Parliamo del Giappone.

[Thom]

...a me, proprio l'idea di mettermi li davanti era fuori dalla mia comprensione, la cosa mi ha creato non pochi problemi con i coetanei che, magari, si ritrovavano per guardare una partita piuttosto che un gran premio....
meglio andare a spasso, correr dietro a qualche ragazza, o qualsiasi altra cosa.....

[Palmambrogio]

...a me, proprio l'idea di mettermi li davanti era fuori dalla mia comprensione, la cosa mi ha creato non pochi problemi con i coetanei che, magari, si ritrovavano per guardare una partita piuttosto che un gran premio....
meglio andare a spasso, correr dietro a qualche ragazza, o qualsiasi altra cosa.....

Certamente, comprensibilissimo vale anche per me, anche se quando avevo dai 7 ai 10 anni, qualcosa di televisione ho visto anche successivamente.
Per quello che concerne il Gran Premio di Formula 1 quello è sempre stato per me un rituale piuttosto importante, perché da gran appassionato quale io sono, non ho mai potuto esimermi dal mancare un appuntamento.
Niente calcio o altro, soltanto il Gran Premio.
Per tutta la durata non esistevo per nessuno.
Del resto se non potevo assistervi personalmente come quando andavo a Monza, l'unica maniera del potere seguire le gare era attraverso il teleschermo.

[883Low]

nei primi decenni del dopoguerra, la tv ha avuto un importante compito culturale e divulgativo/educativo.
poi ovviamente con l'esplosione dell'offerta di programmi, la qualità media è andata calando sempre più, passando a semplice intrattenimento o peggio a sfruttamento commerciale per creare bisogni fittizi nei consumatori.
però qualche programma carino ogni tanto rimane da guardare.

[Palmambrogio]

nei primi decenni del dopoguerra, la tv ha avuto un importante compito culturale e divulgativo/educativo.
poi ovviamente con l'esplosione dell'offerta di programmi, la qualità media è andata calando sempre più, passando a semplice intrattenimento o peggio a sfruttamento commerciale per creare bisogni fittizi nei consumatori.
però qualche programma carino ogni tanto rimane da guardare.

Sì credo ci sia perfettamente una divisione tra la prima televisione e la televisione che è venuta poi.
Per le famiglie italiane di un tempo, ritrovarsi tutti in salotto davanti allo schermo televisivo a guardare uno sceneggiato, era cosa abbastanza consueta.
Anche se non tutte le famiglie erano di questo avviso.
Tra i miei compaesani c'erano famiglie che hanno sempre negato la televisione, perché la vedevano come qualcosa di sbagliato di non particolarmente utile.
Ma non era da considerarsi ignoranza, semplicemente queste persone abituate ad una vita semplice e ad andare a letto presto alla sera e ad alzarsi presto la mattina, per loro un oggetto del genere era del tutto inutile.

[Sedicesima Grifo]

nei primi decenni del dopoguerra, la tv ha avuto un importante compito culturale e divulgativo/educativo.
poi ovviamente con l'esplosione dell'offerta di programmi, la qualità media è andata calando sempre più, passando a semplice intrattenimento o peggio a sfruttamento commerciale per creare bisogni fittizi nei consumatori.
però qualche programma carino ogni tanto rimane da guardare.

Sì credo ci sia perfettamente una divisione tra la prima televisione e la televisione che è venuta poi.
Per le famiglie italiane di un tempo, ritrovarsi tutti in salotto davanti allo schermo televisivo a guardare uno sceneggiato, era cosa abbastanza consueta.
Anche se non tutte le famiglie erano di questo avviso.
Tra i miei compaesani c'erano famiglie che hanno sempre negato la televisione, perché la vedevano come qualcosa di sbagliato di non particolarmente utile.
Ma non era da considerarsi ignoranza, semplicemente queste persone abituate ad una vita semplice e ad andare a letto presto alla sera e ad alzarsi presto la mattina, per loro un oggetto del genere era del tutto inutile.

Il tuo illustre compaesano ne sa qualcosa.

[Massimo]

Per quello che mi riguarda la televisione non mi ha tolto spazio per il gioco all'aria aperta anzi, alcune serie televisive, mi avevano dato lo spunto per giocare ad impersonare alcuni di questi personaggi.
Il che non era male.
Vedi Sandokan o Spazio 1999.
I cartoni animati li davano in orari a volte pomeridiani ma per la maggior parte delle volte, in orari anche serali o preserali.
Quindi c'era sempre tempo di guardarsi un episodio, mangiare una merendina e scendere con gli amici in cortile a fare macello.
Logico che per chi come me da bambino di vacanze mare o montagna a parte la colonia non ne ha mai fatte, quando il cortile si svuotava l'unica compagnia che rimaneva era la propria bicicletta e i cartoni animati.
E anche parecchio fantasia...

[Palmambrogio]

Io credo che la cosa peggiore per un bambino, sia quando i genitori per mancanza di tempo o mancanza di voglia di stargli dietro, lo attaccano lì davanti alla televisione o peggio ancora ai videogames..
Oggi poi con l'avvento dei telefoni cellulari connessi perennemente ad internet, io vedo questi bambini anche qui su da noi, che nonostante abbiano dinnanzi un panorama pressoché fantastico, rimangono lì con la testa bassa e le mani appiccicate al proprio telefono..
Una volta un sonoro sberlone avrebbe destato dal torpore di quei marchingegni, ma dato che oggi dare una sberla corrisponde a reato, li lasciano lì preda di loro stessi con chissà quali artifizi....
I giovani giapponesi da quello che ho potuto notare vivono perennemente attaccati agli schermi dei tablet e dei telefoni cellulari..
Non so se questa sia vita, non è certamente la mia.

[Sedicesima Grifo]

Io credo che la cosa peggiore per un bambino, sia quando i genitori per mancanza di tempo o mancanza di voglia di stargli dietro, lo attaccano lì davanti alla televisione o peggio ancora ai videogames..
Oggi poi con l'avvento dei telefoni cellulari connessi perennemente ad internet, io vedo questi bambini anche qui su da noi, che nonostante abbiano dinnanzi un panorama pressoché fantastico, rimangono lì con la testa bassa e le mani appiccicate al proprio telefono..
Una volta un sonoro sberlone avrebbe destato dal torpore di quei marchingegni, ma dato che oggi dare una sberla corrisponde a reato, li lasciano lì preda di loro stessi con chissà quali artifizi....
I giovani giapponesi da quello che ho potuto notare vivono perennemente attaccati agli schermi dei tablet e dei telefoni cellulari..
Non so se questa sia vita, non è certamente la mia.

Uhm...se 50 o 60 o 70 anni fa ci fossero stati i tablet, i bambini li avrebbero usati.

[Massimo]

Sarebbe stato un po' difficile portarlo su in montagna ahahahah!!!

[883Low]

I giovani giapponesi da quello che ho potuto notare vivono perennemente attaccati agli schermi dei tablet e dei telefoni cellulari..

a grandi linee è come da noi, da quello che ho potuto vedere per strada. poi tra le mura domestiche non saprei.