abbiamo qualche annetto di differenza e mi sorprende sempre un pò leggere interessi e passioni in comune fra persone di generazioni diverse. Anche io da piccolo amavo i cartoni jap dei "robottoni"... Daitarn 3, Jeeg Robot, che bei ricordi...
Tra l'altro se qualcuno ha amazon video, vi segnalo che hanno disponibile tutta la serie di Daitarn... fa un certo effetto a distanza di anni rivederla... e poi solo da adulto ti chiedi perche si chiama Daitarn 3... esiste un Daitarn 1 e un Daitarn 2? da piccolo la vita è più semplice (e comunque è Daitarn 3 perchè sono 3 i moduli di trasformazione previsti )
14 anni di differenza non sono pochi, però come dici tu, si possono avere cmq passioni in comune.
Non li avrai visti direttamente all'epoca, perché nel 1982, molte di queste serie erano già state trasmesse.
Ma sono state riproposte tante di quelle volte, che non faccio fatica a credere che molti ragazzi più giovani si siano appassionati successivamente.
Sicuramente, li trasmettevano tra l'altro su canali minori, a suo tempo provinciali... però che bei tempi. i cartoni moderni non si possono guardare (anche se non è che li seguo)...
Pensa che la saga di Gundam, iniziata con il modello RX 78, in Giappone sta ancora andando avanti.
Credo sia ( Non ne ho la certezza però), il manga robotico più longevo di tutti.
Dei cartoni moderni non so nemmeno cosa facciano onestamente.....
L'unico che ho rivisto, rifatto in maniera spettacolare, è stato Star Blazers o Space Battleship Yamato 2199.
Merita di essere visto.
Ti metto qui il video del trailer.
In streaming lo trovi dappertutto.
14 anni di differenza non sono pochi, però come dici tu, si possono avere cmq passioni in comune.
Non li avrai visti direttamente all'epoca, perché nel 1982, molte di queste serie erano già state trasmesse.
Ma sono state riproposte tante di quelle volte, che non faccio fatica a credere che molti ragazzi più giovani si siano appassionati successivamente.
Sicuramente, li trasmettevano tra l'altro su canali minori, a suo tempo provinciali... però che bei tempi. i cartoni moderni non si possono guardare (anche se non è che li seguo)...
Pensa che la saga di Gundam, iniziata con il modello RX 78, in Giappone sta ancora andando avanti.
Credo sia ( Non ne ho la certezza però), il manga robotico più longevo di tutti.
Dei cartoni moderni non so nemmeno cosa facciano onestamente.....
L'unico che ho rivisto, rifatto in maniera spettacolare, è stato Star Blazers o Space Battleship Yamato 2199.
Merita di essere visto.
Ti metto qui il video del trailer.
In streaming lo trovi dappertutto.
Non la conosco, ma sembra alquanto interessante... tempo permettendo ci darò un occhiata
"Un uomo!!! Da solo! Tradito dal paese che ama! E ora l’unica speranza nel momento del bisogno!” (cit.)
Lone Wolf ha scritto: ↑25/11/2020, 9:55
No ma dico: vogliamo sottovalutare l'importanza di Lupin III sull'educazione dei ragazzi dell'epoca???
Vi ricordate le donne di capitan Harlock, di Atlas UFO robot.... longilinee, asessuate, indifese...... inchiavabili.... L'unica cosa grande che avevano erano gli occhioni tremolanti...
Poi, all'improvviso, un fulmine a ciel sereno...
Margot di Lupin III...
Due tette così.
Camicette perennemente in procinto di esplodere.
Minigonna con gambe chilometriche.
Nulla è stato più come prima..............
Hai perfettamente ragione, ma Lupin III rigorosamente con la sigla Planet O, che è poi quella con cui tutti lo abbiamo conosciuto quando è apparso in televisione.
Mitica è la scena dove spara sul pontile, e si vede in maniera molto dettagliata la Walther P38 scarrellare.
Al di là della qualità dei disegni, ricordo che auto e armi erano riprodotte con una certa fedeltà.
Margot (Fujiko nella versione jap) la si vede molto bene in quell'episodio penso uno dei primi, dove c'è quella fantomatica corsa di auto da Formula 1, dove il cattivo di turno, la "tortura" con il solletico, mostrando parti del suo corpo che da noi avevano censurato..
È stata una grande serie con gran personaggi.
Sicuramente, li trasmettevano tra l'altro su canali minori, a suo tempo provinciali... però che bei tempi. i cartoni moderni non si possono guardare (anche se non è che li seguo)...
Pensa che la saga di Gundam, iniziata con il modello RX 78, in Giappone sta ancora andando avanti.
Credo sia ( Non ne ho la certezza però), il manga robotico più longevo di tutti.
Dei cartoni moderni non so nemmeno cosa facciano onestamente.....
L'unico che ho rivisto, rifatto in maniera spettacolare, è stato Star Blazers o Space Battleship Yamato 2199.
Merita di essere visto.
Ti metto qui il video del trailer.
In streaming lo trovi dappertutto.
Non la conosco, ma sembra alquanto interessante... tempo permettendo ci darò un occhiata
L'ho vista con mia moglie che su certe serie è abbastanza restia, e le è piaciuto molto.
Se ricordi o hai visto la serie originale, questa la ripropone perfettamente.
A proposito di manga robot e donne, qualcuno si ricorda di Miwa, la compagnia femminile di Hiroshi in Jeeg?
Era lei che dal Big Shooter gli lanciava i componenti.
Ma la cosa che in un secondo tempo mi aveva fatto sorridere, era la telecamera piazzata tra le sue gambe, che la riprendeva ogni qualvolta veniva inquadrata.
Soluzione del dottor Shiba, il quale evidentemente non aveva nessun altro posto dove mettere una telecamera!
AHAHAHAH!!
Come potete vedere il dottor shiba, guardava direttamente lì....
Molti di questi cartoni animati li ho visti qualche volta un po' sporadicamente, perché facenti parte di un periodo in cui avevo un età che mi faceva pensare ad altre cose.
Però onestamente devo ammettere che è stato un periodo bello e pulito.
Dove questi cartoni animati, in qualche maniera univano i bambini e i grandi.
Credo che alcuni di questi siano stati di grande insegnamento, come lo sono state per me alcune serie televisive degli anni 70 o prima ancora degli anni 60.
Mi ricordo del cartone animato Goldrake perché ne parlavano ovunque sia in televisione sia sulla carta stampata.
Fu un fenomeno sociale.
Una rivoluzione per tutte le televisioni italiane e straniere.
I cartoni animati che ricordo con affetto sono stati per lo più Tom e Jerry e il Braccobaldo Show.
Lo davano sul primo canale nel programma la Tv dei ragazzi.
E poi ci sono stati I Flintstones.
Per restare in tema.
Palmambrogio ha scritto: ↑25/11/2020, 20:52
Molti di questi cartoni animati li ho visti qualche volta un po' sporadicamente, perché facenti parte di un periodo in cui avevo un età che mi faceva pensare ad altre cose.
Però onestamente devo ammettere che è stato un periodo bello e pulito.
Dove questi cartoni animati, in qualche maniera univano i bambini e i grandi.
Credo che alcuni di questi siano stati di grande insegnamento, come lo sono state per me alcune serie televisive degli anni 70 o prima ancora degli anni 60.
Mi ricordo del cartone animato Goldrake perché ne parlavano ovunque sia in televisione sia sulla carta stampata.
Fu un fenomeno sociale.
Una rivoluzione per tutte le televisioni italiane e straniere.
I cartoni animati che ricordo con affetto sono stati per lo più Tom e Jerry e il Braccobaldo Show.
Lo davano sul primo canale nel programma la Tv dei ragazzi.
E poi ci sono stati I Flintstones.
Per restare in tema.
Mitiche le serie Hanna e Barbera. Anch'io le ho viste.
Massimo ha scritto: ↑25/11/2020, 13:16
A proposito di manga robot e donne, qualcuno si ricorda di Miwa, la compagnia femminile di Hiroshi in Jeeg?
Era lei che dal Big Shooter gli lanciava i componenti.
Ma la cosa che in un secondo tempo mi aveva fatto sorridere, era la telecamera piazzata tra le sue gambe, che la riprendeva ogni qualvolta veniva inquadrata.
Soluzione del dottor Shiba, il quale evidentemente non aveva nessun altro posto dove mettere una telecamera!
AHAHAHAH!!
Come potete vedere il dottor shiba, guardava direttamente lì....
Non avevo colto la questione della telecamera qui leggendo, ma ora che vedo le fotografie capisco il senso della cosa!
È proprio il posto ideale per posizionare uno schermo video e probabilmente anche la relativa telecamera per vedere la persona interessata.
A ogni collegamento saprà sempre che intimo porta quel giorno la ragazza in questione.
Amarcord di quand'era tempo di vendemmia, la festa di tutta la famiglia, intesa in senso allargato, zii, nipoti, cugini, nonni...
Amarcord di mia nonna che prendeva noi bambini e ci diceva: "State attenti e guardate il più bel grappolo di ogni vite, quello non lo raccogliete, è per gli uccellini che ognuno deve avere il suo".
Amarcord di quando dodicenni si prendevano i motorini e si andava a passare serata in campo, ognuno rubava due bocce di vino in casa, si andava in un campo si faceva un fuoco e ci si ubriacava e per passare il tempo ci si picchiava a turno.
Amarcord di tutte le botte che ho dato, e ancora di più di tutte quelle che ho preso.
Amarcord del giorno in cui Sandro a quattordici anni aprì la stalla e trovò il padre alcolista appeso al trave.
Amarcord dei pomeriggi a pesca nello stagno del papà di un amico, a mangiare panini con begattini schiacciati sopra.
Amarcord le feste di capodanno chiusi in un garage o in un fienile in disuso, lenti a palla, luci basse e si tentava di ottenere una palpata di tette.
Amarcord delle notti in cui prendevo il vespino ed andavo sulla Costa del monte, da cui vedevo nelle sere d'estate le luci della pianura padana srotolarsi da Milano a Bologna, e non ho ancora capito perché ma mi scoppiava il cuore.
Amarcord del Motom 150 che comprai usato (defunto da mo'..) dal rottamaio, lo portai a casa con il Motore, lo misi in un pollaio, lo smontai vite per vite e poi lo rimontai vite per vite.
Amarcord l'odore caldo del Motore a cingoli, nafta, ferro caldo, olio frusto, polvere.. Amarcord, sembrava un carro armato..
Amarcord l'odore della terra alle prime nebbie.
Amarcord il go kart che facemmo con telaio e motore di un Maggiolone 1300.
Amarcord della Topolino con cui ho imparato a guidare, aveva una leva di dieci centimetri in mezzo al cruscotto, era il comando (MANUALE) dei tergicristalli, lo spostavi a destra e sinistra quando pioveva.
Amarcord di quando il padre del mio migliore amico era agli ultimi per un cancro alle ossa, ed io chiesi ad Arturo, 15 anni, come stesse vivendo la perdita del papà. Rispose: "Aspettiamo". Noi montanari teste di pietra...
Amarcord le domenica mattina tutto il paese nel sagrato davanti la chiesa col vestito buono, poi cominciava la messa e le donne entravano, e gli uomini stavano fuori a fumare sigarette e guardare i campi.
Amarcord le lampade a petrolio, i temporali che spaccavano il cielo, il silenzio magico della neve sui monti, le carote, amarcord il sapore dei pomodori staccati dalla pianta caldi del sole e mangiati con un gusto che sarà difficile ritrovare.
Amarcord di quando venne stagione del mio coniglietto, e toccò a me spezzargli il collo, spelarlo e pulirlo per darlo a mia madre. Fu la prima volta che uccisi una vita consapevolmente. Avevo sei anni.
Amarcord dei vecchi, che sapevano guardare un prato per ore senza fare assolutamente niente che non fosse vivere.
Amarcord di cadute rovinose in moto, di bevute colossali, di domeniche pomeriggio di calciobalilla, della rissa al Black Queen di Ranzano dove mi spezzarono l'omero destro (era una discotechina di montanari, dove tutte le settimane si presentava qualcuno con il Motore, lo lasciava fuori senza spegnerlo, entrava a prendere una birra e poi tornava ad arare), amarcord i juke box, anzi IL juke box, amarcord del negozio di paese, che vendeva di tutto e così portavi a casa camicie di jeans che sapevano di prosciutto, amarcord il freddo, amarcord.
Amarcord il Prototipo, telaio Caballero 125, motore Aletta rossa portato a 175, forcella a biscottini del Ciao.
Amarcord di quando ho scingolato l'OM e stavo per ribaltarmi sotto due tonnellate di ferro rovente.
Amarcord la prima TGM 125, mi sembrava che fosse potentissima!!!! e amarcord della sera in cui tornai con un amico, entrambi dodicenni, e rientrando a casa sua trovammo lo zio (Bala, un muratore illetterato che aveva passato la vita da solo) che si spugnettava guardando Colpo Grosso o qualcosa del genere...io dissi "Che sfigato!" ed il mio amico mi diede una delle lezioni più importanti della mia vita rispondendo "Se non capisci lo sfigato sei tu". Dodici anni.
Amarcord.
Per fortuna.
O per disgrazia.