Ostia!
Uscire in solitaria
Re: Uscire in solitaria
Uscire in solitaria è un lusso unico.
Ti dai i tuoi tempi, ti fermi quando vuoi, conosci sempre qualcuno.
Un motociclista non è mai solo.
Mi piace ovviamente andare con amici, la condivisione del viaggio è una gran cosa, risate e cazzate varie.
Mai più di 4 o 5 però, sennò diventa un gran casino, chi la vó cotta chi la vó cruda.
I peggiori viaggi li ho fatti quando ero iscritto ad un chapter hog, 200 km me ne sembravano 2000....
Ti dai i tuoi tempi, ti fermi quando vuoi, conosci sempre qualcuno.
Un motociclista non è mai solo.
Mi piace ovviamente andare con amici, la condivisione del viaggio è una gran cosa, risate e cazzate varie.
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- Palmambrogio
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Re: Uscire in solitaria
Bombolink ha scritto: ↑12/09/2022, 19:22 Uscire in solitaria è un lusso unico.
Ti dai i tuoi tempi, ti fermi quando vuoi, conosci sempre qualcuno.
Un motociclista non è mai solo.
Mi piace ovviamente andare con amici, la condivisione del viaggio è una gran cosa, risate e cazzate varie.
Mai più di 4 o 5 però, sennò diventa un gran casino, chi la vó cotta chi la vó cruda.
I peggiori viaggi li ho fatti quando ero iscritto ad un chapter hog, 200 km me ne sembravano 2000....
Condividere un viaggio in motocicletta è sempre altamente piacevole, ma bisogna farlo con una persona con cui innanzitutto c'è una profonda amicizia e conoscenza.
Successivamente, entra in gioco l'esperienza fatta insieme per strada, dove si conoscono le sfaccettature di uno e dell'altro e quindi, si viaggia in sicurezza senza che uno vada troppo avanti o che l'altro resti troppo indietro e così via.
Partire insieme, rientrare insieme.
Il paradiso può attendere!
Re: Uscire in solitaria
È vero. Ma credo basti un minimo di spirito di adattamento.
Non bisogna necessariamente conoscersi da una vita.
Se non si è mai usciti insieme, bastano pochi km e qualche parola prima di partire, per capire se ci sarà intesa.
Io mi adatto molto, ma non sono uno che se l'altro corre come un pazzo, gli vado appresso.
Ho una buona conoscenza del viaggiare in gruppo e quando lo si faceva, non è mai successo nulla.
Arrivavamo tutti insieme e mai separati.
C'è gente che ha una guida nervosa e che proprio non riesce a stare dentro ad un gruppo in viaggio.
Non bisogna necessariamente conoscersi da una vita.
Se non si è mai usciti insieme, bastano pochi km e qualche parola prima di partire, per capire se ci sarà intesa.
Io mi adatto molto, ma non sono uno che se l'altro corre come un pazzo, gli vado appresso.
Ho una buona conoscenza del viaggiare in gruppo e quando lo si faceva, non è mai successo nulla.
Arrivavamo tutti insieme e mai separati.
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Re: Uscire in solitaria
Beh...l'importante è scoprirlo prima di organizzare il viaggio.
Io sono di quelli che prima deve avere un rapporto di amicizia sufficiente, perché nell'amicizia ci sono fattori che aiutano a superare momenti in cui magari si è in disaccordo su qualcosa.
Io sono di quelli che prima deve avere un rapporto di amicizia sufficiente, perché nell'amicizia ci sono fattori che aiutano a superare momenti in cui magari si è in disaccordo su qualcosa.
Morale Folgore: meraviglioso!
Ariete circondata, Ariete continua a combattere!
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Re: Uscire in solitaria
Sedicesima Grifo ha scritto: ↑13/09/2022, 8:36 Beh...l'importante è scoprirlo prima di organizzare il viaggio.
Io sono di quelli che prima deve avere un rapporto di amicizia sufficiente, perché nell'amicizia ci sono fattori che aiutano a superare momenti in cui magari si è in disaccordo su qualcosa.
Anche questo è vero. Ma a volte può capitare di ritrovarsi a dover tornare con qualcuno, magari incontrato per caso.
E in una situazione del genere, non si ha il tempo per capire.
Si tireranno le somme al rientro.
Per mio carattere, se esco con qualcuno, vige la regola fondamentale in ambito motociclistico, del reciproco ausilio.
Una volta, ho seguito un tale con la gomma della sua Harley bucata in autostrada, portando sua moglie con me, per evitargli danni al cerchio.
Si andava piano, molto piano.
In casi come questo, il rientro non è proprio una goduria, ma se vivi questo mondo a 360 gradi, sono proprio le esperienze come queste a formare e far capire quanto importante sia condividere un'esperienza anche in situazioni non favorevoli.
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Re: Uscire in solitaria
Io sarei scappato con la moglie.
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- Silvaticus
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Re: Uscire in solitaria
ad averci tempo e libertà un bel giro in solitaria lo farei volentieri.
Partire la mattina presto, fermarsi a fare colazione e poi proseguire per strade secondarie, di provincia, magari poco trafficate ed ammirare il panorama, godere dell'aria, prendersela con comodo, salutare gli altri motociclisti che incontri nel tragitto anche solo un gesto che fa subito capire che si è della stessa pasta e che si sta provando le stesse emozioni.
Poi fermarsi a mangiare con traquillità e ripartire dopo qualche altro bel giro per ritornare a casa.
Quando viaggi da solo hai la mente che viaggia con te, idee, pensieri e associazioni che si liberano nell'aria.
Ho viaggiato in gruppo in un paio di occasioni (faaker - route 66 - scamapgnata fuori porta)... difficile trovare l'intesa quando si è in pochi, e bisogna essere molto organizzati quando si è in tanti.
Non ho ancora trovato un motociclista che abbia i miei stessi tempi.. le mie stesse reazioni... non amo correre non mi interessa arrivare per primi come se fosse una gara o tirare il motore per testarne i limiti e non amo piegare in curva come se fossi in pista, amo godermi il pesaggio, il vento sulla pelle e anche la strada, magari abbandonando per un attimo il navigatore e ritornare ai vecchi cartelli stradali, sbagliando forse anche strada per poi ritrovarsi a scoprire posti che con il navigatore di certo non avresti visto... quando si era in coppia (prima dell'arrivo dei pargoli), con mia moglie (solo zavorrina perchè non guida) ho sempre avuto un'intesa perfetta, mai lamentele perchè si fa troppo piano o troppo veloce, mai da ridire sulla strada fatta... diciamo che si viaggia in solitaria ma in coppia. un pò mi manca, ma il tempo passa e i bimbi cresceranno... torneremo a goderci i nostri momenti
Partire la mattina presto, fermarsi a fare colazione e poi proseguire per strade secondarie, di provincia, magari poco trafficate ed ammirare il panorama, godere dell'aria, prendersela con comodo, salutare gli altri motociclisti che incontri nel tragitto anche solo un gesto che fa subito capire che si è della stessa pasta e che si sta provando le stesse emozioni.
Poi fermarsi a mangiare con traquillità e ripartire dopo qualche altro bel giro per ritornare a casa.
Quando viaggi da solo hai la mente che viaggia con te, idee, pensieri e associazioni che si liberano nell'aria.
Ho viaggiato in gruppo in un paio di occasioni (faaker - route 66 - scamapgnata fuori porta)... difficile trovare l'intesa quando si è in pochi, e bisogna essere molto organizzati quando si è in tanti.
Non ho ancora trovato un motociclista che abbia i miei stessi tempi.. le mie stesse reazioni... non amo correre non mi interessa arrivare per primi come se fosse una gara o tirare il motore per testarne i limiti e non amo piegare in curva come se fossi in pista, amo godermi il pesaggio, il vento sulla pelle e anche la strada, magari abbandonando per un attimo il navigatore e ritornare ai vecchi cartelli stradali, sbagliando forse anche strada per poi ritrovarsi a scoprire posti che con il navigatore di certo non avresti visto... quando si era in coppia (prima dell'arrivo dei pargoli), con mia moglie (solo zavorrina perchè non guida) ho sempre avuto un'intesa perfetta, mai lamentele perchè si fa troppo piano o troppo veloce, mai da ridire sulla strada fatta... diciamo che si viaggia in solitaria ma in coppia. un pò mi manca, ma il tempo passa e i bimbi cresceranno... torneremo a goderci i nostri momenti
"Un uomo!!! Da solo! Tradito dal paese che ama! E ora l’unica speranza nel momento del bisogno!” (cit.)
Claudio
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Re: Uscire in solitaria
Io sono sempre del parere che andare in moto in compagnia è molto più bello che andare da soli, nonostante mi godo comunque ogni momento delle mie uscite in solitaria.
Basta farlo con persone normali, non serve partire da un'amicizia centenaria, come non servono patti di sangue o regole scritte per formare un gruppo sano, basta un po' di normalità, fatta di persone che stanno bene con se stesse.
Una normale normalità è più che sufficiente e la socialità, in questi casi, è una gran bella cosa anche perché la scusa di stare insieme nasce da una passione comune che ci distrae dalla parte pesante di questa vita "moderna".
Se poi manca la predisposizione e la disponibilità a voler condividere e siamo intolleranti allora è un'altra cosa e non serve trovare scusanti.
Basta farlo con persone normali, non serve partire da un'amicizia centenaria, come non servono patti di sangue o regole scritte per formare un gruppo sano, basta un po' di normalità, fatta di persone che stanno bene con se stesse.
Una normale normalità è più che sufficiente e la socialità, in questi casi, è una gran bella cosa anche perché la scusa di stare insieme nasce da una passione comune che ci distrae dalla parte pesante di questa vita "moderna".
Se poi manca la predisposizione e la disponibilità a voler condividere e siamo intolleranti allora è un'altra cosa e non serve trovare scusanti.
Essere se stessi per essere liberi e originali®
Re: Uscire in solitaria
Io dico solo una cosa.....
Non siamo fatti per stare da soli.
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