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Tu sei un uomo fortunato!

... ah ah ah ... eggià !

L'altra sera ho visto il film sulla sfida della Ford alla Ferrari (Le Mans), e seconde me rende bene l'idea di come funzionano le grandi aziende americane e le nostre ....

Massimo ha scritto: ↑08/11/2020, 15:26 Ti porto un mio piccolo esempio.
Nel 1986 quando sono passato al custom, la scelta delle trecentocinquanta che mi si poneva davanti era limitata a 3 sole moto.
Guzzi, Morini e Ducati.
Secondo voi quale ho scelto?
Premesso che alcuni di voi già lo sanno, ma andai a parare sulla Ducati.
Grazie alla pubblicità che ne pompava un po' troppo le qualità, e la prova di Motociclismo che metteva Morini al secondo e Guzzi al terzo posto, feci la mia scelta.
Il Morini Excalibur, sembrava roba da fricchettoni...
Il Guzzi era anonimo.....
Si ritorna al solito discorso.
Mancanza di pubblicità.
Mancanza di voglia nello svecchiare determinati modelli...

Hai scelto la più performante avendo quest'ultima il motore da 350 cc più dotato delle altre due.
Ma la Ducati a livello pubblicitario era palesemente più avanti rispetto a Guzzi e Morini.
Difatti Moto Morini è scomparsa, per ritornare di recente non so in mano a chi o cosa..
Ducati è Ducati.

giampi ha scritto: ↑08/11/2020, 15:20 ...ahem ..io vivo in un luogo che chiamano "motorvalley"
Ducati, Lamborghini, Ferrari, Maserati, Dallara ...

(C'è il cartello fuori dall'aeroporto)

Purtroppo è uno degli esempi che citavo. A costo di far arrabbiare.
Ducati è di VW, Lamborghini pure., Dallara è un gioiello microscopico, Maserati è andata con Fiat dopo anni e anni di carenza di modelli e ora tutto è francese. Ferrari continua, per fortuna, ad essere nostra, tenuta separata del resto seppur non più della famiglia fondatrice.
Nulla vieta che tornino in mano italiane ma se poi fanno come con Aprilia e Guzzi, che presentano per 3 anni un modello prima di metterlo in strada, siamo punto e a capo.

Tutte queste vendite arrivano perché c'è chi ha saputo essere imprenditore vero e chi si è fermato alla passione, magari allontanando chi sarebbe stato in grado di evitare che decine e decine di aziende grandi o piccole andassero in mani estere.

Secondo il mio modesto parere, tutto ciò accade perché non esiste più quel senso patriottico che forse una volta esisteva, nei confronti di un certo automobilismo e motociclismo.
Ovviamente mi riferisco al periodo che va dagli anni 50 agli anni 60 e fin forse ai primi 70 ma non si va oltre.
A differenza degli Stati Uniti d'America che proteggono petto al vento, qualsiasi cosa porti il loro made in USA, in Italia si lasciano morire oppure passare in altre mani straniere, glorie del passato...
Questo perché non c'è un senso di protezione o forse molto più semplicemente, allo Stato non interessa occuparsi di queste cose come invece hanno fatto molto bene negli Stati Uniti.
Se Harley Davidson fosse nata in Italia, avrebbe chiuso i battenti già da decenni su decenni.
Non si sarebbe fatto avanti nessuno per aiutarla..