Motociclista per sempre?
Inviato: 28/02/2024, 8:42
Eccomi qui a porvi un quesito che da qualche giorno è motivo di transito mentale da parte del qui presente sottoscritto.
Ebbene..
Giorni fa, mi trovavo a dialogare amabilmente col figlioletto di una cara amica.
Parlando di svariate cose, la chiacchierata si è spostata sull'argomento motociclette.
Dopo aver compreso che al ragazzo suscitano un certo interesse, mi sono lanciato in una rimembranza poetica sul mio passato e sulle motociclette da me possedute.
Fin qui nulla da segnalare, se non che, ad un certo punto, il ragazzo mi pone la domanda, se posseggo ancora attualmente una motocicletta.
Al mio dire no, il ragazzo con molta serenità, mi dice apertamente, che allora non sono più un motociclista ma lo sono stato...
Colto alla sprovvista da una tale risposta, mi ritrovo a fare a bracciate con la mente, per spiegare al ragazzo, che una volta saliti in sella, ed aver introdotto nel sangue questa passione, si rimane motociclisti per sempre.
Ma il ragazzino insiste, che quando non si guida più una motocicletta, si è stati motociclisti.
Come fosse una professione che si è svolto per lungo tempo, ma che poi, causa pensionamento, non si svolge più..
Ebbene cari amici, in quel momento, in quel preciso momento, si è insinuato nella mia mente, un dubbio amletico.
Un dubbio amletico dipanato prontamente dalla mia indole goliardica ma anche ferrea, su determinati concetti di vita.
Per cui, senza colpo ferire, ho risposto al ragazzino, che la motocicletta ti rimane nel cuore.
È parte di te anche se fisicamente non c'è.
E ribadisco che dal mio punto di vista, un motociclista che si dica tale, lo rimarrà per sempre.
Non importa ciò che pensano gli altri.
Importa ciò che sentiamo al di dentro.
E quando qualcosa ci manca, significa che ha preso posto in noi per non andarsene mai più.
Voi cosa ne pensate?
Ebbene..
Giorni fa, mi trovavo a dialogare amabilmente col figlioletto di una cara amica.
Parlando di svariate cose, la chiacchierata si è spostata sull'argomento motociclette.
Dopo aver compreso che al ragazzo suscitano un certo interesse, mi sono lanciato in una rimembranza poetica sul mio passato e sulle motociclette da me possedute.
Fin qui nulla da segnalare, se non che, ad un certo punto, il ragazzo mi pone la domanda, se posseggo ancora attualmente una motocicletta.
Al mio dire no, il ragazzo con molta serenità, mi dice apertamente, che allora non sono più un motociclista ma lo sono stato...
Colto alla sprovvista da una tale risposta, mi ritrovo a fare a bracciate con la mente, per spiegare al ragazzo, che una volta saliti in sella, ed aver introdotto nel sangue questa passione, si rimane motociclisti per sempre.
Ma il ragazzino insiste, che quando non si guida più una motocicletta, si è stati motociclisti.
Come fosse una professione che si è svolto per lungo tempo, ma che poi, causa pensionamento, non si svolge più..
Ebbene cari amici, in quel momento, in quel preciso momento, si è insinuato nella mia mente, un dubbio amletico.
Un dubbio amletico dipanato prontamente dalla mia indole goliardica ma anche ferrea, su determinati concetti di vita.
Per cui, senza colpo ferire, ho risposto al ragazzino, che la motocicletta ti rimane nel cuore.
È parte di te anche se fisicamente non c'è.
E ribadisco che dal mio punto di vista, un motociclista che si dica tale, lo rimarrà per sempre.
Non importa ciò che pensano gli altri.
Importa ciò che sentiamo al di dentro.
E quando qualcosa ci manca, significa che ha preso posto in noi per non andarsene mai più.
Voi cosa ne pensate?