Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
Nella pochette della Hellcat tengo:
- Spolverino (nero)
- Lucchettone
- Borsina pronto-soccorso
- Pinzetta multiuso
- Borsina per riparazione tubeless
Nei baule del trike c'è di ogni...
- Spolverino (nero)
- Lucchettone
- Borsina pronto-soccorso
- Pinzetta multiuso
- Borsina per riparazione tubeless
Nei baule del trike c'è di ogni...
Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
c.marcello ha scritto: ↑11/06/2019, 11:05In italia non c'è obbligo, considera però che io abito a Trieste (territorio non italiano ma amministrato dall'Italia..ma è una lunga storia) e quindi ho la Slovenia e a pochi km di distanza e li c'è l'obbligo di giubbotto da portare dietro e kit sanitario... (pensa che in alcuni paesi europei c'è anche obbligo di portare kit fusibili e lampadine di scorta...) quindi diciamo che se devi giare anche all'estero è meglio informarsi prima sugli obblighi![]()
Più che giusto.

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Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
Bio ha scritto: ↑11/06/2019, 10:33 Sto sperimentando da pochi giorni un giubbotto interamente in rete, con protezioni per spalle/gomiti/schiena.
Sabato e domenica sono stato in giro tutto il giorno col sole ma era decisamente tollerabile nelle fermate e giusto in marcia (nonostante il parabrezza).
Visti gli ultimi trascorsi, recentemente mi sono un po' fissato sulla protezione e sto pianificando l'acquisto di un paio di jeans tecnici con ginocchiere.
Di giacche in rete o traforate ne ho presa una della Giudici anni fa. Maniche staccabili e protezioni nei gomiti, nelle spalle e parte nella schiena (poca roba).
Quel tipo di giacca va bene se non hai davanti protezioni o parabrezza (tipo la mia F6), perché l'aria che prendi favorisce il ricambio e quindi in parte anche la traspirazione.
Il bello di avere un "muro" che ti ripara da aria, moscerini e insetti lo hai soprattutto d'inverno e in parte d'estate per la parte "moscerini ecc".
Ma purtroppo è soprattutto d'estate, che il "muro", ti fa schiattare di caldo.....
E lì non ci sono "oblò apribili" sul para che tengano..
Quando l'aria non arriva....non arriva...
Se in più, sei uno che soffre terribilmente il caldo, sei già fregato in partenza..
E la sola idea di chiudermi dentro un giubbotto in pieno caldo dietro al "muro", mi fa passare la voglia anche di uscire....
È un bel problema lo so, ma non ci sono queste gran soluzioni.
Le protezioni sono importanti in caso di caduta se ti rialzi, per evitare il classico effetto "grattugiato" che l'asfalto ti crea..
O per proteggere alcune parti dai colpi ecc ecc.
Ma le parti vitali e quindi quelle fondamentali, l'unico giubbetto che può dare una minima certezza di sopravvivenza, sono quelli con l'airbag incorporato.
E non so nemmeno se garantiscono una reale e concreta protezione alla rachide cervicale.
Che è la parte universalmente riconosciuta come la più esposta e dove si può fare ben poco....
La consapevolezza di essere dalla parte del torto da un punto di vista della sicurezza, non riesce a vincere sul fatto, che un giro in moto deve essere prima di tutto un piacere. Nel momento in cui non lo è tutto decade...
Però mi rendo conto nel momento stesso in cui ho finito di scrivere quello che ho scritto, di essere un totale controsenso....
Mi compro un giubbetto ad alta visibilità per farmi vedere dagli altri, e non mi preoccupo delle protezioni...
Va beh.....

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Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!

Mio caro Massimo non ti preoccupare perché anche il sottoscritto nonostante i decenni sulle spalle non è che abbia imparato molto.
Ma cosa vuoi farci, sbagliati o giusti che siamo siamo come siamo.
Alla fine di quello che hai scritto mi è piaciuta la tua riflessione e onestà che è poi quello che penso anch'io di me stesso.
Io dico sempre di fare quello che dico ma non quello che faccio perché quello che faccio probabilmente o anzi sicuramente, è certamente sbagliato.
Ma che cosa ci vogliamo fare siamo esseri umani.

Proteggersi quando si va in motocicletta il più delle volte a parere mio è tutta una questione più che altro psicologica.
Perché così facendo siamo sicuri che se proprio deve succedere magari ce la caviamo con poco.
Ma allora ci dovremmo mettere nel giubbetto anche il paraschiena quello alto e grosso che ti obbliga a camminare mezzo gobbo.

Ci dovremmo mettere anche noi la tuta di pelle come fanno gli amici tedeschi che spesso vedo arrivare puntualmente vestiti di pelle.
Perché la pelle si sa che sull'asfalto scivola e così dicono.
Ma come giustamente dice l'amico Massimo che ha citato quei giubbotti lì che io chiamo a scoppio.
A scoppio perché hanno dentro la bomboletta quella che una volta si usava per fare il seltz.
Quei giubbotti lì che non costano certo due lire, magari fanno e magari no, ma fanno sicuramente più del niente che è quello che la maggior parte delle volte si ha addosso per proteggere il torace. Perché non c'è niente in giro che protegge il torace.
E poi questi giubbotti a scoppio dovrebbero proteggere la schiena ma a ragion veduta anche il collo ma il collo come fanno?
Non è che quando salta ti avvolge la testa come dentro ad un cuscino.
E se cadi male e ti si spezzano le ossicina del collo puoi avere su anche l'armatura più costosa, che tanto lì per terra rimani.

il freddo e il caldo intenso sono da sempre i nemici principali del motociclista che da sempre cerca di combatterli in qualche maniera.
Hanno inventato nuove fibre per le giacche.
E tante altre belle cose che alla fine dei conti se andiamo a guardare bene in fondo in fondo non servono un bel niente.
Quando hai caldo che passa una maglietta bagnata addosso. Maglietta bagnata e strizzata per bene messa sotto un'altra asciutta. In pratica quella bagnata va sulla pelle e quella asciutta va sopra a quella bagnata.
Questo è l'unico rimedio che conosco e che spesso ho utilizzato per combattere il forte caldo in motocicletta.
E vi posso dare garanzia che funziona veramente non costa niente perché l'acqua e l'acqua e la maglietta son pochi soldi.
Qui non si parla di protezione ma di combattere il caldo. E sopra quello che vi ho detto se volete ci potete mettere un giaccone o un giubbetto di quelli che avete scritto.
Provare per credere.

Il paradiso può attendere!



Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
Quella della "maglietta bagnata" non mi è nuova, tra tutte quelle che ho provato mi manca questa.
Così magari mi fanno miss maglietta bagnata! Ahahah!!
Cmq, scherzi a parte, da qualche idea del genere saranno nati quei capi di abbigliamento tecnico che vanno messi a bagno nell'acqua e poi messi addosso.
Così magari mi fanno miss maglietta bagnata! Ahahah!!
Cmq, scherzi a parte, da qualche idea del genere saranno nati quei capi di abbigliamento tecnico che vanno messi a bagno nell'acqua e poi messi addosso.

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Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
Spesso e volentieri mi metto magliette tecniche sotto alla camicia. O pure da sole, dipende. Sopra metto la traforata con protezioni e non mi posso lamentare.
Morale Folgore: meraviglioso!
Ariete circondata, Ariete continua a combattere!
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Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
Massimo ha scritto: ↑12/06/2019, 13:40 Quella della "maglietta bagnata" non mi è nuova, tra tutte quelle che ho provato mi manca questa.
Così magari mi fanno miss maglietta bagnata! Ahahah!!
Cmq, scherzi a parte, da qualche idea del genere saranno nati quei capi di abbigliamento tecnico che vanno messi a bagno nell'acqua e poi messi addosso.![]()
Ma certamente. È un vecchio rimedio più vecchio di quello che si pensa.
Lo utilizzavano i corridori di una volta quando dovevano affrontare le grandi caldane.

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Re: Visiera casco omologata: mi prendono in giro o cosa?!
Sedicesima Grifo ha scritto: ↑12/06/2019, 13:51 Spesso e volentieri mi metto magliette tecniche sotto alla camicia. O pure da sole, dipende. Sopra metto la traforata con protezioni e non mi posso lamentare.
Giusto giusto.

Una volta un mio compagno di giri, per il gran caldo, anche lui con la Electra, tutto attrezzato con giacche tecniche e protezioni sotto il gran caldo si è sentito male.
Gli è preso come un colpo di calore perché dentro alla giacca stava sudando talmente tanto che si stava disidratando.
Poi in quei momenti lì non sai nemmeno come comportarti perché sudato lì come sei se ti tiri fuori il giaccone con l'aria, rischi di prenderti un accidente e stare anche peggio.
Allora uno va avanti così pensando di farcela ma poi dopo ad un certo punto crolli.
Il caldo è una brutta bestia.
Fortunati quelli che non lo soffrono tanto o quelli che riescono a stare sotto quelle giacche senza finire in acqua.

Io il mio rimedio è quello lì. Ho preso una maglietta tempo fa a manica lunga bianca in un negozio di articoli sportivi qui in Svizzera.
Una maglietta fatta tutta a buchetti, che fa passare bene l'aria. Quando ho tanto caldo e il sole picchia, alla prima fonte d'acqua che trovo per la strada, ce la metto sotto la lascio impregnarsi ben bene di acqua, e poi la strizzo energicamente. Non mi devo mettere addosso una cosa che sgocciola giù.
Deve essere umida ma non bagnata fradicia.
Dopodiché sopra di quella metto un'altra maglietta simile sempre a manica lunga però asciutta.
Per me è un toccasana e può prevenire tutte quelle problematiche legate alla abbigliamento tecnico con le protezioni e il caldo.
Poi se avete migliaia di euro da spendere per una di quelle giacche futuristiche dove dicono che il caldo non lo senti neanche nel deserto allora è un altro discorso.

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