C'era una volta l'harleista....

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Hannibal
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Re: C'era una volta l harleista....

Messaggio da Hannibal »

Sedicesima Grifo ha scritto:La libertà è uno stato dell’anima, non legato a fattori materiali o a distanze percorse. Si è liberi anche quando si è oberati da impegni e scadenze, da risultati da raggiungere e da conti da far quadrare. Se si è liberi davvero. La Harley entra in questo sentire, in questa intimità come scrive Massimo. Non crea la libertà, la fa godere.
Non è che confondi felicità con libertà? Se rispondi di no, allora non ho capito...
Sedicesima Grifo
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Re: C'era una volta l harleista....

Messaggio da Sedicesima Grifo »

Sedicesima Grifo ha scritto:
La libertà è uno stato dell’anima, non legato a fattori materiali o a distanze percorse. Si è liberi anche quando si è oberati da impegni e scadenze, da risultati da raggiungere e da conti da far quadrare. Se si è liberi davvero. La Harley entra in questo sentire, in questa intimità come scrive Massimo. Non crea la libertà, la fa godere.
Hannibal ha scritto: Non è che confondi felicità con libertà? Se rispondi di no, allora non ho capito...
No, non le confondo. Si può essere liberi senza essere felici, anche se credo sia difficile. Molto più facile essere felici senza essere liberi, se non ci si rende conto di non esserlo.

Credo che la libertà sia davvero qualcosa di mentale. Posso pure essere a spaccare le pietre (e non essere molto felice di farlo) ma avere il mio animo libero.
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Hannibal
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Re: C'era una volta l harleista....

Messaggio da Hannibal »

Sedicesima Grifo ha scritto: No, non le confondo. Si può essere liberi senza essere felici, anche se credo sia difficile. Molto più facile essere felici senza essere liberi, se non ci si rende conto di non esserlo.

Credo che la libertà sia davvero qualcosa di mentale. Posso pure essere a spaccare le pietre (e non essere molto felice di farlo) ma avere il mio animo libero.
:confuso:
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worker
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Re: C'era una volta l harleista....

Messaggio da worker »

Tra 20 anni ci rifaremo la stessa domanda ...cosa rimarrà dei bei tempi ..inteso agli anni attuali ..la ruota gira ..la tecnologia avanza ...a 13 anni ero innamorato dei kawasaki z 900 ..che vedevo al bar vicino a casa mia ..il mio sogno era di avere una moto così in un futuro ...ma dopo 10 anni ho preso si una kawasaki..ma un rx 1000 ..tre freni a disco ammortizzatori con freno idraulico ..nuovo motore raffreddato ad acqua ...(adesso preistoria)..il 1340 è l harley x eccellenza ( x qualcuno)..quando vedo un bad boy lo ammiro ...ma se devo scegliere ..scelgo l evoluzione..magari un fat boy new ..
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Massimo
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Re: C'era una volta l harleista....

Messaggio da Massimo »

Tra vent'anni se ci arriverò, ricorderò sempre i bei tempi andati ma non saranno certamente Il decennio dopo il 2000..
Personalmente parlando ovviamente.
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Mechano
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Re: C'era una volta l'harleista....

Messaggio da Mechano »

Sedicesima Grifo ha scritto: No, non le confondo. Si può essere liberi senza essere felici, anche se credo sia difficile.
Sì che è difficile. Perché se sei infelice sei attanagliato dalla depressione e dalla nevrosi. Che può sfociare in disturbi psicologici, o anche somatizzare malattie come quelle oncologiche.

Oggi in occidente non c'è nessuno libero. Perché la gente si è scelta una delle peggiori schiavitù che esistono, quella dal denaro, dall'apatia diffusa, e il bisogno di godimento immediato, nel consumo egoistico di oggetti inutili.

Cercare la libertà su una Harley si scontra subito con il problema economico del costo di acquisto, del dover ripiegare su un usato o un modello meno costoso che ci piace meno di quello che volevamo. A cui poi dovrai aggiungere bollo, assicurazione, costi di carburante e dei tagliandi.
Quindi quel poco di libertà che ti godi quando guidi, finisce la sera quando la rimetti in garage perché l'indomani devi tornare al lavoro, per chi ne ha uno stabile.

E chi è benestante economicamente ha la possibilità di comprare quella che desidera e di guidarla più a lungo, ma quando torna a casa in questa società ha altri problemi... Il vuoto esistenziale e spirituale. Le paure di perdere ciò che possiede. L'invidia per chi ha di più e la psicosi di guadagno ed accumulo di altra ricchezza. Ed anche l'invidia per chi ha dignità e felicità pur senza denaro.

Guidare una Harley ti da solo una parvenza di libertà. Per quei pochi momenti in cui riesci a farlo in modo spensierato.
Se vuoi essere libero devi mirare ad un tipo di società che ti permetta di esserlo veramente. Quando avremo ottenuto questo tipo di società, allora proveremo anche la felicità di cosa significhi essere liberi tutti quanti, con o senza la possibilità di salire su una Harley.
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Massimo
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Re: C'era una volta l'harleista....

Messaggio da Massimo »

Mechano ha scritto:
Sedicesima Grifo ha scritto: No, non le confondo. Si può essere liberi senza essere felici, anche se credo sia difficile.
Sì che è difficile. Perché se sei infelice sei attanagliato dalla depressione e dalla nevrosi. Che può sfociare in disturbi psicologici, o anche somatizzare malattie come quelle oncologiche.

Oggi in occidente non c'è nessuno libero. Perché la gente si è scelta una delle peggiori schiavitù che esistono, quella dal denaro, dall'apatia diffusa, e il bisogno di godimento immediato, nel consumo egoistico di oggetti inutili.

Cercare la libertà su una Harley si scontra subito con il problema economico del costo di acquisto, del dover ripiegare su un usato o un modello meno costoso che ci piace meno di quello che volevamo. A cui poi dovrai aggiungere bollo, assicurazione, costi di carburante e dei tagliandi.
Quindi quel poco di libertà che ti godi quando guidi, finisce la sera quando la rimetti in garage perché l'indomani devi tornare al lavoro, per chi ne ha uno stabile.

E chi è benestante economicamente ha la possibilità di comprare quella che desidera e di guidarla più a lungo, ma quando torna a casa in questa società ha altri problemi... Il vuoto esistenziale e spirituale. Le paure di perdere ciò che possiede. L'invidia per chi ha di più e la psicosi di guadagno ed accumulo di altra ricchezza. Ed anche l'invidia per chi ha dignità e felicità pur senza denaro.

Guidare una Harley ti da solo una parvenza di libertà. Per quei pochi momenti in cui riesci a farlo in modo spensierato.
Se vuoi essere libero devi mirare ad un tipo di società che ti permetta di esserlo veramente. Quando avremo ottenuto questo tipo di società, allora proveremo anche la felicità di cosa significhi essere liberi tutti quanti, con o senza la possibilità di salire su una Harley.
Forse fra 200 o 300 anni le colonie su Marte otterranno questo risultato.
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Mechano
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Re: C'era una volta l'harleista....

Messaggio da Mechano »

Massimo ha scritto:Forse fra 200 o 300 anni le colonie su Marte otterranno questo risultato.
In teoria possiamo liberarci da questa schiavitù anche domani. Ed il modo migliore è togliere il controllo del denaro ai privati e ridarlo a Stati sovrani.
Ma prima di tutto bisogna capire cosa è e cosa sta facendo il neoliberismo globalista.



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Sedicesima Grifo
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Messaggio da Sedicesima Grifo »

Comunque devo essermi spiegato male. Non ho scritto che l’Harley, o qualcosa di materiale, dia la libertà. Ho scritto che la libertà è uno stato dell’anima. Se uno aspetta, per essere libero, di salire in moto, credo abbia sbagliato qualcosa. Se la moto o qualunque cosa che, per ciascuno singolarmente, fa godere della libertà, è perchè una persona è già libera. Denaro o non denaro. Non occorre essere un asceta per essere libero, non occorre essere ricchi nè è possibile solo da poveri. Ci sono barboni liberi e ci sono benestanti liberi. Perchè hanno la mente libera, non perchè dormono su una panchina o perchè guidano una Maserati.


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Mechano
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Re: C'era una volta l'harleista....

Messaggio da Mechano »

Sedicesima Grifo ha scritto:Comunque devo essermi spiegato male. Non ho scritto che l’Harley, o qualcosa di materiale, dia la libertà. Ho scritto che la libertà è uno stato dell’anima. Se uno aspetta, per essere libero, di salire in moto, credo abbia sbagliato qualcosa. Se la moto o qualunque cosa che, per ciascuno singolarmente, fa godere della libertà, è perchè una persona è già libera. Denaro o non denaro. Non occorre essere un asceta per essere libero, non occorre essere ricchi nè è possibile solo da poveri. Ci sono barboni liberi e ci sono benestanti liberi. Perchè hanno la mente libera, non perchè dormono su una panchina o perchè guidano una Maserati.
Quella di cui parli è lo stato di consapevolezza del fatto che ho tutto quello che mi serve per essere felice già quando nasco.
Libero in quel senso lo capisco. Intendi la sensazione che da il non dover usare maschere per i rapporti umani.
Il non doversi calare in un ruolo per essere accettato dai tuoi smili.

Ma per essere veramente libero devi uscire dalla società occidentalizzata. Nel momento in cui accetti ed usi il denaro sei schiavo. Perché il denaro è stato studiato da 4000 anni proprio per porti in tale condizione di debito e quindi schiavitù, nei confronti di chi te lo ha fornito.

Ti faccio un esempio che racconta un economista ai suoi convegni.

In Ghana nel 1860 arrivarono gli inglesi e trovarono cotone e caffè che crescevano rigogliosi. Ma i ghanesi che vivevano nei loro villaggi liberi ed in simbiosi con la natura, non ne volevano sapere di lavorare per gli inglesi.
Il trucco che hanno usato gli inglesi con le minacce al re del Ghana dopo la conquista, è stato quello di imporgli una tassa a tutti i ghanesi su un bene primario, che era la capanna. Se non pagavi quella tassa venivi inprigionato. È l'equivalente della nostra IMU, il bollo, il canone RAI. Una semplice tassa di possesso. Dovevi pagare a qualcuno una tassa per qualcosa che ti eri costruito o qualcuno aveva costruito per te.

Per pagare quella tassa dovevi procurarti le sterline. E le sterline te le davano solo loro gli inglesi perché erano monopolisti di quella moneta. E te la davano solo a fronte del lavoro nei campi di cotone e caffè.

Quindi prima eri libero, ma la tassa ti ha reso disoccupato. E il denaro ti rende schiavo del lavoro. Ma il denaro ti serve per pagare la tassa. Sennò mica ti alzavi il cu*o per andare a lavorare, dato che eri libero. Ora sei schiavo, perché devi produrre surplus di ricchezza che incamera chi gestisce il denaro che te ne lascia le briciole per vivere.

Tutta la società finanziarizzata funziona così.

Se vuoi parlarmi di libertà non citare le Harley. Perché ovunque sono diventate un mezzo per ostentare uno status. Esattamente come l'iPhone, la macchina di lusso, la barca ecc. ecc. Sei schiavo dell'ostentazione e della cultura della visibilità.

Meglio se dici sono appassionato e ho l'Harley perché mi piace paciugarla e guidarla per hobby. Perché per quel tempo che posso personalizzarla, lucidarla, e guidarla, sono libero dai pensieri della miseria della mia condizione di schiavo moderno.

Il film Easy Rider in un certo senso voleva dire qualcosa del genere. Ma se ci hai fatto caso i due protagonisti prima hanno dovuto procurarsi il denaro velocemente con la droga.
E la fine che hanno fatto è stato proprio il loro desiderio di libertà che non è piaciuto ai bigotti che invece erano schiavi del sistema.

Non è cambiato molto da allora. Solo è diminuita la violenza spiccia nei confronti di chi è diverso o aspira ad essere libero.
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