Tourist Trophy

[MadCris]

Ah vi consiglio il libro di Roberto Patrignani , Ti porterò a Bray Hill. Molto bello , lì si capisce cos'è il TT per quelli che ne subiscono il fascino. Se vi va di leggerlo parla di moto , di passione e di realizzare un sogno.

[Bob107]

Non conosco le gare di TT e non sono un amante delle gare da corsa in generale, che sia anche Formula 1, Moto GP, Giro d'Italia o altro, non mi hanno mai appassionato.
Comprendo il punto di vista di un genitore che non rischierebbe la propria vita per pura adrenalina e lo rispetto ma non mi sento nemmeno di giudicare chi fa cose estreme come un "irresponsabile".
Ritengo semplicemente sbagliato giudicare le scelte degli altri ma, ancora di più, giudicare un pilota come padre o marito, forse ci si va ad impelagare in discorsi più ampi dove non se ne esce più.
È giusto che ognuno sceglie di vivere come meglio crede, purché nella legalità naturalmente, anche se le scelte non sono capite e accettate dagli altri.

[pisolo_v]

I miei 2 cent.
Non ho niente in contrario alla ricerca dell'adrenalina, né alla ricerca si soddisfare le proprie passioni.
Però il discorso di Grifo non riguarda questi aspetti e io lo sposo in pieno.
Mettere al mondo dei figli implica assumersi delle responsabilità e responsabilità significa talvolta dover fare delle rinunce, piccole o grandi che siano.
Far finta di niente di fronte alle proprie responsabilità è da egoisti. Se vuoi vivere da egoista, avere figli è la scelta sbagliata.

[Sedicesima Grifo]

I miei 2 cent.
Non ho niente in contrario alla ricerca dell'adrenalina, né alla ricerca si soddisfare le proprie passioni.
Però il discorso di Grifo non riguarda questi aspetti e io lo sposo in pieno.
Mettere al mondo dei figli implica assumersi delle responsabilità e responsabilità significa talvolta dover fare delle rinunce, piccole o grandi che siano.
Far finta di niente di fronte alle proprie responsabilità è da egoisti. Se vuoi vivere da egoista, avere figli è la scelta sbagliata.

Pisolo ha centrato il punto, infatti.

[883Low]

Mettere al mondo dei figli implica assumersi delle responsabilità e responsabilità significa talvolta dover fare delle rinunce, piccole o grandi che siano.

certamente, ma questo è un discorso generale, applicabile ovunque.
anche io da padre di due bambine dovrei smettere di andare in moto, perchè è pericoloso.
smettere di andare in bici, è altrettanto pericoloso.
devo anche cambiare lavoro, il mio è pericoloso.
e allora come risolviamo il problema, mettiamo sotto una campana di vetro tutte le famiglie?

se devo fare paragoni, trovo migliore e più presente il padre che purtroppo ha perso la vita con il figlio con il sidecar, dato che sicuramente per arrivare fino a lì avranno condiviso la bellissima passione per i motori e tanti momenti assieme, piuttosto che un padre anonimo che è perennemente in trasferta per lavoro, non vede mai i figli e che quando è a casa se ne va a farsi i fatti suoi e non stà in famiglia. e ce ne sono molti di più di questi ultimi.

Ritengo semplicemente sbagliato giudicare le scelte degli altri ma, ancora di più, giudicare un pilota come padre o marito, forse ci si va ad impelagare in discorsi più ampi dove non se ne esce più.
È giusto che ognuno sceglie di vivere come meglio crede, purché nella legalità naturalmente, anche se le scelte non sono capite e accettate dagli altri.

esattamente!

[pisolo_v]

Mettere al mondo dei figli implica assumersi delle responsabilità e responsabilità significa talvolta dover fare delle rinunce, piccole o grandi che siano.

certamente, ma questo è un discorso generale, applicabile ovunque.
anche io da padre di due bambine dovrei smettere di andare in moto, perchè è pericoloso.
smettere di andare in bici, è altrettanto pericoloso.
devo anche cambiare lavoro, il mio è pericoloso.
e allora come risolviamo il problema, mettiamo sotto una campana di vetro tutte le famiglie?

se devo fare paragoni, trovo migliore e più presente il padre che purtroppo ha perso la vita con il figlio con il sidecar, dato che sicuramente per arrivare fino a lì avranno condiviso la bellissima passione per i motori e tanti momenti assieme, piuttosto che un padre anonimo che è perennemente in trasferta per lavoro, non vede mai i figli e che quando è a casa se ne va a farsi i fatti suoi e non stà in famiglia. e ce ne sono molti di più di questi ultimi.

Ritengo semplicemente sbagliato giudicare le scelte degli altri ma, ancora di più, giudicare un pilota come padre o marito, forse ci si va ad impelagare in discorsi più ampi dove non se ne esce più.
È giusto che ognuno sceglie di vivere come meglio crede, purché nella legalità naturalmente, anche se le scelte non sono capite e accettate dagli altri.

esattamente!

Puoi anche rimanerci scivolando per le scale.
Ma andare in moto, va da sé guidando con doverosa prudenza, non lo metterei alla stregua del fare il TT o lanciarsi con una tuta alare.

[Massimo]

Gilles Villeneuve quando si è ammazzato a Zolder, sapeva bene che aveva a casa il figlio con la moglie ad aspettare il suo ritorno.
Nonostante questo fino all'ultimo, ha tenuto giù il piede sull'acceleratore come ha sempre fatto.
Follia o meno, il figlio poi, ha seguito le orme del padre.
Segno che probabilmente, la disgrazia, non ha inciso sulla passione.
Questo è un argomento molto particolare, ti fa riflettere.

[883Low]

Puoi anche rimanerci scivolando per le scale.
Ma andare in moto, va da sé guidando con doverosa prudenza, non lo metterei alla stregua del fare il TT o lanciarsi con una tuta alare.

questo ragionamento lo fai perchè sei appassionato e (giustamente) non vuoi rinunciare alla tua moto.
lo stesso ragionamento, dal suo punto di vista più estremo, lo farà chi corre nel TT ed ha famiglia.
viceversa chi non va in moto o ne è estraneo/intimorito, mette il nostro andare in moto allo stesso livello di chi corre nel TT, giudicandoci tutti negativamente nello stesso modo.

per questo è del tutto inopportuno giudicare le passioni altrui, o addirittura dare degli "imbecilli" a chi ha fatto una scelta differente.

Gilles Villeneuve quando si è ammazzato a Zolder, sapeva bene che aveva a casa il figlio con la moglie ad aspettare il suo ritorno.
Nonostante questo fino all'ultimo, ha tenuto giù il piede sull'acceleratore come ha sempre fatto.
Follia o meno, il figlio poi, ha seguito le orme del padre.
Segno che probabilmente, la disgrazia, non ha inciso sulla passione.
Questo è un argomento molto particolare, ti fa riflettere.

secondo me vuol dire che comunque il padre è stato un buon esempio, gli ha trasmesso qualcosa di positivo.

[pisolo_v]

Puoi anche rimanerci scivolando per le scale.
Ma andare in moto, va da sé guidando con doverosa prudenza, non lo metterei alla stregua del fare il TT o lanciarsi con una tuta alare.

questo ragionamento lo fai perchè sei appassionato e (giustamente) non vuoi rinunciare alla tua moto.
lo stesso ragionamento, dal suo punto di vista più estremo, lo farà chi corre nel TT ed ha famiglia.
viceversa chi non va in moto o ne è estraneo/intimorito, mette il nostro andare in moto allo stesso livello di chi corre nel TT, giudicandoci tutti negativamente nello stesso modo.

per questo è del tutto inopportuno giudicare le passioni altrui, o addirittura dare degli "imbecilli" a chi ha fatto una scelta differente.

Gilles Villeneuve quando si è ammazzato a Zolder, sapeva bene che aveva a casa il figlio con la moglie ad aspettare il suo ritorno.
Nonostante questo fino all'ultimo, ha tenuto giù il piede sull'acceleratore come ha sempre fatto.
Follia o meno, il figlio poi, ha seguito le orme del padre.
Segno che probabilmente, la disgrazia, non ha inciso sulla passione.
Questo è un argomento molto particolare, ti fa riflettere.

secondo me vuol dire che comunque il padre è stato un buon esempio, gli ha trasmesso qualcosa di positivo.

Mettere insieme fare turismo con la moto o fare il TT è mettere insieme mele con pere.
Avevo passioni rischiose e dispendiose in termini di tempo alle quali ho rinunciato quando ho avuto sei figli, perché non lo ritenevo giusto nei loro confronti.
Non è obbligatorio fare i genitori.
Nessuno mi convincerà del contrario.

[Sedicesima Grifo]

Ancora pare che il punto non voglia essere percepito da tutti.
Nessuno giudica la passione. Ciascuno può fare ciò che crede della sua vita.
Se hai dei figli te ne assumi la responsabilità, però, e questo significa rinunciare a qualcosa che potrebbe renderli orfani o distruggere il loro futuro.
E, ancora, nessuno cita le normali gare, seppur rischiose anch'esse. Si parla di TT e simili.
Credo comunque di aver espresso più volte il concetto e concordo pienamente con Pisolo, a cui faccio i complimenti per la squadra che ha messo su.