allora funziona così:Giuliano83 ha scritto:Piero si mi farà una fattura...ma che intendi con scorporarla?Lui ha passato la moto dalla prima azienda alla seconda sempre in suo possesso,al momento del passaggio però non ha dichiarato il valore effettivo della moto ma molto meno"suppongo per pagare il meno possibile di tasse"ora la fattura lui dice che deve farmela di quella cifra irrisoria....perché non può vendere un bene aziendale a un prezzo superiore a quello che l ha comprato!
compri un bene e lo intesti alla società. (Se è un bene di lusso è da pazzi matricolati!!!!)
In 4 anni, oggi 5, lo scarichi parzialmente dall'imponibile Irpef e a secondo del tipo di società deduci parzialmente anche l'IVA.
Il problema si verifica quando al momento di rivendere il bene questo vale dei soldi, tipo: (quadri, moto hd, ferrari etc..) generando quindi una plusvalenza (il valore contabile è inferiore al prezzo di vendita), pertanto si dovrà rimborsare al fisco parte dell'IRPEF e dell'IVA detratte negli anni di ammortamento del bene.
A questo punto per evitare di restituire denari al fisco, bisogna fare in modo che il bene venduto valga pochissimo: (prezzo di vendita uguale a quello contabile). (Ecco i diversi passaggi di proprietà della moto)
P.S. nel caso addirittura che il valore di vendita sia inferiore a quello registrato contabilmente, si genera un minusvalenza, altri denari che l'azienda o società risparmia sulla dichiarazione dei redditi.
Secondo me, ma non solo, intestare un bene ad una società non fa risparmiare un bel nulla, anzi quando dopo averne goduto, lo rivendi, restituisci le tasse che prima non avevi pagato.
In più avendo intestato un bene alla società, la stessa deve dichiarare di più, diversamente, non risulta congrua con gli studi di settore. A quel punto l'agenzia delle entrate potrebbe gentilmente invitarti ad andare a prendere un caffè presso i loro uffici!.
Allora alla fine chi ci guadagna?!
Spero di essere stato chiaro!