Videoguida di consigli di guida HD per neofiti

[Erika]

Io ne sono dipendente...

[Thom]

...basta decidersi a non usarlo, almeno secondo me. Il limite principale del navigatore è che non ti darà mai una visione d'insieme, ma ti guida passo passo, se da una parte, cosa comodissima, dall'altra ti impigrisce mentalmente. Per me è fondamentale avere percezione dell'area dove mi sto muovendo, se vado a nord piuttosto che a est, avere dei riferimenti geografici, etc... Credo dipenda dal mio background, da come mi sono sempre mosso... Affidarmi ad un GPS camminando in un bosco, non è così sicuro, se il fogliame si infittisce e, magari piove, il segnale se ne va... ma so bene che si tratta della mia firma mentis.. poi, se ti avventuri fuori dai tracciati, anche il GPS va letto, lui ti dirà dove sei e dove vuoi arrivare, ma non come, se la via non è tracciata e mappata, potresti trovarti davanti ad un burrone e non poter proseguire... Sto parlando per eccessi, ovvio.... Facendo off con le moto, provammo a tornare indietro affidandoci alla nostra capacità di navigazione con il GPS ....persi! Eravamo dietro casa, ma fossimo stati in area sconosciuta..... Sono uscito fuori tema, ma solo per provare a spiegare la mia "necessità" di sapere dove e come vado...poi magari, arrivo al bar, ma ci vado da me!

[Sedicesima Grifo]

Ricorderete che anni fa Maps indicava il percorso per gli Stati Uniti dicendo, ad un certo punto: “Attraversare l’oceano a nuoto”.

[Erika]

Sì sì sono d'accordo con tutti voi, ma non sono una grande conoscitrice di strade.
Per cui Google Maps mi torna davvero utile.
Città o non città.
Che sia qui o all'estero.

[Lone Wolf]

Sarò vecchio, sarò un po' scemo, ma per me un viaggio con la mia motocicletta è un'avventura romantica.

C'è chi mette sulla moto coperte e sacco a pelo, bene in vista, anche se sa che dormirà in un quattro stelle.
C'è chi carica la moto come se stesse andando a Caponord anche per un weekend al mare.
C'è chi viaggia travestito da Peter Fonda per sentirsi Easy Rider pur facendo una gita al lago.

Io viaggio su moto puniche, non voglio elettronica (non dico che sia sbagliata, o non utile. Semplicemente preferisco senza), mi allontano da tutto per perdermi e godere delle sorprese che mi si parano davanti minuto dopo minuto.
Non viaggio per vedere, che so, Budapest.
Altrimenti andrei in aereo.

Viaggio per godermi tutta la strada fin lì, chilometro dopo chilometro.

Mi piace sapere che qualsiasi cosa accada sono costretto a cavarmela da solo, lontano da casa, lontano da persone che conoscono la mia lingua, in posti dove neanche riesco a leggere i cartelli stradali perché scritti in cirillico......mi piace incontrare persone, anche se non ci capiamo a parole (non tutti parlano inglese) riusciamo sempre a comunicare.
Il romanticismo del viaggio dipende da piccoli momenti, che devi assaporare all'istante.
E devi essere aperto e ricettivo per accorgerti e godere di questi momenti.
Se vado di navigatore mi limito questa possibilità...

Oh ragazzi, ognuno è pirla a modo suo...non è che uno solo perché è coperto di tatuaggi e fuma sigari siglo Churchill non può essere un'anima romantica...

Poi ovviamente se ho un appuntamento in una stradina di Lisboa con altri bikers e sono in ritardo, il navi off line lo uso anch'io......

[Palmambrogio]

Il progresso ci dà una mano in tutto e con l'altra ci toglie da sotto il banco..
Siamo schiavi e neanche lo sappiamo perché qui scriviamo attraverso un telefono cellulare oppure magari uno di quei tablet.
Cose che una volta non esistevano.
Si usano social di tutti i tipi dove lì le persone rimangono in contatto magari anche senza conoscersi mai di persona.
Le nostre automobili sono dotate di una tecnologia che una volta sembrava fantascienza. Sistemi di navigazione, sistemi di intrattenimento musicale e tanto altro ancora.
Monitor nei poggiatesta della vettura.
Pensate un po' voi.
Una volta un cruscotto era fatto di contatori a lancette, oggi siamo ricoperti di display digitali quando addirittura il tutto non viene proiettato sul parabrezza.
È normale, è normale oggi che per spostarsi le persone trovino la comodità nella navigazione assistita o come si chiama.
Perché la comodità è insita nell'essere umano che cerca sempre un modo per migliorare il suo status e quindi anche delle cose che fa o delle cose che ha.
Io non giudico e non critico Ma le determinate cose fino a quando non interferiscono malamente nella mia vita quotidiana.
Per alcune persone la voce del navigatore in automobile può anche essere una compagnia quanto ascoltare la musica.
Sulla mia motocicletta non ho nessun navigatore di serie perché non c'è mai stato e perché all'epoca non c'era ancora.
Quando serve anch'io faccio riferimento e uso all'applicazione di google maps, che mi sembra oltretutto fatta anche molto bene.
Non mi costa niente ed è sempre aggiornata perfettamente.

[Sedicesima Grifo]

Ho girato l’Europa, per lavoro, per lustri senza navigatore, ho girato anche alcune città USA, senza. Mi organizzavo, tenevo la mente più attiva, sapevo dove mi trovavo.
Col navigatore, in specie nel quotidiano, si risparmia tempo e la mente può essere dedicata ad esempio a preparare un incontro, una trattativa.
Dipende dalle situazioni, insomma.

[Thom]

...infatti, ogni "aiuto" in più è bene accetto e, la cosa, è evidente a tutti, almeno a chi, nasce analogico... Basti pensare a come ci organizzavamo prima dei cellulari, e non parliamo di tanti anni fa, il GSM arriva nel '95, se non sbaglio, e serviranno almeno altri 2/3 anni prima che raggiunga il grande pubblico, gli smartphone sono, ancora più recenti...chi è nato digitale non se ne può rendere conto e, forse, ha più difficoltà ad apprezzare la "grandiosità" della cosa, sarebbe strano il contrario. Per un trentenne di oggi, pensare di dover girare con il gettone telefonico in tasca per poter chiamare casa/amici/etc è roba da Flinstone! Trovo, però, assurdo che, una persona, se perde la connessione si "perda", in tutti i sensi... Per Erika: il non conoscere le strade e/o i luoghi è normale, fino a che uno non ci va.... ma basta un piccolo sforzo, buttare un'occhiata su una carta per rendersi conto che, siamo in grado di andare da A a B scegliendo noi quale percorso fare e per dove passare. Lo si fa, anche, quando si pianifica un itinerario che poi diremo al navigatore di seguire, ma ha un "sapore" diverso, fidati. Mia opinione e senza, assolutamente, voler criticare, questo sia chiaro.

[Thom]

...ovvio, la comodità di trovare un certo posto, una certa strada, digitandone il nome non ha pari! Fatto questo, in genere, io lascio la tecnologia e mi affido ad altro... Parliamo di tempo libero, sul lavoro, sono iper tecnologico, ma, il mio background analogico fa, spessissimo la differenza.

[Erika]

...infatti, ogni "aiuto" in più è bene accetto e, la cosa, è evidente a tutti, almeno a chi, nasce analogico... Basti pensare a come ci organizzavamo prima dei cellulari, e non parliamo di tanti anni fa, il GSM arriva nel '95, se non sbaglio, e serviranno almeno altri 2/3 anni prima che raggiunga il grande pubblico, gli smartphone sono, ancora più recenti...chi è nato digitale non se ne può rendere conto e, forse, ha più difficoltà ad apprezzare la "grandiosità" della cosa, sarebbe strano il contrario. Per un trentenne di oggi, pensare di dover girare con il gettone telefonico in tasca per poter chiamare casa/amici/etc è roba da Flinstone! Trovo, però, assurdo che, una persona, se perde la connessione si "perda", in tutti i sensi... Per Erika: il non conoscere le strade e/o i luoghi è normale, fino a che uno non ci va.... ma basta un piccolo sforzo, buttare un'occhiata su una carta per rendersi conto che, siamo in grado di andare da A a B scegliendo noi quale percorso fare e per dove passare. Lo si fa, anche, quando si pianifica un itinerario che poi diremo al navigatore di seguire, ma ha un "sapore" diverso, fidati. Mia opinione e senza, assolutamente, voler criticare, questo sia chiaro.

Io sono purtroppo una guidatrice distratta..
Distratta non dal cellulare, ma dal guardare magari panorami e cose di questo tipo.
Il navi per me è comodo, ma è più che altro la mia non voglia di sbattermi con cartine stradali che mi sembrano cose di altri tempi.
Del resto anche nella mia passione mi affido alla tecnologia e non potrebbe essere diversamente.