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Il patriota è un gentiluomo
Il nazionalista è un gradasso

Il patriota offre lealtà al Paese e da esso pretende correttezza interna ed esterna
Il nazionalista è servo ideologico e non conosce lealtà alcuna

Il patriota vince o perde con onore
Il nazionalista vince o perde con disonore

Allo stesso modo esiste una differenza tra non sentire senso dalla Patria e agire a favore, anche inconsapevolmente, di altre nazioni.

Personalmente, non apprezzo l'idea secondo cui la Patria non abbia senso e sia un concetto antistorico, in quanto noi saremo in base a quanto sentiamo di essere ed essere stati, ma il confronto tra la mia idea e quella opposta è possibile. Impossibile è il confronto con chi finisce per fare interessi esteri e, questo, accade molto spesso quando non si fanno i propri come nazione. Nessun Paese privilegia l'altro rispetto a sé, tranne appunto l'Italia, sempre in prima fila a battersi il petto per i grandi principii altrui, portando acqua al mulino di chi fa tutt'altro.

Ritengo che sia chi fa interessi esteri sia i nazionalisti senza onore siano solo "utili idioti" utilizzati da altri: i primi da chi vive utopie mondialiste, i secondi da chi vuole gli interessi del Paese. Evidentemente tra i due preferisco i secondi ma, sostanzialmente, ritengo siano entrambi sottospecie intellettuali.