Re: Fakersee 2015
Inviato: 15/09/2015, 7:54
ecco la seconda parte del racconto, la permanenza al Faaker:
Inutile raccontare quello che si fa al Faakersee perché è quello che fanno tutti. Si guardano le moto, gli stand dei vari espositori e si cerca qualche capo di vestiario che ti attiri particolarmente. Per chi non c’è mai stato è giusto che sappia che la strada che circonda il lago viene trasformata a senso unico e spesso si formano degli ingorghi in cui ti respiri tanta schifezza anche perché la moto che ti precede è solita sgasare. Per questo motivo decidiamo di non prendere parte alla parata, ma di farci un giro per conto nostro. Partiamo così dal nostro Hotel di Sattendorf sulla sponda nord dell’Ossiachersee per dirigerci verso Klagenfurt. Sono le 9,30 del mattino e la temperatura non è piacevole, ma in cielo non c’è una nuvola e questa può solo salire. Non vado regolarmente tuti gli anni al Faakersee, vado quando mi gira, quando trovo una camera e quando ho la certezza di trovare bel tempo. Comunque, tutte le volte che ci sono andato, il sabato della parata è sempre stata una giornata baciata da un sole bello caldo.
Arriviamo a Klangefurt e ci facciamo due passi per il centro storico sotto un piacevole (e riscaldante) sole. E’ una cittadina con un centro storico piccolino, ma carino. Al di fuori di questo la città appare grande e con edifici relativamente moderni. Risaliamo in moto e partiamo verso il Wörtersee dove ci fermiamo a Raunach per bere qualcosa in riva al lago. Di fronte al locale dove ci siamo fermati c’era un punto di raccolta di Indian e poco più in là una Golf a dimensioni reali scolpita nella pietra. Terminato il drink risaliamo in sella anche perché eravamo seduti in un tavolino sotto il sole e ci stavamo cuocendo per dirigerci verso Velden dove si tiene un’altra bike week. L’evento è piccolino e ben organizzato. Una strada viene chiusa al traffico e ci sono vari stand tra cui quello delle Boss Hoss. Poco più avanti c’è il casinò, normalmente c’è l’obbligo di cravatta, ma ci fanno entrare anche senza. Uscendo, in una sala laterale vedo con la coda dell’occhio alcune bagger. Entriamo e ci sono le moto di Kodlin. Il pezzo forte è in vendita a 219.000 Euro. Ci lustriamo gli occhi e decidiamo di tornare sulle sponde del Faakersee per mangiare qualche schifezza. Dopo il solito giro per i vari stand ripartiamo, ma bisogna andare dal lato opposto del lago e percorrerlo a passo d’uomo, quando va bene, non è il massimo.
Dall’Ossichersee e quindi nei pressi del nostro hotel, parte la funivia di Gerlitzen che porta in quota, ma la strada è percorribile anche in moto pagando un pedaggio, così la sera abbiamo deciso di andare lassù, naturalmente in moto, per vedere il panorama dei laghi Ossiach, Worter e Faak dall’alto illuminati dalle luci del tramonto. Un po’ di aria sana per i polmoni era necessaria!
Inutile raccontare quello che si fa al Faakersee perché è quello che fanno tutti. Si guardano le moto, gli stand dei vari espositori e si cerca qualche capo di vestiario che ti attiri particolarmente. Per chi non c’è mai stato è giusto che sappia che la strada che circonda il lago viene trasformata a senso unico e spesso si formano degli ingorghi in cui ti respiri tanta schifezza anche perché la moto che ti precede è solita sgasare. Per questo motivo decidiamo di non prendere parte alla parata, ma di farci un giro per conto nostro. Partiamo così dal nostro Hotel di Sattendorf sulla sponda nord dell’Ossiachersee per dirigerci verso Klagenfurt. Sono le 9,30 del mattino e la temperatura non è piacevole, ma in cielo non c’è una nuvola e questa può solo salire. Non vado regolarmente tuti gli anni al Faakersee, vado quando mi gira, quando trovo una camera e quando ho la certezza di trovare bel tempo. Comunque, tutte le volte che ci sono andato, il sabato della parata è sempre stata una giornata baciata da un sole bello caldo.
Arriviamo a Klangefurt e ci facciamo due passi per il centro storico sotto un piacevole (e riscaldante) sole. E’ una cittadina con un centro storico piccolino, ma carino. Al di fuori di questo la città appare grande e con edifici relativamente moderni. Risaliamo in moto e partiamo verso il Wörtersee dove ci fermiamo a Raunach per bere qualcosa in riva al lago. Di fronte al locale dove ci siamo fermati c’era un punto di raccolta di Indian e poco più in là una Golf a dimensioni reali scolpita nella pietra. Terminato il drink risaliamo in sella anche perché eravamo seduti in un tavolino sotto il sole e ci stavamo cuocendo per dirigerci verso Velden dove si tiene un’altra bike week. L’evento è piccolino e ben organizzato. Una strada viene chiusa al traffico e ci sono vari stand tra cui quello delle Boss Hoss. Poco più avanti c’è il casinò, normalmente c’è l’obbligo di cravatta, ma ci fanno entrare anche senza. Uscendo, in una sala laterale vedo con la coda dell’occhio alcune bagger. Entriamo e ci sono le moto di Kodlin. Il pezzo forte è in vendita a 219.000 Euro. Ci lustriamo gli occhi e decidiamo di tornare sulle sponde del Faakersee per mangiare qualche schifezza. Dopo il solito giro per i vari stand ripartiamo, ma bisogna andare dal lato opposto del lago e percorrerlo a passo d’uomo, quando va bene, non è il massimo.
Dall’Ossichersee e quindi nei pressi del nostro hotel, parte la funivia di Gerlitzen che porta in quota, ma la strada è percorribile anche in moto pagando un pedaggio, così la sera abbiamo deciso di andare lassù, naturalmente in moto, per vedere il panorama dei laghi Ossiach, Worter e Faak dall’alto illuminati dalle luci del tramonto. Un po’ di aria sana per i polmoni era necessaria!