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Sedicesima Grifo ha scritto: ↑15/05/2021, 19:20 Leggendo il link mi sembra una persona molto disponibile, in verità.

Si per quello lo fu.

Questa sera ho detto a mia moglie che vado a fare un viaggio intorno al mondo che durerà 80 giorni!
Sapete cosa mi ha risposto?

" quando parti ricordati di mettere le ciabatte sotto al letto"

Ma quanto mi vuole bene la mia signora mi vuole troppo bene al punto che quasi quasi non me ne vado....

Buonasera Bikers . Ho conosciuto Anglana ad un raduno di un gruppo biker fmi a San Vincenzo , 60 Km da casa mia.
Era "l'ospite d'onore" e presentava un suo libro
Fu estremamente gentile , mi fece una ottima impressione. Grande carattere , forte personalità
Delle tante cose che mi raccontò mi ha colpito in particolare il suo disappunto una volta arrivato in Giappone alla sede della Honda. Sperava in una accoglienza un minimo festosa o quantomeno essere invitato a visitare lo stabilimento.
Invece niente . Come ci ha raccontato Morris anche lui parlò dell' attraversamento del deserto come di una cosa molto forte
bellissima e difficile da spiegare.

segnalo una frase carica di saggezza di Marcello Anglana , vista sul sito di Massimo
"Alle mogli non si chiede: si comunica."

Orsobiker hm ha scritto: ↑15/05/2021, 21:20 segnalo una frase carica di saggezza di Marcello Anglana , vista sul sito di Massimo
"Alle mogli non si chiede: si comunica."

La frase mi ha colpito ma non proprio positivamente, al di là della battuta che può essere anche simpatica.
Magari poi alla moglie viene in mente di non comunicare neppure il numero di corna che appioppa al marito.

Sedicesima Grifo ha scritto: ↑16/05/2021, 4:40

Orsobiker hm ha scritto: ↑15/05/2021, 21:20 segnalo una frase carica di saggezza di Marcello Anglana , vista sul sito di Massimo
"Alle mogli non si chiede: si comunica."

La frase mi ha colpito ma non proprio positivamente, al di là della battuta che può essere anche simpatica.
Magari poi alla moglie viene in mente di non comunicare neppure il numero di corna che appioppa al marito.

Ho avuto anch'io all'epoca la stessa sensazione non propriamente positiva.
Mi dava l'impressione avete presente il personaggio del medico interpretato da Verdone, quello che tanta era la pignoleria faceva impazzire la moglie?
Non la stessa cosa, ma di sicuro uno che in casa comanda lui, senza possibilità di replica.

Vedo che il discorso riguardante i viaggi si è un po' arenato, forse anche per via dell'argomento abbastanza ampio che comporta varie vedute e opinioni.
In queste serate passate un po' sveglio e un po' no, ho avuto modo di leggere e un po' documentarmi su molti di questi personaggi che partono per mete lontane.
Certamente una cosa riunisce tutti anche se esistono tra loro molte differenze, la predilezione al viaggiare da soli.
Chi per carattere, chi per esigenze personali e per preferenze individuali, ognuno comunque sceglie di intraprendere questi viaggi in solitaria, senza necessità di compagnia alcuna.
Partendo dal presupposto che l'idea del viaggiatore solitario è un po' quel qualcosa che da sempre affascina è un po' fa sognare, c'è anche l'altra metà del cielo, che magari preferisce condividere l'esperienza con qualche altro essere umano.
Beninteso che l'esigenza di alcuni di viaggiare da soli sia palesemente legata al fatto di non dover limitare le proprie tappe alle esigenze di altri compagni di viaggio, c'è anche chi queste limitazioni non le sente e magari preferisce condividere con qualcuno perché alle volte il bello è anche questo.
È certamente più difficile viaggiare in compagnia che viaggiare da soli. Da soli è tutto facile o tutto difficile a seconda dei punti di vista...
Ma certamente condividere il viaggiare insieme significa anche scendere a dei compromessi.
Non si può fare quello che si vuole.
E questa molto spesso è la causa di discussioni tra chi vuol viaggiare in un modo e chi in un altro.
Banalmente si può ritrovare tutto questo anche in una semplice scampagnata fuori porta, dove le differenze di attesa dei singoli si evidenziano sempre più lungo la strada.
Non è necessario arrivare ad un viaggio di 1000 km per saggiare questa esperienza.
Abbiamo qui il nostro amico Morris che oltre a viaggi in singolo ha pubblicato anche molte fotografie dove è in compagnia di un amico.
Se non si è propriamente alla ricerca di un record da pubblicare o di una certa fama per cui la necessità del viaggiare da soli è quasi un obbligo, sono sempre dell'idea che un po' di compagnia non fa mai male.

Io provengo da due tipologie di esperienza, quella del viaggiare da solo e in gruppo.
In gruppo a partire da due o più moto, ci sono regole da rispettare.
Quando il gruppo è numeroso quindi dalle 10 alle 15 moto, diventa quasi un'impresa.
Le regole sono classiche, la distanza, la formazione, il non superarsi e non fare cazzate.
È un esperienza che se fatta bene appaga, perché un gruppo ordinato, unito e coeso è anche bello da vedere.
I club di solito si muovono così.
La libertà che si ha viaggiando da soli, a meno di non aver deciso diversamente prima, in gruppo cambia.
Si ridimensiona alle esigenze del gruppo, che se vuole restare coeso, vale la regola "si parte insieme, si torna insieme".
Ripeto, salvo accordi diversi.
Ma è raro vedere gruppi viaggiare disuniti dove ognuno fa quello che vuole.
È molto rischioso....
Diverso il discorso per chi viaggia in solitaria.
C'è chi non ama far gruppo o stare dietro ad altre moto.
I motivi sono vari.
Chi ha questi problemi difficilmente si adatta.
Molto dipende da come uno è abituato ad andare in giro.

Massimo ha scritto: ↑18/05/2021, 13:39 Io provengo da due tipologie di esperienza, quella del viaggiare da solo e in gruppo.
In gruppo a partire da due o più moto, ci sono regole da rispettare.
Quando il gruppo è numeroso quindi dalle 10 alle 15 moto, diventa quasi un'impresa.
Le regole sono classiche, la distanza, la formazione, il non superarsi e non fare cazzate.
È un esperienza che se fatta bene appaga, perché un gruppo ordinato, unito e coeso è anche bello da vedere.
I club di solito si muovono così.
La libertà che si ha viaggiando da soli, a meno di non aver deciso diversamente prima, in gruppo cambia.
Si ridimensiona alle esigenze del gruppo, che se vuole restare coeso, vale la regola "si parte insieme, si torna insieme".
Ripeto, salvo accordi diversi.
Ma è raro vedere gruppi viaggiare disuniti dove ognuno fa quello che vuole.
È molto rischioso....
Diverso il discorso per chi viaggia in solitaria.
C'è chi non ama far gruppo o stare dietro ad altre moto.
I motivi sono vari.
Chi ha questi problemi difficilmente si adatta.
Molto dipende da come uno è abituato ad andare in giro.

Concordo e condivido

Non è facile, non è facile adattarsi.
L'amico Ettore l'ha ben scritto giorni fa che non si trova a suo agio con altre persone in viaggio.
Giustamente ognuno sceglie e apprezza quello che lo fa sentire meglio.
Fare una cosa controvoglia o che non è nelle proprie abitudini può risultare alla lunga pericolosa..
Ma tornando a questi viaggiatori che fanno queste imprese così costose.
Personalmente non credo sarei mai in grado pur magari avendoli di spendere una tale cifra per girare il mondo....
Mi sentirei di togliere qualcosa al budget familiare.
Le mie signore comincerebbero ad affilare i coltelli se io proponessi un'avventura del genere..
Ma del resto non siamo tutti nati con le stesse idee in testa e per me il viaggio è bello, quando non diventa una tortura.
Poi ci si mette anche l'età....