eccomi, ci sono pure stato in viaggio di nozze, 2 settimane tra tokyo e kyoto (nell'ormai lontano ottobre 2015, sigh).
da vedere è ancora più bello di quanto si legge/vede, ci sono sfumature in quello che si visita o nella gente che si incontra che è difficile da raccontare.
l'ho visitato con il GiappoTour:
https://www.marcotogni.it/giappotour/
un sistema molto bello perchè sei in giro per la città in un piccolo gruppo, con una guida italiana sempre con te per tutta la durata del viaggio, che ha vissuto in giappone e quindi conosce veramente le zone e cosa far visitare. tutto spostandosi con mezzi pubblici e mangiando per locali. nulla di prenotato (se non l'hotel per dormire) e massima libertà di staccarsi dal gruppo quando si vuole. ci si immerge veramente nella vita giapponese.
direi che la guida italiana è fondamentale dato che in giappone poche persone parlano inglese, e interpretare ideogrammi o informazioni può essere difficile, soprattutto se ci si ritrova in situazioni partcolari.
tante cose mi sono rimaste impresse...
innanzitutto l'ordine e la pulizia, a livello maniacale. a tokyo non esistono cestini, eppure non c'è nulla per terra nonostante in ogni angolo ci siano macchinette automatiche per bibite e snack. ci si porta tutto a casa.
gentilezza ed educazione, a volte al limite del fastidioso, ma è la loro cultura.
qualsiasi persona a cui chiedi ti aiuterà... e nessuno ti dirà mai "no", piuttosto cercano di fare giri di parole o proporti un'alternativa.
i konbini ovunque, piccoli negozi aperti 24/24 in cui trovare di tutto, dal cibo all'elettronica, o articoli per la casa. abbiamo visto gli snack più assurdi e gli oggetti più strani. kitkat al gusto the-matcha, oreò alla banana, altre strane cose...
i loro locali (sushi, ma anche altri cibi tipici) sono piccolissimi, e molto economici. mangiavano tanto e bene in 2 con 7-8 euro (al cambio). questo perchè nelle città le persone mangiano tantissimo fuori casa. e si va per mangiare, quindi finito di farlo si lascia il posto, non ci si intrattiene.
ci sono interi quartieri di tokyo dedicati ad esempio ai manga, all'elettronica, a qualsiasi cosa vi venga in mente.
sono entrato in palazzi di 4-5 piani contenenti solo action figures e oggettistica di cartoni animati e manga.
fumetterie sotterranee contenenti migliaia di manga, tutti in ordine, catalogati, numerati. usati e nuovi.
il loro rapporto con la sessualità è molto più libero che da noi, anche (e non so se sia un bene) per alcuni aspetti che da noi sono mal visti: sono entrato in una fumetteria, e i primi fumetti al piano terra, all'ingresso ed in bella vista erano di manga porno con ragazze dotate di... diciamo "piselloni" enormi. tutto libero e ben visibile, non erano zone VM18.
oppure i maid-cafè, locali tipo bar dove sei servito da ragazzine vestite da cameriere che scherzano e fanno giochetti infantili con te. nulla di esplicito o peccaminoso, assolutamente, ma mi sà un po' di pedofilia vederlo fare con clienti maturi. non sò, a me ha dato questa idea, ma forse il loro intento è veramente solo un gioco infantile.
i manga sono ovunque, anche nelle locandine degli annunci pubblici, sui volantini, nelle pubblicità serie, nei cartelloni stradali, nei tombini. per loro un disegno in stile manga è la normalità, non è visto come una cosa da ragazzini.
i loro templi e luoghi di culto sono qualcosa di particolare. niente opulenza, niente ostentazione (come nei nostri retaggi cristiani). immersi nel verde, con giardini zen curatissimi, statue votive, pace e silenzio. scriverlo non renderebbe l'idea.
sono stato nel negozio ufficiale tamiya (la mecca per i modellisti come me). la cosa più strana è stata vedere il secondo piano con la pista dedicata alle mini4wd. la sera era piena di signori in giacca e cravatta (usciti dal lavoro) che si divertivano come matti con modellini che da noi sono visti come giocattoli per bambini o poco più. da loro un hobby è un hobby, non c'è età o pregiudizi di contorno. basta divertirsi.
non so se nei cartoni animati giapponesi anni '80 ambientati nelle città ricordate le scene dei classici signori in giacca e cravatta che usciti dall'ufficio si ubriacavano e barcollavano per le viuzze. non è un'invenzione o un'esagerazione. sono le serate aziendali di bevute con i colleghi (obbligatorie in alcuni posti) che servono per socializzare... e poi la sera trovi gruppetti di manager che ondeggiano per i marciapiedi, con la cravatta sfatta e tutti storti... incredibile!
in metropolitana si aspetta tutti ordinati in fila ed in silenzio. si entra e si esce rapidi, ma sempre con un certo ordine. e se la carrozza è piena, i controllori ti spingono dentro per far chiudere le porte. qualsiasi ritardo sarebbe inammissibile per la loro mentalità.
lo stesso davanti ai locali, tutti in fila. come battuta dicevamo che se ti metti in fila "per finta", sicuramente qualche giapponese si accoderà silenziosamente in attesa.
shinkansen: la cosa che mi ha stupito non è la velocità (se non fosse per lo schermo che ti dice a quanto stai andando, non ti accorgi, tanto è confortevole e silenzioso). la cosa curiosa è che prima di entrare noi passeggeri, qualche minuto prima entrano (per ogni carrozza) varie persone addette alle pulizie che puliscono tutto, sedili, vetri, eccetera.
locali stranissimi a tema: ad esempio locali con gatti (dove bevi o mangi qualcosa circondato da tantissimi gatti), ma anche civette o altri animali improbabili. in città non hanno spazio e tempo per avere animali in casa.
oppure c'è una piccola zona di tokyo in cui ci sono dei "micro-bar" con posto per 4-5 persone al massimo, piccolissimi e sempre con qualche tema dedicato (musica punk ad esempio). cose veramente stranissime, improponibili da noi, anche solo per questioni sanitarie o di sicurezza.
la frutta in vendita nei mercati: costosissima, ma esteticamente perfetta, non avevano un segno o una deformità...
queste sono un po' le prime cose sparse che mi sono venute in mente, ma ce ne sono tante altre!