Man to the Moon....
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Re: Man to the Moon....
Secondo me dubitare è giusto.
Quando ci danno il resto al bar per qualcosa mica li contiamo? Io controllo sempre.
È la stessa cosa.
Perché devo prendere per oro colato tutto quello che dicono, oggi che certe cose si possono smontare?
Poi se è vero che ci sono andati sono contento per loro.
Perché penso sia veramente deludente essere stato un astronauta, senza essere andato da nessuna parte..
Non ho mai capito perché uno di quelli che sarebbe andato sulla luna intervistato da un tizio, non ha mai voluto giurare sulla bibbia che c'è andato.
Qual era il problema?
Se ci sono andato cosa mi costa farlo..
Ma magari questa è solo una presa di posizione davanti a qualcuno che ci chiede di fare qualcosa..
Quando ci danno il resto al bar per qualcosa mica li contiamo? Io controllo sempre.
È la stessa cosa.
Perché devo prendere per oro colato tutto quello che dicono, oggi che certe cose si possono smontare?
Poi se è vero che ci sono andati sono contento per loro.
Perché penso sia veramente deludente essere stato un astronauta, senza essere andato da nessuna parte..
Non ho mai capito perché uno di quelli che sarebbe andato sulla luna intervistato da un tizio, non ha mai voluto giurare sulla bibbia che c'è andato.
Qual era il problema?
Se ci sono andato cosa mi costa farlo..
Ma magari questa è solo una presa di posizione davanti a qualcuno che ci chiede di fare qualcosa..
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Re: Man to the Moon....
Il dubbio è la radice del progresso. Oggi, giustamente, si possono verificare molte più informazioni di un tempo e le affermazioni di ieri possono essere confrontate con quelle di oggi. Certamente il dubbio non può fermarsi alla superficie, perché a volte le condizioni cambiano e oggi non si sarebbe detto ciò che si disse ieri.
Un aspetto importante che va considerato è che oggi viene ribaltato l'onere della prova, sovente.
Qualcuno, di solito appartenente al gruppo di quelli politicamente corretti afferma qualcosa che cambia la visione dei fatti o della realtà. Parte il tam tam e diventa realtà consolidata. Chi dubita deve fornire le prove che non sia vero.
Eh no, cari miei. Se qualcuno mi dice che io devo tenere un certo comportamento che mi è gravoso in quanto diversamente creo un danno, è lui a dovermi provare ciò che dice.
Prendiamo i 30 orari diffusi, non quindi nei pressi di una scuola ad esempio.
Mi dimostrino che tra ai 50 ci sono state ecatombi e allora mi adeguo. Ma se prendono gli incidenti di chi va in città ai 90 e li paragonano ai 30, ho tutto il diritto di dubitare di loro.
Un aspetto importante che va considerato è che oggi viene ribaltato l'onere della prova, sovente.
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Eh no, cari miei. Se qualcuno mi dice che io devo tenere un certo comportamento che mi è gravoso in quanto diversamente creo un danno, è lui a dovermi provare ciò che dice.
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Mi dimostrino che tra ai 50 ci sono state ecatombi e allora mi adeguo. Ma se prendono gli incidenti di chi va in città ai 90 e li paragonano ai 30, ho tutto il diritto di dubitare di loro.
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Re: Man to the Moon....
Sedicesima Grifo ha scritto: ↑21/02/2024, 9:08 Il dubbio è la radice del progresso. Oggi, giustamente, si possono verificare molte più informazioni di un tempo e le affermazioni di ieri possono essere confrontate con quelle di oggi. Certamente il dubbio non può fermarsi alla superficie, perché a volte le condizioni cambiano e oggi non si sarebbe detto ciò che si disse ieri.
Un aspetto importante che va considerato è che oggi viene ribaltato l'onere della prova, sovente.
Qualcuno, di solito appartenente al gruppo di quelli politicamente corretti afferma qualcosa che cambia la visione dei fatti o della realtà. Parte il tam tam e diventa realtà consolidata. Chi dubita deve fornire le prove che non sia vero.
Eh no, cari miei. Se qualcuno mi dice che io devo tenere un certo comportamento che mi è gravoso in quanto diversamente creo un danno, è lui a dovermi provare ciò che dice.
Prendiamo i 30 orari diffusi, non quindi nei pressi di una scuola ad esempio.
Mi dimostrino che tra ai 50 ci sono state ecatombi e allora mi adeguo. Ma se prendono gli incidenti di chi va in città ai 90 e li paragonano ai 30, ho tutto il diritto di dubitare di loro.
Più che d'accordo
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Re: Man to the Moon....
Sto vedendo, un pezzettino alla volta, il lungometraggio suggerito (quello di 3 ore e mezzo).
È interessante ma a mio avviso ha un difetto di base: normalmente abbiamo una tesi, una antitesi e una sintesi. Qui viene illustrata una tesi, tra l'altro piuttosto sbrigativamente (la tesi che ci siamo stati), si espone l'antitesi, con molto più approfondimento e senza dare spazio alla contro risposta sul tema, e la sintesi viene sviluppata da chi ha appena esposto l'antitesi. La conclusione, quindi, appare a senso unico obbligato.
Se dovessi farmi un'idea razionale sulla base di quanto visto finora mi fiderei di più del "Ci siamo andati". Non per gli argomenti a favore ma perché il documentario mi sembra viziato dall'essere di parte. Ci sta, ma non baso la mia opinione su quanto visto finora.
Il dubbio resta per via del fatto che oggi non si riesca ad andare.
È come se uno mi dicesse che è andato in bici ai 50 controvento e in salita con una bici del 1940 e poi non riesce a replicare con una Pinarello Dogma del 2024, senza vento e in pianura. Qualunque disquisizione conterebbe poco di fronte alla realtà.
È interessante ma a mio avviso ha un difetto di base: normalmente abbiamo una tesi, una antitesi e una sintesi. Qui viene illustrata una tesi, tra l'altro piuttosto sbrigativamente (la tesi che ci siamo stati), si espone l'antitesi, con molto più approfondimento e senza dare spazio alla contro risposta sul tema, e la sintesi viene sviluppata da chi ha appena esposto l'antitesi. La conclusione, quindi, appare a senso unico obbligato.
Se dovessi farmi un'idea razionale sulla base di quanto visto finora mi fiderei di più del "Ci siamo andati". Non per gli argomenti a favore ma perché il documentario mi sembra viziato dall'essere di parte. Ci sta, ma non baso la mia opinione su quanto visto finora.
Il dubbio resta per via del fatto che oggi non si riesca ad andare.
È come se uno mi dicesse che è andato in bici ai 50 controvento e in salita con una bici del 1940 e poi non riesce a replicare con una Pinarello Dogma del 2024, senza vento e in pianura. Qualunque disquisizione conterebbe poco di fronte alla realtà.
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Re: Man to the Moon....
Balengo ha scritto: ↑21/02/2024, 8:42 Secondo me dubitare è giusto.
Quando ci danno il resto al bar per qualcosa mica li contiamo? Io controllo sempre.
È la stessa cosa.
Perché devo prendere per oro colato tutto quello che dicono, oggi che certe cose si possono smontare?
Poi se è vero che ci sono andati sono contento per loro.
Perché penso sia veramente deludente essere stato un astronauta, senza essere andato da nessuna parte..
Non ho mai capito perché uno di quelli che sarebbe andato sulla luna intervistato da un tizio, non ha mai voluto giurare sulla bibbia che c'è andato.
Qual era il problema?
Se ci sono andato cosa mi costa farlo..
Ma magari questa è solo una presa di posizione davanti a qualcuno che ci chiede di fare qualcosa..
L'esempio del bar è perfetto.
A questo punto potresti dubitare anche del panino o del caffé, chi ti assicura che sia buono e per assurdo non sia avvelenato? Se dovessimo dubitare sempre su tutto e con estrema facilità, arriveremmo anche qui.
Ma nessuno è così diffidente e sfiduciato fino a questo punto, giusto?
Se poi il bar non gode di ottima reputazione o chi ti serve ha uno sguardo da killer, allora avresti motivo di dubitare, altrimenti mangi e bevi sereno come fanno tutte le persone normali.
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Re: Man to the Moon....
Sedicesima Grifo ha scritto: ↑21/02/2024, 12:38 Sto vedendo, un pezzettino alla volta, il lungometraggio suggerito (quello di 3 ore e mezzo).
È interessante ma a mio avviso ha un difetto di base: normalmente abbiamo una tesi, una antitesi e una sintesi. Qui viene illustrata una tesi, tra l'altro piuttosto sbrigativamente (la tesi che ci siamo stati), si espone l'antitesi, con molto più approfondimento e senza dare spazio alla contro risposta sul tema, e la sintesi viene sviluppata da chi ha appena esposto l'antitesi. La conclusione, quindi, appare a senso unico obbligato.
Se dovessi farmi un'idea razionale sulla base di quanto visto finora mi fiderei di più del "Ci siamo andati". Non per gli argomenti a favore ma perché il documentario mi sembra viziato dall'essere di parte. Ci sta, ma non baso la mia opinione su quanto visto finora.
Il dubbio resta per via del fatto che oggi non si riesca ad andare.
È come se uno mi dicesse che è andato in bici ai 50 controvento e in salita con una bici del 1940 e poi non riesce a replicare con una Pinarello Dogma del 2024, senza vento e in pianura. Qualunque disquisizione conterebbe poco di fronte alla realtà.
Come ho scritto precedentemente, e' giusto ascoltare entrambe le campane.
Mazzucco non ha creato un capolavoro.
Ha messo insieme dei dubbi avvalorati da esperti fotografi.
Polidoro da buon appartenente al CICAP, ha espresso la sua opinione.
Tra le righe qualcosa si può leggere di sicuro.
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Re: Man to the Moon....
Come scrive l'amico Grifo, è questa difficoltà che incontrano nel non andare oggi nel 2024, che fa dubitare assai.....
Certamente nel 1969, la corsa tecnologica che la NASA fece per arrivare per prima, ed i miliardi di dollari spesi, furono un incentivo non da poco per portare a compimento l'opera.
Ma quindi, com'è possibile che una tecnologia vecchia di 54 anni, abbia potuto portare l'uomo sulla Luna e quella del 2024 no?
Ci voleva forse una tecnologia semplice per compiere l'impresa?
Cosa manca oggi che c'era allora e cosa c'era allora che manca oggi....
Mancano forse i fondi?
Plausibile.
La corsa alla Luna non c'è più.
Mancano gli uomini?
Non credo proprio....
Eppure c'è qualcosa che manca all'appello..
In una intervista televisiva, ho sentito dire che gli scienziati, sono preoccupati per queste famigerate fasce di van Allen.
Ma se sono riusciti a superarle allora con non certo una corazza al piombo, perché non poterlo fare anche oggi?...
Tutte queste domande sembrano essere al momento senza una risposta..
Certamente nel 1969, la corsa tecnologica che la NASA fece per arrivare per prima, ed i miliardi di dollari spesi, furono un incentivo non da poco per portare a compimento l'opera.
Ma quindi, com'è possibile che una tecnologia vecchia di 54 anni, abbia potuto portare l'uomo sulla Luna e quella del 2024 no?
Ci voleva forse una tecnologia semplice per compiere l'impresa?
Cosa manca oggi che c'era allora e cosa c'era allora che manca oggi....
Mancano forse i fondi?
Plausibile.
La corsa alla Luna non c'è più.
Mancano gli uomini?
Non credo proprio....
Eppure c'è qualcosa che manca all'appello..
In una intervista televisiva, ho sentito dire che gli scienziati, sono preoccupati per queste famigerate fasce di van Allen.
Ma se sono riusciti a superarle allora con non certo una corazza al piombo, perché non poterlo fare anche oggi?...
Tutte queste domande sembrano essere al momento senza una risposta..
Il paradiso può attendere!
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Re: Man to the Moon....
Però mi domando...
Casso....
Se la luna l'hanno già vista fino al 1972.
E più di tanto non gli è servita, perché non è stata costruita nessuna base almeno da quello che sappiamo lì sopra..
Vogliono spendere miliardi di nuovo per andarci ancora e per quale motivo?
Non ci vai più per 54 anni poi una mattina ti svegli e hai voglia di tornarci?....
Cosa hanno trovato sulla luna che non c'era?
Casso....
Se la luna l'hanno già vista fino al 1972.
E più di tanto non gli è servita, perché non è stata costruita nessuna base almeno da quello che sappiamo lì sopra..
Vogliono spendere miliardi di nuovo per andarci ancora e per quale motivo?
Non ci vai più per 54 anni poi una mattina ti svegli e hai voglia di tornarci?....
Cosa hanno trovato sulla luna che non c'era?
Re: Man to the Moon....
Balengo ha scritto: ↑22/02/2024, 8:43 Però mi domando...
Casso....
Se la luna l'hanno già vista fino al 1972.
E più di tanto non gli è servita, perché non è stata costruita nessuna base almeno da quello che sappiamo lì sopra..
Vogliono spendere miliardi di nuovo per andarci ancora e per quale motivo?
Non ci vai più per 54 anni poi una mattina ti svegli e hai voglia di tornarci?....
Cosa hanno trovato sulla luna che non c'era?
Perchè i miliardi stanziati ufficialmente per le missioni lunari in realtà vengono impiegati per scopi prettamente militari, la NASA è un enorme buco nero da questo punto di vista.
Re: Man to the Moon....
Palmambrogio ha scritto: ↑21/02/2024, 16:25 Come scrive l'amico Grifo, è questa difficoltà che incontrano nel non andare oggi nel 2024, che fa dubitare assai.....
Certamente nel 1969, la corsa tecnologica che la NASA fece per arrivare per prima, ed i miliardi di dollari spesi, furono un incentivo non da poco per portare a compimento l'opera.
Ma quindi, com'è possibile che una tecnologia vecchia di 54 anni, abbia potuto portare l'uomo sulla Luna e quella del 2024 no?
Ci voleva forse una tecnologia semplice per compiere l'impresa?
Cosa manca oggi che c'era allora e cosa c'era allora che manca oggi....
Mancano forse i fondi?
Plausibile.
La corsa alla Luna non c'è più.
Mancano gli uomini?
Non credo proprio....
Eppure c'è qualcosa che manca all'appello..
In una intervista televisiva, ho sentito dire che gli scienziati, sono preoccupati per queste famigerate fasce di van Allen.
Ma se sono riusciti a superarle allora con non certo una corazza al piombo, perché non poterlo fare anche oggi?...
Tutte queste domande sembrano essere al momento senza una risposta..
Io mi porrei altre più semplici domande:
Per esempio..
Oltre alla quantità di fondi stanziati, quanti anni ci sono voluti per realizzare l'impresa?
Ci sono stati problemi prima e durante? Imprevisti, fallimenti, incidenti, vittime?
Se sì, è concepibile oggi rischiare così tanto?
Possiamo permetterci di fallire l'obiettivo? E soprattutto.. l'obiettivo di oggi, è lo stesso identico di sessant'anni fa?
Penso che quando una presunta bufala o inganno che sia, assume dimensioni di questa portata, sia assurdo anche pensare che possa rivelarsi veritiera.
Sarò ingenuo io!?
Può darsi.
Stessa cosa per la tesi della terra piatta.
Lo trovo persino ridicolo.
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