Che musica ascoltiamo di bello?

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Thom
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Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Ieri sera, invece di rincitrullirmi davanti allo "specchio magico" mi sono messo a riascoltare qualche CD... dopo un po' di cose qua e là, ho ripreso in mano Tom Waits, ne ho una decina di album, ieri Bone Machine e Swordfishtrombones (il pezzo di apertura, di quest'ultimo, Underground, usato nel film di animazione Robots). Alcuni li ho, anche, in vinile, ma, ieri, non sapendo cosa ascoltare, ho preferito la comodità del telecomando....piace a qualcuno? Tom Waits intendo, non il telecomando.
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Lone Wolf

Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Thom ha scritto: 22/01/2021, 15:48 Ieri sera, invece di rincitrullirmi davanti allo "specchio magico" mi sono messo a riascoltare qualche CD... dopo un po' di cose qua e là, ho ripreso in mano Tom Waits, ne ho una decina di album, ieri Bone Machine e Swordfishtrombones (il pezzo di apertura, di quest'ultimo, Underground, usato nel film di animazione Robots). Alcuni li ho, anche, in vinile, ma, ieri, non sapendo cosa ascoltare, ho preferito la comodità del telecomando....piace a qualcuno? Tom Waits intendo, non il telecomando.
A me.

Ho anche postato proprio qui Rain Dogs (amo quell'album) e Christmas Card from a Hooker in Minneapolis da Blue Valentine, o forse era The Ghost of the Saturday Night dall'album omonimo...

Mi piacciono molto i vecchi album, dai primi settanta, l'ultimo suo che acquistai (poi i CD andarono in disuso) fu Orphans: Brawlers, Bawlers and Bastards. Di questo disco Little Drop of Poison fa parte della colonna sonora di Shrek 2..

Una delle mie canzoni preferite la misi propio qui, Chocolate Jesus...

Per prima cosa Waits è un grande compositore e polistrumentista, inoltre parecchi strumenti li costruisce da sé..

..mi piacciono i suoi testi, un mondo di sopravviventi alla vita al contempo crudo e romantico.
Tom Waits mi ricorda la pittura di Hopper...

Poi c'è anche il Tom Waits attore, America Oggi di Altman, La leggenda del Re Pescatore dove fa un cameo meraviglioso, Daunbailò con John Lurie (quello dei Lounge Lizard) e Benigni, regia del grandissimo Jim Jarmusch....e molti altri (Parnassus, Coffe and Cigarettes, Tassisti di Notte, Rusty il selvaggio..). I primi cinque minuti di bianco e nero di Daunbailò, sul pezzo "Jockey Full of Burbon" sono una poesia nuda e cruda....

Ma è meglio che io chiuda qui, se si parla di Tom Waits potrei stare ore ed ore ed ore......

:hola: :hola: :hola: :hola: :hola:
Lone Wolf

Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Avevo postato qui anche Downtown Train.

PS A proposito, amo anche il telecomando.....

:hola: :hola: :hola: :hola: :hola:
Lone Wolf

Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Qui invece è facile sentire le seghe da legname che lui usa spesso...





Qui Somewhere da West Side Story in quella che per me è la cover più bella mai fatta....





:hola: :hola: :hola: :hola: :hola: :hola:
Lone Wolf

Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Tom Waits ed Iggy Pop in Coffe and Cigarettes di Jarmush...



:hola: :hola: :hola: :hola: :hola:
Lone Wolf

Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Thom
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Re: Che musica ascoltiamo di bello?

Messaggio da Thom »

bello, bello, bello!

credo, Tom Waits, sia fra i pochi autori ad aver sperimentato cosi' tante armonie, suoni, strumenti ed oggetti, pur restando in un ambito musicale "comprensibile"...
Certo, ci sono cose riuscite meglio, altre eccezionali, altre meno, ma, pur essendo sempre assolutamente riconoscibile, ha variato ed osato tantissimo.
Sentii Blue Valentine alla radio, credo 82 o 83, trovai, ed ho ancora, LP Closing Time, credo sia il primo pubblicato, da allora, a fasi alterne, continuo ad ascoltarlo e riascoltarlo... certo, con il miglioramento del mio inglese, l'ho apprezzato ancora di più', un conto è leggersi i testi, altra cosa sentirlianche se, , proprio inglese, il suo non è. :ok:
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Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Thom ha scritto: 22/01/2021, 17:42 bello, bello, bello!

credo, Tom Waits, sia fra i pochi autori ad aver sperimentato cosi' tante armonie, suoni, strumenti ed oggetti, pur restando in un ambito musicale "comprensibile"...
Certo, ci sono cose riuscite meglio, altre eccezionali, altre meno, ma, pur essendo sempre assolutamente riconoscibile, ha variato ed osato tantissimo.
Sentii Blue Valentine alla radio, credo 82 o 83, trovai, ed ho ancora, LP Closing Time, credo sia il primo pubblicato, da allora, a fasi alterne, continuo ad ascoltarlo e riascoltarlo... certo, con il miglioramento del mio inglese, l'ho apprezzato ancora di più', un conto è leggersi i testi, altra cosa sentirlianche se, , proprio inglese, il suo non è. :ok:
Daniel Durchholz (critico musicale) disse della voce di Waits: "E' come se fosse stata immersa in un tino di whisky, poi appesa in un affumicatoio per qualche mese e infine portata fuori e investita con una macchina."
Ci sono dentro chilometri di sigarette senza filtro, lattine di birra schiacciate, l'odore di pneumatico bruciato da un homeless, treni e stazioni e migliaia e migliaia di fallimenti....
E' la voce di quella parte di America che sopravvive faticosamente a se stessa giorno dopo giorno.

Credo che il 90% degli arlisti, se avesse la pazienza di ascoltare cinque o sei canzoni, diventerebbe fan di Waits; c'è nella sua musica la costante di una vita Honky Tonk (che in moltissime canzoni tende più all'hooker) che è anche una delle basi del mito Harley Davidson.

Conobbi la musica di Tom Waits nel 1986, avevo 18 anni (e come tutti i diciottenni la musica aveva una grossa influenza sulla mia vita) e mi stavo preparando ad andarmene dalla casa di mio padre, avevo comprato un disco dalla copertina che mi piaceva ma non l'avevo ascoltato ancora: per prendere un momento di relax (l'uscita di casa ed il cambio di città avvennero in meno di una settimana, ripensandoci dovevo essere abbastanza impegnato) misi quel 33 giri sul piatto, senza conoscere assolutamente ciò che mi accingevo ad ascoltare.

Riconobbi subito l'appartenenza all'universo cantato da Tom Waits, quella stessa inquietudine che mi ha portato a viaggiare tanto, a cercare sconosciuti con cui scambiare due chiacchiere davanti ad una birra, a sentirmi felice (veramente felice) solo quando avevo l'ignoto come orizzonte davanti alla mia motocicletta.
Non è facile da spiegare; da un lato sono l'ultimo in vita di una famiglia che ha attraversato sette secoli di storia profondamente radicata nella terra di provenienza, dove per terra intendo l'orgoglio di essere proprietari da una trentina di generazioni, l'appartenenza alla razza dei "montanari", la certezza matematica che al mondo non esista posto migliore del paese dove sei nato, e condivido questo sentimento di fierezza ed attaccamento al mio Appennino; dall'altro c'è in me una necessità di viaggiare, di adattarmi sempre, di non dare per scontata nessuna cosa, di avere nostalgia di qualcosa di indefinito...che potremmo chiamare libertà, quella libertà zingara che ti porta a partire con moto e tenda senza nemmeno sapere dove andrai. Una sola è importante: che sia lontano, il più possibile.
Questo sentimento all'inizio la riconoscevo come semplice inquietudine, quando a quattordici anni guardavo le luci (lontane.....) della pianura e sentivo un richiamo. Quell'inquietudine che trovai nella musica e nella voce di Tom Waits.....sono un Rain Dog anch'io. Ma non del tutto. E' solo una parte di me, che sempre più spesso con il passare degli anni ha bisogno di essere soddisfatta.
Da Rain Dog a Lone Wolf il passo è breve...
Credo che una parte di questa nostalgia indefinita sia dentro ogni motociclista che sceglie di guidare una Harley, anche se come me ci arriva dopo quarant'anni di motociclette ben diverse, anche se ha moglie e figli e responsabilità......

Credo.

Comunque, grazie a Tom Waits, grazie a Hopper, grazie a Steinbeck, grazie alla strada ed alla vita, ebbi modo di capire a fondo una parte di me che avrebbe influenzato tutta la mia esistenza.

Per curiosità, il disco che ascoltai quel giorno era "The Ghost of the Saturday Nigth".......

:hola: :hola: :hola: :hola: :hola: :hola: :hola:

PS Nella filmografia di Waits ieri sera ho dimenticato di aggiungere Ironweed, bellissimo film di Babenco, dove il nostro tiene tranquillamente testa (purtroppo è penalizzato da un pessimo doppiaggio italiano) a mostri sacri come Jack Nicholson e Meryl Streep, uno dei più bei film degli anni ottanta...

L'unico musicista che mi viene in mente abbia sperimentato più contaminazioni e "suoni indefiniti" (il cantare di un gallo, la voce di un barbone, il rumore metallico delle seghe da legno toccate da un archetto diventano parte integrante dello spartito) fu Frank Zappa, altro genio vittima della propria genialità. Talmente bravo ed intelligente che la sua musica è poco ascoltata perché spaventa....
E che? Frank Zappa? Bello, sì, ma complicato.....
Quando ci sono canzoni di Zappa (soprattutto con i Mother of Invention) che sono di una semplicità e di una bellezza assoluta anche al primo ascolto.......

Per quanto riguarda l'inglese di Waits, hai perfettamente ragione!!!!!! Slang, voce sussurrata ed arrochita dal fumo, pronuncia volutamente biascicata, e soprattutto l'uso eccellente delle onomatopee rendono Waits quasi incomprensibile.....
Per questo prima andavo a leggere i testi, per poi poter apprezzare il modo in cui Waits trasforma la voce non in canto, ma in musica. Una musica piena di sabbia e polvere.



:hola: :hola: :hola: :hola: :hola:
Thom
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Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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..nn posso aggiungere altro.
:ok:

Passiamo ad Andreas Sholl, Nisi Dominus.... Se ti piace anche questo, ti sposo davvero! :moto:
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Lone Wolf

Re: Che musica ascoltiamo di bello?

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Thom ha scritto: 23/01/2021, 10:19 ..nn posso aggiungere altro.
:ok:

Passiamo ad Andreas Sholl, Nisi Dominus.... Se ti piace anche questo, ti sposo davvero! :moto:
Se mi parli di Andreas Scholl, ti confermo che è l'unico controtenore che io sappia apprezzare veramente...io sono un baritono scuro, con una tessitura che mi ha portato anche a cantare alcune parti da basso, quindi il controtenore è all'opposto di me...uno dei miei insegnanti di canto fu Emanuele De Checchi (di nome e di fatto! sosteneva lui...simpaticissimo), uno dei pochi controtenori italiani davvero validi...
Poi Nisi Dominus, io amo parecchio il barocco e Vivaldi in particolare.....

Però sullo sposarsi avrei qualche piccola.....eehhheemm....riserva......................... :wowo!!:

:hola: :hola: :hola: :hola: :hola: :hola:
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