A me è stato detto il contrario , quando è grassa in rilascio scoppietta , da originale non ha mai scoppiettato dopo la modifica ha iniziato a scoppiettare .
chi fa un riepilogo dello stage I......
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Ciao, che modifica hai fatto?Maximo ha scritto: ↑17/12/2023, 21:55A me è stato detto il contrario , quando è grassa in rilascio scoppietta , da originale non ha mai scoppiettato dopo la modifica ha iniziato a scoppiettare .
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Onor del vero miei cari amici, ho sempre carburato le mie motociclette oserei dire finemente.
Non essendo un esperto meccanico ma un sapiente pasticcione, mi cimentavo in tarature azzardate già in anni lontani, sostituendo getti e quand'era necessario il carburatore in toto.
Era una prassi che non rientrava nella quotidianità, perché le motociclette un tempo, le si teneva com'erano uscite di fabbrica.
Ai tempi miei, ancora non c'era questa corsa alla modifica.
I carburatori veramente funzionali ed efficienti non erano molti.
L'italiana Dell'Orto era certamente una delle più prestigiose, laddove poi, c'erano ovviamente i giapponesi.
Non a caso le motociclette Harley Davidson, montavano un carburatore non americano ma giapponese.
E questo i miei cari amici se andiamo a guardare, significava molto su una motocicletta di sangue puramente americano.
Ma in realtà sospensioni, carburatore e quant'altro, erano tutti di provenienza nipponica.
Certamente devo ammettere che un tempo c'era molta più semplicità di adesso.
Ora vi sento parlare di diavolerie elettroniche, di centraline aggiuntive.
Di sostituzione degli alberi a camme.
È incredibile pensare quanto il progresso tecnologico abbia cambiato le regole del gioco, rendendo da una parte le cose più facili, ma dall'altra anche un po' più complicate...
Non essendo un esperto meccanico ma un sapiente pasticcione, mi cimentavo in tarature azzardate già in anni lontani, sostituendo getti e quand'era necessario il carburatore in toto.
Era una prassi che non rientrava nella quotidianità, perché le motociclette un tempo, le si teneva com'erano uscite di fabbrica.
Ai tempi miei, ancora non c'era questa corsa alla modifica.
I carburatori veramente funzionali ed efficienti non erano molti.
L'italiana Dell'Orto era certamente una delle più prestigiose, laddove poi, c'erano ovviamente i giapponesi.
Non a caso le motociclette Harley Davidson, montavano un carburatore non americano ma giapponese.
E questo i miei cari amici se andiamo a guardare, significava molto su una motocicletta di sangue puramente americano.
Ma in realtà sospensioni, carburatore e quant'altro, erano tutti di provenienza nipponica.
Certamente devo ammettere che un tempo c'era molta più semplicità di adesso.
Ora vi sento parlare di diavolerie elettroniche, di centraline aggiuntive.
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Il paradiso può attendere!
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Maximo ha scritto: ↑17/12/2023, 21:55A me è stato detto il contrario , quando è grassa in rilascio scoppietta , da originale non ha mai scoppiettato dopo la modifica ha iniziato a scoppiettare .
Che stranezza perbacco!
Dovresti guardare le candele che aspetto hanno per comprendere se la carburazione è corretta o se troppo magra o viceversa troppo grassa.
Il paradiso può attendere!
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Quando avevo il motorino cinquantino e tiravo giù la candela quando era bianca era perché la carburazione era magra. Quando invece era scura scura era perché era troppo grassa.
Se era bagnata d'olio andava regolata la miscelazione.
Altri non so....
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Mi hanno riferito che le moto HD per poter rientrare delle emissioni per l'inquinamento le smagriscono e non fa bene al motore a lungo andare di conseguenza lavorando sulla centralina l'ha arricchita e da allora la mia moto in rilascio scoppietta .Palmambrogio ha scritto: ↑18/12/2023, 8:54
Che stranezza perbacco!
Dovresti guardare le candele che aspetto hanno per comprendere se la carburazione è corretta o se troppo magra o viceversa troppo grassa.
Per scrupolo la prossima volta che andrò dal meccanico glielo chiedo e comunque fino a che la moto è in garanzia non tocco neanche la più piccola vite
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
PalmambrogioPalmambrogio ha scritto: ↑18/12/2023, 8:52 Onor del vero miei cari amici, ho sempre carburato le mie motociclette oserei dire finemente.
Non essendo un esperto meccanico ma un sapiente pasticcione, mi cimentavo in tarature azzardate già in anni lontani, sostituendo getti e quand'era necessario il carburatore in toto.
Era una prassi che non rientrava nella quotidianità, perché le motociclette un tempo, le si teneva com'erano uscite di fabbrica.
Ai tempi miei, ancora non c'era questa corsa alla modifica.
I carburatori veramente funzionali ed efficienti non erano molti.
L'italiana Dell'Orto era certamente una delle più prestigiose, laddove poi, c'erano ovviamente i giapponesi.
Non a caso le motociclette Harley Davidson, montavano un carburatore non americano ma giapponese.
E questo i miei cari amici se andiamo a guardare, significava molto su una motocicletta di sangue puramente americano.
Ma in realtà sospensioni, carburatore e quant'altro, erano tutti di provenienza nipponica.
Certamente devo ammettere che un tempo c'era molta più semplicità di adesso.
Ora vi sento parlare di diavolerie elettroniche, di centraline aggiuntive.
Di sostituzione degli alberi a camme.
È incredibile pensare quanto il progresso tecnologico abbia cambiato le regole del gioco, rendendo da una parte le cose più facili, ma dall'altra anche un po' più complicate...
mi hai fatto venire in mente i ricordi di quando avevo la vespa 50 special e tutte le modifiche che gli ho fatto , avevo un sacchettino con tutti gli ugelli che compravo per ottenere la giusta carburazione poi allargavo l'entrata dell'aria e compravo ancora gli ugelli allargavo i travasi ... che bei ricordi ...
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
per il momento ho fatto scarichi e centralina
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Con il cinquantino mi sono divertito anch'io casso.
Magari non come ai vostri tempi, però non mi lamento.
Sull Harley chi ci mette mano......
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Re: chi fa un riepilogo dello stage I......
Maximo ha scritto: ↑18/12/2023, 21:43PalmambrogioPalmambrogio ha scritto: ↑18/12/2023, 8:52 Onor del vero miei cari amici, ho sempre carburato le mie motociclette oserei dire finemente.
Non essendo un esperto meccanico ma un sapiente pasticcione, mi cimentavo in tarature azzardate già in anni lontani, sostituendo getti e quand'era necessario il carburatore in toto.
Era una prassi che non rientrava nella quotidianità, perché le motociclette un tempo, le si teneva com'erano uscite di fabbrica.
Ai tempi miei, ancora non c'era questa corsa alla modifica.
I carburatori veramente funzionali ed efficienti non erano molti.
L'italiana Dell'Orto era certamente una delle più prestigiose, laddove poi, c'erano ovviamente i giapponesi.
Non a caso le motociclette Harley Davidson, montavano un carburatore non americano ma giapponese.
E questo i miei cari amici se andiamo a guardare, significava molto su una motocicletta di sangue puramente americano.
Ma in realtà sospensioni, carburatore e quant'altro, erano tutti di provenienza nipponica.
Certamente devo ammettere che un tempo c'era molta più semplicità di adesso.
Ora vi sento parlare di diavolerie elettroniche, di centraline aggiuntive.
Di sostituzione degli alberi a camme.
È incredibile pensare quanto il progresso tecnologico abbia cambiato le regole del gioco, rendendo da una parte le cose più facili, ma dall'altra anche un po' più complicate...
mi hai fatto venire in mente i ricordi di quando avevo la vespa 50 special e tutte le modifiche che gli ho fatto , avevo un sacchettino con tutti gli ugelli che compravo per ottenere la giusta carburazione poi allargavo l'entrata dell'aria e compravo ancora gli ugelli allargavo i travasi ... che bei ricordi ...
Certamente certamente quei meravigliosi tempi in cui si metteva mano ai nostri cicli e motocicli...
Dico questo con una nota di rimpianto in gola..
Perché signori miei quelli erano veramente dei gran bei anni.
Si viveva tutti serenamente perché i più grandi pensieri erano poi alla fine quelli di trovarsi un posto di lavoro e una donna da sposare.
Avere poi un quarantotto come si diceva un tempo, sotto al sedere, era una gran soddisfazione ed un punto di arrivo per noi giovani.
La Vespa e prima ancora la lambretta.
Ci si metteva mano perché l'arte di arrangiarsi era un po' comune a tutti in quegli anni.
I meccanici c'erano ma non poi tanti come ce ne sono oggi.
Il meccanico di una volta sapeva fare tutto dal montare una gomma, al fischiare da arbitro una partita di pallone.
Il paradiso può attendere!