Gogo ha scritto:
Non male il prezzo, decisamente...
Ma spiegami, io la Daytona la conosco poco, eventualmente per tararla al massimo posso portare tutta la moto ad un banco prova?
Fra i vari parametri c'è anche la possibilità di regolare il regime del minimo (come SEST per esempio)?
Quando ho un pò di tempo provo a documentarmi, sarebbe interessante comparare la qualità delle sonde Daytona con quelle Thundermax e quant'altro, giusto per capire anche il rapporto qualità/prezzo!
Di veramente "furbo" la Daytona ha una sorta di regolazione manuale della sonde per l'ossigeno, in modo che col passare dei km e col loro deterioramento si possa correggerne la funzionalità, invece di sostituirle come accade normalmente.
E ragazzi, sia ben chiaro, vi sto chiedendo consigli perchè alla fine non sono un gran esperto, non vorrei passare per un fissato con le mie idee!
Non sei un fissato, queste centraline sono il top ed è proprio quello di cui necessita ogni proprietario di Harley puntiglioso e competente. Però come hai potuto vedere nel sito della Daytona non sono installabili e immediatamente usabili dal principiante...
Ti rispondo su tutti i punti che scrivi qua sopra.
Avendo sensori a banda larga non è necessario alcun banco prova. Si inserisce una mappa VE base e poi le sonde a banda larga ed una ulteriore mappa stechiometrica inserita nella centralina creano le correzioni che vengono trimmate, ossia rispetto alla mappa base dopo qualche ora di uso della moto ti ricolleghi col notebook e se rispetto alla mappa base ci sono variazioni vengono accettate e la mappa base viene aggiustata.
Questa è la mappa open loop, quella che va usata se per qualche motivo le sonde a banda larga facessero cilecca, o se decidi di eliminare il modulo Wego IIID e usare la TCFI senza questo modulo e senza sonde.
Per il resto dell'utilizzo della moto invece il sistema va in closed loop e resterà tale a tutti i regimi di rotazione e in tutte le condizioni d'uso della moto, e la carburazione viene continuamente regolata e mantenuta sulla mappa stechiometrica.
Il minimo si può regolare, come anche tutta una miriade di altri valori per quanto riguarda l'altitudine, le variazioni di temperatura ecc. In fondo hai una centralina tua con tutti i suoi software e tutti i parametri regolabili, compreso lo scarto del tachimetro che per legge si trova nella centralina di serie. Per rendere lo strumento più preciso.
La calibrazione delle sonde a banda larga di cui parli, non è una caratteristica della Daytona. Tutte le sonde a banda larga ogni 500 ore di utilizzo vanno ritarate facendogli il free air test. È proprio una caratteristica della sonda Bosch LSU 4.2. Mi pare strano che non lo si debba fare anche con la Thundermax. Dato che è previsto perfino col mio datalogger Zeitronix e con il Twin Scan II+.
Le sonde a banda larga hanno una durata come anche le sonde normali a banda stretta tipicamente sui 160.000km.
Ma questa durata è riferita a sonde montate ad una certa distanza dalle luci di scarico.
Come leggo nel manuale dell'unità Zeitronix, un montaggio a 15cm dalle luci di scarico, come sulle Harley riduce la loro vita di circa la metà o anche di più. Quindi siamo sui 70-80.000km.
Fonte:
http://www.bosch.it/formula/archivio/fo ... /art24.htm
e:
http://www.zeitronix.com/Products/zt2/zt2.htm
Il manuale del mio Zeitronix, che usa la stessa sonda, in particolare riporta la seguente dicitura:
"never mount the oxygen sensor in stock factory location or closer than 16" from the cylinder head exhaust ports or a turbocharger. Exposing the sensor to the temperature above 800°C will cause sensor damage."
tradotto dice di non montare la sonda lambda nella stessa posizione della sonda originale o più vicina di 16" (40cm) dai condotti di scarico e non a temperature superiori a 800°C.
Io ho contattato la Zeitronix per chiedere delucidazioni su questa cosa perché sulle Harley-Davidson le sonde sono a soli 10-15cm dalle luci di scarico. E mi hanno detto che le sonde a banda larga in quella posizione hanno una riduzione della vita che non è possibile quantificare perfettamente.
Bisogna anche ricordare che le sonde a banda larga (ma anche quelle a banda stretta) non vanno molto d'accordo con le drag pipes o altri scarichi troppo aperti che al rilascio del gas possono causare "reversion" ossia forte risucchio di aria che verrebbe trasportata fino alle sonde causando una momentanea staratura della carburazione da parte dell'autotuning.
Quest'ultima informazione si trova nella documentazione del sistema di diagnostica Twin Scan II+ e nel manuale della Daytona TCFI III.
Per tutti i motivi di cui sopra io sono a favore dell'autotuning, ma da usare con parsimonia, ossia montarlo nella moto per il solo periodo in cui creare una mappa closed loop perfetta. E ad ogni cambio di stagione, dove abbiamo qualche dubbio sulla perfezione della carburazione e vogliamo ottimizzarla per l'inverno o per l'estate.
D'altronde sulla Daytona il modulo Wego IIID è facilmente disinseribile.
Però nulla vieta di usarlo sempre, fargli il free air test ogni 500 ore di uso della moto e sostituire le sonde ogni 50-70.000km.