Massimo ha scritto:Io avevo un mio modo di vestire preso in prestito dagli anni 50 e in special modo dal film Il Selvaggio.
Massimo ha scritto:io per una croce di malta che portavo addosso negli 80 sono stato definitio:
Nazista. Delinquente. Balordo.
Quel che si dice "nascere incendiario e morire pompiere" insomma.
“Ma che è questo schifo? Che c@zzo di musica suonano quei pezzi di merd@?”
(Astante al “Bob's Country Bunker”)
_________________________________ "Veritas odium parit; obsequium amicos"
Concordo con quanto detto nel primo messaggio di Morris.. E aggiungo che se non sono io a scegliermi lo stile di vita in base a come sono io ma la mia moto non sono altro che un personaggio patetico. Opinione personale
Io non ho ben inquadrato cosa intendete per stile di vita.
Quando avevo il super tenere viaggiavo (si c'è stato un tempo un cchiù ero single e viaggiavo) con la salopette givi in goretex e dainese. Mai fregato delle prese per il cu*o. Era pratica e la usavo. E i ho sempre odiato la tuta.
Passato al motard la salopette e finita in garage, ma con il brutto tempo la tiravo fuori lo stesso, anche li sfottò a IOSA. Ma era necessaria e la mettevo. Il dainese e finito in garage anche lui, sostituito fa un giubbino in pelle nera Giudici con linee sottili arancio che faceva tanto KTM, non potendo permettermi i milionari capi originali KTM.
Ora in Harley ho tenuto il giubbino al quale mi sono tanto affezionato anche se l'arancio non ci azzecca una mazza e se piove tiro ancora fuori la vecchia salopette che di anti pioggia non ha più nulla e che con la scritta givi in rosso fa tanti arlecchino sul mio sporty. Ma e necessaria a volte quindi per praticità la uso lo stesso.
Non di se sono un nostalgico, un patetico uno che si affeziona alle sue cose, non lo so davvero, ma credo di essere rimasto sempre me stesso, un normale comune me stesso.
Alla super tenere chiedevo troppo per la sua ciclistica, alla KTM, quello che chiedevo, era troppo poco per la sua ciclistica, alla hd non chiedo nulla ma a volte la scambio per il super tenere quando viaggio in souplesse, a volte la scambio per la KTM chiedendogli troppo. Di certo non mi fermerò di questo marchio tutta la vita, il vero ne stesso e quello perennemente alla ricerca della giusta emozione per quel momento di vita.
In questo sono sempre me stesso.
Quindi non buttò via nulla, il dainese, la salopette, il giudici, la collezione di caschi economici che va dai modulari, ai jet, ai motard all' attuale che non so che razza di casco sia un po integrale un po custom , ma so che mi piace tanto e lo indosserei anche sulla Panigale.
Cerca La Serenità, E troverai Anche Il Coraggio, è Nascosto Appena Dietro Di Lei
Per quanto riguarda l'abbigliamento non rispetto proprio lo "stile harley" ho un giubbetto invernale dainese in pelle che mi va benissimo , anche per antipioggia e giubbino estivo non ho nulla della HD.
Per ora in HD preferisco spendere solo sulla moto piuttosto che sul vestiario, anche se in HD l'ultima volta ho visto gente che si abbiglia da capo a piedi e poi va via in auto: poveretti
Tipo quelli che vanno al Faaker con la moto sul carrello e si fermano all'autogrill stanchi per il viaggio..
E chi trovano per parlare?
Te che sei di ritorno in moto!
Anche quello è uno stile di vita... :mrgreen:
Perfettamente d'accordo con Alfredo... ma l'harley su sto stile di vita ci gioca molto... Spirito libero libertà ecc ecc... Come se comprandoti un Harley non devi più tirare su due figli o render conto di ciò che fai a tua moglie o timbrare il cartellino prima di iniziare a lavorare... A meno che io non debba sentirmi particolarmente uno spirito libero quando guido la moto... Adesso che ci penso quando a 16 anni guidavo il mio "si" electronic bianco sì che mi sentivo uno spirito libero poi questa cosa dell'harley associata alla libertà e' nata nel dopoguerra no? Posate le armi comprata la moto che costava meno e via perché comunque non c'era nessuno ad aspettarti... Ma oggi credo che lo spirito di libertà di allora non c'entri proprio una mazza però trovo che leggere di quei tempi abbia sicuramente fascino...
HD Morris ha scritto:Chi compra Harley non compra una moto ma uno stile di vita! Quante volte l'abbiamo sentito? Penso infinite volte ed è una voce che è in giro almeno dal 1903.
In tanti anni di Harley, di miglia e raduni io personalmente non l'ho mai capito quel'è e se esiste questo stile di vita.
Leggendo sul forum è evidente che ognuno di noi vive, utilizza e viaggia in moto in modo differente, con visioni e concezioni diverse a volte esattamente agli antipodi!
Io sono dell'opinione che assolutamente non esiste uno stile di vita comune ai possessori di HD e che sia solo una buona trovata di marketing. Riconosco comunque che questa immagine di stile di vita (fasullo) abbia tuttora un certo grip su chi si avvicina per la prima volta al marchio della Motor Company!
Parlo da neofita e trovandomi pienamente d'accordo che ognuno vive la moto in base alle sue sensazioni e che la scelta dello stile di vita può essere comunque ricondotto ad un'ottima trovata di marketing devi pur ammettere che la scelta di un harley ti comporta un modo di interpretare la moto diversa dalle altre moto per caratteristiche tecniche stile etc.
E credo che il motto si riferisca a quello.... poi ovviamente ognuno lo interpreta a modo suo.
E come paragonare due ciclisti che usano Bici da Corsa o Mountain Bike .... stesso gesto ma due stili e due prestazioni atletiche completamente diverse se pur simili.
Bisogna fare un distinguo. Ciò che è accaduto nel dopoguerra non ha nulla a che fare con noi.
Qui le Harley abbandonate dagli americani venivano fatte a pezzi e vendute per il ferro.
Allora non esisteva nessun mito,solo quello di tirare a campare.
Da noi Harley è stata introdotta dai fratelli Castiglioni che di miti o leggende sapevano poco o nulla.
Difatti il buon Talamo,già pubblicitario per altre case che facevano motorini,c ha visto lontano.
Ha pensato bene di rendere una motocicletta assolutamente normale,qualcosa per ricchi.
Non a caso insieme a lui vi era anche il rampollo di una famiglia miliardaria di Milano.
Gente che vendeva Ferrari.
Roba di tutti i giorni insomma.
Tutto è stato fatto ad arte. Studiato da un abile stratega.
Sei ricco?
Ti do qualcosa di unico e particolare che viene oltreoceano.
Così ti puoi sentire per un giorno come Peter Fonda in Easy Rider.
Però te la faccio pagare. E cara.
Uno che vende Ferrari non fa sconti.
Così nasce un mito da noi.
Massimo ha scritto:
Tutto è stato fatto ad arte. Studiato da un abile stratega.
Sei ricco?
Ti do qualcosa di unico e particolare che viene oltreoceano.
Così ti puoi sentire per un giorno come Peter Fonda in Easy Rider.
Però te la faccio pagare. E cara.
Uno che vende Ferrari non fa sconti.
Così nasce un mito da noi.
Quindi siamo tutto assoggettati al mito del DIO SOLDO? ..... o dietro c'è qualcosaltro ....
Credo che alla fine in ogni appassionato c'è sempre quella molla incontrollabile che scatta e che non valuta più pregi, difetti, costi, falsi o veri miti ... inciulate .. ma ti fa fare quella cosa solo perchè la vuoi e in quel momento la ami più di ogni altra cosa!
