per "descrivere" luoghi, esposizioni, giardini, parchi possono essere una svolta, ma non sono così semplici da utilizzare, ho un amico (fotografo) che ci lavora, oltre ad essere istruttore, ho visto riprese fatte ad altezza d'uomo dove, il drone, si sposta come se fossimo noi a muoversi, oltre a tutte le altre, certo, farlo in ambienti chiusi necessita di una buona perizia di guida...
d'altra parte, volendo, si può fare anche con una action cam... credo che, come sempre, le tecniche possano essere complementari, puntare tutto sull' una o sull'altra, di fatto, limita molto,.
Il tour fotografico virtuale è un'ottima cosa e, forse, più agevole per l'utente e, anche, più facile per chi deve realizzarlo.
IO, per fortuna, non me ne occupo più, quasi mai, ci sono passato fine anni 90 e primi 2000 ed era un delirio di lavoro, ma, non potendo mandare video di qualità in rete, era l'unica soluzione, la cosa bestiale era realizzare le immagini fotografiche che sarebbero servite per il tour, anche perché, chi commissionava il lavoro, erano musei o gallerie d'arte, o show room aziendali, dove la qualità di immagine richiesta era molto alta, di conseguenza si spostava il set, le luci, etc. di scatto in scatto per costruire, poi, il percorso finito.... una palla infinita!
Le riprese in "soggettiva" hanno questa caratteristica, ovvia, del resto, non potranno mai, o quasi, darti idea realistica di cosa si va ad incontrare, salite o discese non si percepiscono, le distanze sono dilatate, di conseguenza, "l'ostacolo" che andrai ad affrontare, si avvicinerà più lentamente, in apparenza, così come, se hai le telecamera fissata al casco, una piega in moto/bici, una bolina in barca o quello che sia, sembrerà, sempre meno inclinata che nella realtà... banalmente perché, tendiamo a tenere la linea degli occhi orizzontale e, casco con telecamera, seguiranno.
Utile, ma poco usato, è fissare la camera al torace, ci sono imbracature specifiche, le riprese risultano molto più ferme, la testa si muove continuamente e velocemente, il torso no, se pieghiamo in moto/bici, quasi sempre, a meno di fare cross, il torace seguirà l'inclinazione del mezzo, almeno ad andature civili, la ripresa renderà di più l'idea e sarà meno "vorticosa" e faticosa da vedere...
da qualche parte ho un video girato, sul percorso casa ufficio, per provare un'imbracatura auto costruita (non merita assolutamente la fatica, con 10 euro si compra) se lo trovo lo posto, anche se, diciamo che metterlo in rete, codice della strada
Per poter fare i fighi, l'unica, è avere qualcuno che riprende noi in movimento, anche il drone va bene, ma come se fosse una persona a guardare o appena più basso, insomma, la ripresa va costruita.. il che, può essere anche divertente, ogni tanto.
