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Azz bei ricordi gente, ben raccontati.
Ne stavo giusto parlando ieri col meccanico e conoscenti, del tempo che passa......
Alla fine dopo aver tirato fuori ciascuno il suo (ricordo), c'è stato un momento di religioso silenzio, dove la mente di tutti si è persa per un attimo.
L'età degli astanti era un mix tra i miei prox 52, ai 55 fino agli over 60.
Un bel background.

Il periodo della scuola vedo che ci accomuna un po' tutti, specialmente il rapporto cattedra/insegnante.
Alle medie il mio posto abituale era in fondo all'aula.
Ma puntualmente, a causa del mio carattere non proprio tranquillo, finivo col banco alla dx della cattedra (vista di fronte).
Ma quello non era un problema, Il problema erano le prof...
Se quando ci finivo mi beccavo la prof cesso......beh.....potete immaginare che pacchia per il sottoscritto...
Ma quando in cattedra c'era una delle mie due prof preferite, di cui una supplente di matematica, beh, lì sì che c'era la vera pacchia!
Una delle materie da me peggio digerite, diventava all'improvviso, un momento sublime.
La prof in questione era giovane, non so quanti anni, ma l'aspetto da sessantottina con gonna poco sopra il ginocchio, stivali e Volkswagen Maggiolino cabrio, beh...ho detto tutto.
Avevo 13 anni e stavano per terminare i tre anni di scuola più assurdi e particolari della mia vita.
L'immaginazione era la forza più grande di cui disponevamo, ma per fortuna in estate ho conosciuto la mia prima ragazza, quella vera, quella che ha concretizzato buona parte delle mie fantasie.
Poi è arrivato il conservatorio, ma lì è un'altra storia.

Mi ricordo una domenica al lago ..avevo 15 anni ,io e la compagnia partivamo il mattino con le vespe di rigore in due per ogni vespa, direzione lago di Garda ..quel giorno vicino a noi c'era una famiglia di tedeschi ..lei una biondina sulla 40ina, topless per tutto il giorno ..mi sa che ha forza di guardare quasi gli cancellavamo i capezzoli ..ma il top é venuto verso sera ..lei senza problemi si cambio lì vicino a noi togliendosi gli slip e mostrando tutto ...finito lo spettacolo ci fu un tuffo in acqua generale ..non per il caldo ...ma per pericolo esplosione

Ah ma che meraviglia mio caro Worker e mio caro Massimo!
Mi fate sorridere e al contempo provare un motto di tristezza....
Su su! Bisogna pensare positivo.
Avete citato le compagnie.
Nella mia che era mista come età, c'era una ragazza pugliese.
Occhi scuri, carnagione olivastra, capelli lunghi neri come la notte.
Una bellezza mediterranea.
Noi che stavamo lì a ciarlare di politica e musica, di ideali e bestemmie, lei invece ci osservava coi suoi occhi neri penetrandoci letteralmente.
Ricordo il profilo dei suoi jeans attillati.
La maglietta con la scollatura a v..
Non era l'unica ragazza, ma era l'unica che colpiva perché parlava poco.
Non civettava come le altre.
Un giorno la portai per la prima volta con me sulla mia motocicletta.
Le sue mani strette intorno alla mia vita.
Quella notte non avevo chiuso occhio!!
Purtroppo il destino volle che a causa del trasferimento del padre, tutta la famiglia si trasferì non ricordo dove..
L'ultima volta che la vidi fu per salutarci e non fu certo un commiato che mi lasciò indifferente....
Quando tornai a casa piansi perché qualche speranza l'avevo riposta...
Non l'ho più rivista, ma ogni tanto, nei miei sogni torno a vederla.