incontro pochi motociclisti (per la precisione: una softail standard, una sportster e, un Gs e un’Africa Twin). La strada a me piace davvero tanto, c’è un po’ di tutto: curve veloci, curve lente, qualche tornante all’inizio e qualche rettilineo, il tutto in uno scenario che non saranno le Alpi ma parecchio gradevole. Scollino e scendo per L’Aquila. Faccio noiosamente il tratto fino all’autostrada e mi sorbisco 7/8 km di marcia a una corsia per gli eterni lavori in corso che affliggono l’A24.
Finite le deviazioni e i lavori spalanco. Che dire… non ho molta esperienza ma la moto ha una spinta poderosa. Fino ai duec… ai… insomma, anche ad alte velocità ha una stabilità incredibile, non vibra, non ondeggia, se non fosse per il casco che preme sulla fronte non sembra nemmeno di andare a d… a… vabbè ci siamo capiti.
Arrivo a casa alle 12.45 circa. Mi cambio per andare al lavoro e non vedo l’ora di rimettere il cu*o sulla sella.
Il clima a Roma, diciamo subito che fa cagare. Caldo, nuvoloso e afoso però avevo libera solo stamattina quindi questo ci teniamo. Parto alle 9 e qualche minuto, faccio benzina e imbocco la Salaria che a me piace un sacco. Dopo i primi 25/30 km la strada si allarga così come il panorama. L’asfalto è abbastanza buono (in alcuni punti decente, in altri un biliardo). Poco traffico e molti velox per cui sto abbastanza tranquillo. Piano piano rinfresca. Da Rieti ad Antrodoco sono circa 20 km di curve… di cui 15 passati dietro una macchina della stradale e anche qui gas al minimo, il panorama però è veramente bello. Per chi non lo conosce è una gola in mezzo ai boschi.
Ad Antrodoco prendo un caffè e saggiamente decido di mettermi la felpa che mi ero portato. Adesso c’è da divertirsi con le curve. La vegetazione si fa sempre più da montagna così come la temperatura. Incontro pochi motociclisti (per la precisione: una softail standard, una sportster e, un Gs e un’Africa Twin). La strada a me piace davvero tanto, c’è un po’ di tutto: curve veloci, curve lente, qualche tornante all’inizio e qualche rettilineo, il tutto in uno scenario che non saranno le Alpi ma parecchio gradevole. Scollino e scendo per L’Aquila. Faccio noiosamente il tratto fino all’autostrada e mi sorbisco 7/8 km di marcia a una corsia per gli eterni lavori in corso che affliggono l’A24.
Finite le deviazioni e i lavori spalanco. Che dire… non ho molta esperienza ma la moto ha una spinta poderosa. Fino ai duec… ai… insomma, anche ad alte velocità ha una stabilità incredibile, non vibra, non ondeggia, se non fosse per il casco che preme sulla fronte non sembra nemmeno di andare a d… a… vabbè ci siamo capiti.
Arrivo a casa alle 12.45 circa. Mi cambio per andare al lavoro e non vedo l’ora di rimettere il cu*o sulla sella.