RavokSr ha scritto:Palmambrogio mi permetto di esporti alcune mie considerazioni.
Di questi tempi la sincerità è apprezzata invece, non come dici tu. Quello che su cui ti sbagli è il considerare la sincerità come un attributo positivo in sè.. anche Hitler era sincero.
E se vogliamo essere precisi, la tua non è sincerità: il tuo è sarcasmo non costruttivo, che più che dimostrare sincerità dimostra mancanza di tatto e di socialità. E aggiungerei anche una sindrome da WannaBe Maschio Alfa, del tutto ingiustificata e senza speranza, visto il giubbotto ad alta visibilità stile tedesco (un po come mettere i sandali con i calzini). Per finire c'è poi quella che chiamerei sindrome del Leone da Tastiera, quella che ti fa sentire al sicuro nello scrivere qualsiasi obriobrio ti venga in mente e che funge da valvola di sfogo per le schifezze che ti succedono nella vita, tanto nessuno ti conosce né ti vede (né ti può tirare due pizze, all'occasione).
Se vuoi un consiglio (visto che faccio l'insegnante e purtroppo mi dico che nessuna causa è persa e nessuno è troppo scemo per imparare a vivere), prima di dare per scontato che a qualcuno interessi quello che pensi, devi dimostrare che ne vale la pena, di ascoltarti. Altrimenti finirai più solo di quello che già sei, perché di uno che sa solo smontare e demotivare gli altri nessuno ha bisogno.
Cheers
Allora visto che sei un insegnante e quindi hai analizzato il mio comportamento pezzo per pezzo analizza anche quello di qualche d'un altro.
Analizziamo il fatto per esempio, se per caso ho detto qualcosa di così tremendamente sbagliato da motivare il fatto di essere preso a male parole e soprattutto insultato. Quindi allora chi insulta è giustificato?
Sarcasmo...... Può darsi ma io sono fatto così, cerco sempre di non prendere le cose troppo sul serio e soprattutto di non prendermi troppo sul serio, quindi il riferimento ad Hitler mi sembra alquanto fuori luogo.
E da insegnante, il fatto che una persona abbia sparato a zero sugli svizzeri definendoli dei cioccolatai come la giustifichiamo questa cosa?
Da quello che vedo mi sembra che si sta guardando soltanto da una parte, ma dall'altra è scattato un protezionismo veramente anomalo.
Io non ho dato epiteti a nessuno ho solo dato a mio modo dei consigli piaccia o non piaccia.
Se trovate qualcosa di sbagliato nei miei consigli allora possiamo parlarne.
Poi sulla questione del demotivare vorrei capire perché.
Ad una persona ho detto lascia stare la moto così.
È una mia opinione.
Ad un altro che ha la moto tutta nera ho consigliato a di mettere qualcosa per renderla un po' più visibile.
Ad un altro ho detto tranquillamente che trovo ridicolo quel tipo di accessorio per sollevare la moto.
Cosa c'è di male in questo?
Cos'è per caso qua insegnate che il buonismo a tutti i costi e il servilismo sono i dogmi di base?
Se in compagnia arriva un amico con una moto verniciata d'argento, non gli dico falsamente sai che è bellissima per farlo contento, gli dico onestamente che mi fa cagare e poi ce la ridiamo davanti ad una birra questo è lo spirito giusto per me.
Perché cosa credete, quando ho fatto la moto giallo banana non mi hanno preso in giro per dei mesi?
Pensate che me la sia presa?
Assolutamente no, ho riso della cosa insieme a tutti gli altri questo per me è gruppo.
Stranamente vado d'accordo con tutti è questa solitudine di cui voi parlate mi è totalmente sconosciuta.
Non dovete pensare che al di fuori le persone debbano per forza sfogarsi o utilizzare certi ambiti per chissà quale strano motivo.
E poi pensavo di essere finito in un covo di motociclisti e non in una situazione alla desperate housewives. [emoji23]
Alla fine sono stato segnalato sicuramente dalla persona che qui dentro se l'è presa più di tutte, ma poi riabilitato da un vostro moderatore che mi ha detto espressamente di fare il suo nome Massimo.