POVERO VALENTINO !

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Albert_SE
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Iscritto il: 30/06/2009, 18:42
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Re: POVERO VALENTINO !

Messaggio da Albert_SE »

Riporto da un altro forum (http://www.motoblog.it) questo commento, a mio avviso scritto molto bene: non l'ho scritto io.

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Con quello che ha vinto e guadagnato (e evaso) Rossi può anche andarsene verso una dorata pensione, adducendo l’età (almeno quella agonistica perché anagraficamente 32 anni non sono molti) ed essere ricordato come un supervincente: non sarà quest’ultima stagione disastrosa a rovinargli gli almanacchi. La vox populi darà la colpa alla Ducati che non è stata in grado di dare a Vale una moto “con un telaio vero” (perimetrale). E’ bello sentire così tanti sportivi da poltrona che cianciano di deltabox, di traliccio in acciaio, di motore portante con airbox in carbonio quando fino a ieri non sapevano nemmeno com’è fatto un bullone ma solo che Vale “ha mezzo secondo nel polso”, “guida sopra i problemi”, “distrugge psicologicamente gli avversari”, “sviluppa lui la moto” (se putacaso la Ducati #46 avesse vinto sarebbe stata una moto “di Valentino”; invece quello frigna che la “sua moto” era già lì, “l’aveva già fatta Filippo”, il vigliacco dice che è tutta colpa di Preziosi e la cricca di Italia1, ossequiosa, si adegua).
Comunque questi sportivi da poltrona (o da “tutti in piedi sul divano, gas a martello, scatenate l’inferno”) che discettano di telai a me ricordano certi discorsi da bar sul “tangone” e sul “bompresso” che si sentivano ai tempi del Moro di Venezia del grande Paul Cayard: gente che fino al giorno prima non distingueva il boma dalla randa. Potenza dei media…
Il Rossi pensionato, comunque, potrà pure divertirsi un mondo partecipare a qualche kermesse motoristica (chiamarla “competizione” sarebbe esagerato) tipo rally di Monza, e pure vincerle (se continueranno a concedergli di correre l’unica WRC in gara) osannato dal sempiterno Paolone Beltramo e da Capitan Ventosa.
Non gli consiglio di passare alla SBK (fino a ieri la “serie B”) a meno che non gli concedano una moto davvero al top (ma quale Casa si prenerebbe oggi questa responsabilità?) e la Pirelli non gli concedesse sottobanco un trattamento da Michelin dei tempi belli. Ma ricordo che non appena le Bridgestone, dopo anni di patimenti, diventarono un pelo più competitive Vale, dimentico dei tanti successi dovuti al gommista francese, non si fece scrupoli a gettargli addosso palate di m. (immagino la gioia a Clermont-Ferrand) e a frignare che voleva le gomme giapponesi, subito accontentato da Don Carmelo. Partecipare al mondiale SBK come un pilota qualunque invece sarebbe un suicidio: passi per una stagione storta perché “la Ducati non è capace a fare un telaio vero” (anche se altri furono mandati dallo psicanalista, ma vabbé, non erano VR46), ma dimostrarsi uno dei tanti anche nella “serie B delle moto” (dove ci raccontavano che Cal Crutchlow vinceva perché la settimana prima Vale aveva imposto le mani sul manubrio della R1 e ne aveva magicamente sviluppato gli assetti) proprio non gli conviene. Già quest’anno è stato patetico sentir dire (fino al Sachsenring) che “l’anno scorso Stoner a questo punto del campionato aveva meno punti di Vale”: tutto avrei potuto pensare nella vita meno che vedere quelli col cappellino giallo che, implicitamente, rivalutano Emilio Alzamora!
Il dramma invece è per la Ducati. Un’immagine di marca distrutta per una Casa che, non avendo le capacità di competere sul rapporto qualità/prezzo con i giapponesi, riusciva a vendere moto più costose perché “diverse”, con più “carattere”, con “passione italiana” e compagnia bella. Hanno preso Rossi, Burgess e il loro team (quelli che “sviluppano la moto in 15 minuti”) a peso d’oro, per pagarli hanno abbandonato la tradizione del team ufficiale WSBK (e meno male che c’è San Carlos Checa!), e tutto per il valore mediatico di VR46, per vendere tanti Monster, Diavel e domani scooteroni ai bimbominkia e che ti va a succedere? Che Vale non vince perché la Ducati è un cancello e non riescono a dargli “una moto con un telaio vero”, e il prossimo anno dovranno lanciare sul mercato la supersportiva XTreme… col motore portante!
La Ducati esce massacrata senza appello (se al contrario il binomio tutto italiano avesse funzionato il merito sarebbe stato, ça va sans dire, tutto di Vale), abbiamo capito che Stoner e solo Stoner riusciva a guidare un cancello sopra i problemi (e con meno elettronica… anche se quando Stoner vinse il mondiale nel 2007 Vale frignava che ormai era l’elettronica che guidava, che il pilota non era valorizzato come al tempo delle 500… cioè quando l’elettronica ce l’aveva ancora soltanto lui sulla sua NSR). Abbiamo anche capito che nel 2002 il vero miracolo lo fece Biaggi (quello che “gli tira il c. perché arriva sempre dietro”) quando, non si sa bene come, vinse a Brno e a Sepang con una Yamaha di cilindrata 890 che altro non era che una 500 con impiantato un motore 4T a carburatori!
Ma la cricca di Italia1 e Carmelo Ezpeleta decisero di scrivere un’altra storia perché quel ragazzino impertinente che faceva le scenette con le bambole gonfiabili era più mediatico, bucava il video.
La cosa triste è quando a forza di raccontar balle alle balle finisci per credere davvero.
E ancora più triste che ci abbia creduto pure il dott. Gabriele Del Torchio.
E umanamente triste che ci abbia creduto pure Filippo Preziosi (quello che non potendo battere i giapponesi sul loro terreno ha provato a inventarsi qualcosa di diverso, e non senza successo quando ce ne sono state le condizioni), che ha caldeggiato l’arrivo di Vale e che adesso viene ripagato dell’unica moneta che il tavulliano conosce quando si tratta di pararsi il c. dalle proprie responsabilità.
Chissà a Borgo Panigale quanti staranno maledicendo Del Torchio e pensando “ridateci Minoli”, “ridateci Suppo”, “ridateci Stoner”, “ridateci lo screamer”… troppo tardi, fatta la frittata le uova non tornano più intere.
la mia è l'ultima "vera" Harley: perchè? perchè è la mia!
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